L'avvocato Gian Paolo Stanizzi parla delle "negatività del bilancio della società calabrese"

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L'avvocato Paolo Stanizzi
  04 settembre 2021 19:07

di GIAN PAOLO STANIZZI*

"Settembre, mese di bilanci, soprattutto per chi come gli operatori turistici trae gran parte dei propri guadagni nella stagione estiva.
 
‌Ma a settembre c'è un'altra grande categoria che ha il dovere di stilare un bilancio, è quella dei Cittadini che in questo periodo hanno la possibilità di valutare, risultati alla mano, l'operato di tutti coloro che hanno avuto la fortuna e, soprattutto, il grande onore di amministrare il bene pubblico, le grandi risorse della nostra Calabria, mare e montagna, risorse marine e realtà boschive! ‌
 
Ed allora, vediamo i risultati!
 
‌Risorse boschive: "nel periodo compreso tra il 20 luglio ed il 20 agosto si sono verificati circa 3.640 incendi boschivi, ovvero quasi il doppio rispetto a quelli originatisi nel periodo che va dal 15 giugno al 19 luglio 2021". Soltanto l’11 agosto le sale operative hanno gestito 242 incendi! ‌Un dramma ecologico, un vero disastro! “I piromani? Assassini ambientali." Queste le parole di Mons. Vincenzo Bertolone, Presidente della Commissione Episcopale Calabra. Ma la colpa sarà soltanto dei piromani? ‌
 
Risorse marine: da più parti abbiamo, purtroppo, appreso, fortunatamente limitato a periodi determinati, del grave stato di salute dei nostri mari, Ionio e Tirreno! Colpa di chi? Degli scarichi delle industrie che sversano a mare i residui delle loro attività che creano, in ogni caso, ricchezza economica alla nostra bella Calabria ed offrono ai nostri Giovani l'opportunità di realizzarsi nella loro terra natia? Magari!!!!!!!! ‌Gia', forse, sarebbe giustificato ma, personalmente, non lo giustificherei nemmeno. ‌Di queste vediamo soltanto da più parti tanti cadaveri murari tristemente abbandonati dopo saccheggi di risorse economiche pubbliche ‌Quel che inquina il nostro mare - mi si consenta la malcelata volgarità - altro non è che la trasformazione di ciò che noi ingeriamo nella nostra quotidianità! Un "prodotto naturale" che dovrebbe essere filtrato dai depuratori che sono costati milioni, milioni e milioni di euro alle tasche della collettività tutta! Depuratori obsoleti, malfunzionanti che liberano spesso nel mare i fanghi di risulta!
 
Ed allora: siamo alle porte di una nuova tornata elettorale regionale. Perché non pensare all'istituzione di un Assessorato alla Tutela e Protezione delle Risorse naturali, la nostra grande ricchezza! Con dirigenti e funzionari rigorosamente selezionati sulla base di un unico, rigoroso criterio, quello meritocratico. Come ha scritto anche recentemente il Prof Carlo Cottarelli in un suo libro, "se vogliamo uscire dal ristagno italiano degli ultimi vent'anni è prioritario lasciare più spazio al criterio del merito come via per aumentare la capacità produttiva del nostro paese".
 
E di capacità produttiva i nostri mari, i nostri boschi ne hanno da vendere al mondo intero! Perciò - ripeto ancora le parole di Mons. Vincenzo Bertolone - "le istituzioni possono e devono fare di più per fermare il fuoco anche attraverso una coscienza collettiva più attenta e diffusa”. Noi Cittadini abbiamo il diritto di pretendere da dirigenti e funzionari il massimo della qualità del proprio operato! Anche perché non dobbiamo dimenticare che già nel 2008 l' OCSE ha definito la “partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche come una condizione essenziale per una governance effettiva, in quanto, nella società attuale i governi, da soli, non riescono più ad affrontare e gestire questioni complesse come, ad esempio, quelle ambientali e sociali." Pretendere il controllo della cosa pubblica non è sintomo di persecuzione e vittimismo ma il riconoscimento solo e soltanto della propria dignità di Cittadini, a tutela del superiore e generale interesse pubblico".
 
*tratto dal blog Diritti e Rovesci
 

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