di OTTAVIO PORTO*
L’epidemia di Coronavirus sta disegnando uno scenario che, per la stragrande maggioranza dei settori commerciali - ivi compreso quello delle scommesse online - comporterà gravi perdite; tuttavia, è sempre meno latente il rischio di imbattersi in comportamenti illeciti, i quali si annidano nell’alveo della frammentaria legislazione di emergenza sin qui emanata.
Se, infatti, l’emergenza sanitaria rappresenta un serio rischio per la salute dei cittadini e per le finanze mondiali, il “consiglio forzato” di restare presso le proprie abitazioni ed il conseguente ampliamento del tempo libero a disposizione, appaiono un pericoloso terreno fertile per l’aumento del volume di affari del mercato dei giochi online non autorizzati. Tutto ciò a discapito dei siti di settore più famosi e affidabili, i quali - inaspettatamente forse - affrontano la prima vera e propria crisi di sistema. Con lo stop di molti campionati nazionali e delle Coppe Europee voluto dai Governi, infatti, tra le imprese più in difficoltà si trovano certamente i grandi marchi di betting legati alle scommesse sportive. Gli eventi “dal vivo” sui quali è possibile continuare a puntare sono ormai davvero pochissimi e per la maggior parte di modesto interesse. Ovviamente, lo tsunami negativo che si è abbattuto sul mondo del gambling lecito, ha investito (come mai prima) - non solo le agenzie, gli operatori e i concessionari - ma direttamente le casse dello Stato, con una ovvia (ma forse sottovalutata) grave perdita anche per le entrate dell’erario. Il volume di affari sul territorio italiano, stando ai dati diffusi da Agipronews, ha già subito un calo dell’80% e le previsioni sono ancor più negative per le prossime settimane. Per dare una immagine nitida, si è passati da più di cinquecentomila euro al giorno di giocate, a circa centomila, con un mancato incasso corrispondente a 10 milioni nell’arco di 25 giorni di blocco. L’assenza di competizioni “ufficiali”, da un lato, nonché la mancanza di una stretta operativa emergenziale, ha dato libero sfogo ad una serie di siti privi di autorizzazione che offrono intrattenimenti “virtuali”, illeciti e spesso “taroccati”.
Per questi motivi, considerato che le truffe online in questi giorni risultano in costante aumento, si raccomanda di prestare le dovute attenzioni, senza lasciarsi travolgere dal demone del gioco il quale - in questi giorni difficili - si avvale anche della pericolosa compagnia della noia.
A tal proposito, si suggerisce di verificare puntualmente, prima di qualsiasi giocata, se il sito preferito sia in possesso dei requisiti validi per operare, attraverso un veloce controllo alle liste dei siti autorizzati, presenti sul portale www.adm.gov.it.
Ogni eventuale incongruenza o assenza, dovrà essere immediatamente segnalata alla stessa Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, garante della sicurezza e della trasparenza dei giochi, per permettere ad altri utenti di evitare di imbattersi in ulteriori rischi.
Solo attraverso la dovuta conoscenza delle regole, il gioco online potrà essere una maniera divertente per trascorrere, in sicurezza, qualche ora della giornata.
*Avvocato
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