L’avvocato Luigi Bulotta ricorda Bernardino Grimaldi, illustre giurista di Catanzaro
Luigi Bulotta
25 luglio 2021 14:38di LUIGI BULOTTA*
La Calabria vanta nel suo passato molti ed illustri giuristi che hanno dato lustro alla loro terra:Francesco Alimena, Bruno Chimirri, Bernardino Grimaldi, Luigi Fera, Alessandro Turco, Bruno Larizza.Tra questi insigni giuristi vogliamo ricordare Bernardino Grimaldi che fu un uomo ed un professionista veramente eccezionale e divenne famoso non solo in Calabria ma in tutta Italia.
Bernardino Grimaldi nacque a Catanzaro nel 1841 e qui compì i suoi primi studi sotto la guida del padre Luigi, che fu un noto letterato e scienziato.Si laureò giovanissimo in legge ed intraprese subito la carriera forense, nella quale si distinse subito per la vivacità del suo ingegno, raggiungendo grande fama ed un posto di rimordine nel foro catanzarese.
Ben presto fu considerato il primo avvocato di Calabria.I suoi biografi ce lo descrivono di statura media, collo tozzo, fronte larga, capelli neri, bocca larga. Era allegro, arguto, bonario; amato ed apprezzato da tutti anche dagli avversari. Uomo instancabile era in grado di pronunciare al mattino una arringa smagliante o un discorso in Parlamento, dopo aver trascorso una notte al tavolo verde.
Stupì tutti per la velocità del suo modo di parlare.
Un suo contemporaneo, Petrucci della Gattina, così ha scritto di lui: “E’ un oratore fenomenale:apre le cateratte e travolge tutto e tutti, irresistibile come un ciclone”.
Il Barzilai accostando la sua rapidità oratoria alla velocità ferroviaria, lo definì “un treno-lampo”.La sua rapida fortuna fu conseguenza, senza dubbio, delle sue alte qualità oratorie. La sua mente assimilatrice comprendeva e faceva sua ogni cosa; anche su argomento che non conosceva riusciva a dimostrare una grande competenza, convincendo chiunque.Il suo vivace intelletto e le sue grandi qualità di avvocato gli permettevano di sostenere tutti gli argomenti e la sua audacia e la sua intraprendenza gli spianarono la via per una carriera rapidissima.
Questo superbo oratore che conquistò il primato della rapidità dell’eloquio, subì una tragica sorte che sembra essere compagna di alcuni oratori forensi privilegiati: divenne afono. Per gli ultimi anni della sua vita l’inesorabile male gli tolse quella voce che era stata la sua fortuna.
Ma Grimaldi non fu solo avvocato.
La sua rapida e brillante carriera forense gli servì da trampolino di lancio per fargli iniziare e percorrere rapidamente la carriera politica.
Anche in questo campo si distinse notevolmente e sbalordì tutti venendo considerato un vero fenomeno, soprattutto in quei tempi in cui la carriera politica cominciava molto tardi, mentre lui, ancor giovanissimo, acquistò un posto notevole alla Camera per il suo vivo ingegno e la sua forte oratoria. Difese la proposta di abolizione dell’arresto personale per debiti; nel Governo Cairoli fu nominato segretario generale dei lavori pubblici e collaborò con il Beccarini nella preparazione del progetto di legge per il completamento della rete ferroviaria. Fu questa l’occasione che fece rivelare le sue doti di ingegno e di parola e che costituì il principio della sua fortuna politica.
A soli quarant’anni fu nominato ministro delle finanze e da allora cominciò a svolgere un’intensa e valida attività, divenendo il parlamentare più conosciuto e popolare d’Italia. Coprì altri importanti dicasteri come l’Agricoltura, ed il Tesoro.Morì nel 1897 onorato e stimato da tutti.
La città di Catanzaro, che gli diede i natali, ha voluto tributargli il dovuto onore erigendogli un busto che troneggia su un possente ed alto basamento all’ingresso di Villa Margherita.