Le 8 imperdibili tappe di una vacanza in Calabria in estate

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  24 febbraio 2025 15:30

Sono otto splendide realtà a fornirci un interessante assaggio del territorio calabrese, grazie al quale la regione si svela in tutta la sua bellezza, aggiudicandosi una posizione di rilievo fra i luoghi più affascinanti del nostro Paese. Dalle spiagge paradisiache della Costa degli Dei alla Riviera dei Cedri, dai borghi storici come Tropea e Scilla fino ai parchi naturali dell’Aspromonte, del Pollino e della Sila, la regione è un susseguirsi di territori straordinari. Per chi la visita non possono mancare le esperienze enogastronomiche, le scoperte archeologiche e le attività da vivere all’aperto, che questa guida ci mostra da vicino. 

L’incanto della Calabria: un gioiello fra storia, cultura e patrimonio naturalistico

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La Calabria in estate è il luogo ideale per una vacanza indimenticabile, perfetta quale risposta ai diversi gusti ed esigenze. Fra spiagge paradisiache e borghi storici, parchi naturali e gioielli architettonici, non mancano le occasioni di svago e divertimento da vivere appieno.

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Per apprezzare l’incanto di questa regione non resta che conoscerla da vicino, mettendo in fila otto fantastiche tappe di viaggio, che garantiscono l’itinerario perfetto.

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Raggiungere la Calabria è possibile da ogni latitudine, in volo aereo per chi arriva da più lontano e poi opta per il noleggio auto aeroporto Lamezia Terme, garanzia di movimento in assoluta comodità dalla costa all’entroterra. 

1.    Le spiagge paradisiache della Costa degli Dei

Fra leggende e natura la Costa degli Dei si presenta al turista come un viaggio dal fascino selvaggio. Gioiello del litorale calabrese, questo tratto di costa si stende da Nicotera a Pizzo Calabro, con spiagge di rara bellezza, una natura rigogliosa, centri storici e borghi di pregio come Vibo Valentia e Zambrone.

Conosciuto anche con l’appellativo di ‘Costa Bella’ il litorale, lungo 55 chilometri e interamente affacciato sul mar Tirreno, si presenta alternando baie bianche a calette e speroni rocciosi, che si gettano fra le onde di un mare dalle profondità cristalline.

Fra le spiagge imperdibili vale la pena citare una caletta naturale stretta fra gli scogli come il Paradiso del Sub di Zambrone, oppure conoscere da vicino l’insenatura incontaminata di Michelino, a picco sul mare e dislocata a breve distanza dal centro di Parghelia.

Fra le meraviglie naturali occupa un posto di rilievo la spiaggia di Joppolo, ideale per chi ama fare lunghe passeggiate sul bagnasciuga, pratica snorkeling o pesca subacquea.

In tema di spiagge una vacanza degna di nota deve poter inserire nell’itinerario arenili come Grotticelle a Capo Vaticano, che nasce dalla confluenza di tre spiagge e offre una sabbia finissima e il susseguirsi di innumerevoli insenature. A prova di turista anche la spiaggia di Riaci, raccolta fra alte pareti di roccia ricoperte da una lussureggiante vegetazione, contraddistinta da una sabbia bianca e un mare cristallino, e dall’interessante presenza dello Scoglio Grande, a pochi passi dalla riva, ricco di grotte e passaggi segreti dove è divertente avventurarsi. 

2.    Tropea, perla rara del Mediterraneo borgo storico e spiagge di rara bellezza

Sono le spiagge di rara bellezza e il borgo scenografico, arroccato su un alto promontorio di tufo bianco, a decretare il successo di Tropea, ribattezza la ‘perla del Tirreno’.

La località marinara, comune in provincia di Vibo Valentia, gode dell’unione fra le meraviglie naturali e un patrimonio culturale e storico smisurato, che la identifica con l’appellativo di ‘piccola Atene della Calabria’.

Fra i lidi che si succedono sul litorale impossibile non citare la spiaggia della Rotonda, quella del Mare Piccolo, della Grotta del Palombaro, della Linguata e del Convento, conosciute e apprezzate in tutto il mondo.

Per giudicare Tropea vale la pena osservare da vicino la bellezza dal mare grazie a un giro in barca. Il tour marino permetterà inoltre di scorgere il grande scoglio sul quale si staglia il Santuario di Santa Maria dell’Isola, ma riempirà gli occhi con l’incanto del tratto di costa che da Tropea raggiunge Capo Vaticano.

Cuore pulsante del borgo è il centro storico fra viuzze, palazzi nobiliari, botteghe artigiane e localini, dove apprezzare la cucina locale o sorseggiare un drink. La scoperta di Tropea passa anche per la splendida cattedrale normanna e il museo del mare. 

3.      La Riviera dei Cedri, 80 km di litorale affacciati sul Tirreno

La Riviera dei Cedri, parte del comprensorio della provincia di Cosenza, gode di un affaccio sul mare lungo 80 km, dove le spiagge si susseguono incessanti. La riviera è il punto di partenza ideale per raggiungere due splendide isolette come Dino (Praia a Mare), la più grande della Calabria, e Cirella (Diamante), che rientrano nel territorio del Parco Marino Regionale ‘Riviera dei Cedri’. Alla riviera fa da contraltare un entroterra di pregio, esteso fra catene montuose che si riflettono nel mare cristallino, e la pregevole presenza del parco Nazionale del Pollino.

Un itinerario a misura di turista considera fra le tappe imperdibili della Riviera dei Cedri una visita ai borghi di San Nicola Arcella, Scalea e Santa Maria del Cedro.

La Riviera è l’habitat naturale del prezioso Cedro di Calabria DOP, impiegato in pasticceria e nella cosmesi. L’agrume autoctono ha connotati davvero unici come la buccia liscia e lucente, le dimensioni ragguardevoli, la fioritura di cui godere nella stagione autunnale. 

4.    Il borgo di Scilla, gioiello della Costa Viola

Piccolo borgo, parte integrante del territorio di Reggio Calabria, Scilla è un gioiello della Costa Viola. Edificato su uno sperone roccioso, direttamente a picco sul mare, il grazioso comune si sviluppa fra viuzze strette, e casette costruite a stretto contatto, le une accanto alle altre, tali da far sembrare gli edifici, poggiati sugli scogli, un tutt’uno che si erge direttamente dal mare come una fantastica visione.

Il centro storico vanta un’atmosfera unica, sulla quale dall’alto domina la maestosità del Castello dei Ruffo. L’area più attraente del borgo è Chianalea, che è anche la più antica, conosciuta con l’appellativo di piccola Venezia, perché tuffata nelle acque del mare. A separare le abitazioni è la presenza di innumerevoli canali, mentre i ristoranti dove si serve un piatto davvero tipico come il pesce spada di Scilla, sono collocati su pedane di legno, poggiate a stretto contatto con l’acqua. 

5.    I parchi naturali calabresi Aspromonte, Sila e Pollino

Per chi ama la natura incontaminata, la Calabria offre un territorio dal verde intenso, che ci piace pensare sia in grado di dialogare perfettamente con il blu dei fondali marini.

Il verde è quello delle innumerevoli riserve naturalistiche ma, soprattutto, dei tre parchi naturali presenti sul territorio calabrese, il parco nazionale del Pollino, quello dell’Aspromonte e quello della Sila.

Chi sceglie di immergersi nella natura può farlo in assoluta solitudine oppure lasciarsi condurre da una guida esperta, può valutare di muoversi a piedi, a cavallo, in bicicletta o addirittura a bordo di una mongolfiera.

Palestra a cielo aperto per chi ama arrampicare o fare free climbing il Pollino, in provincia di Cosenza, si estende per 192mila ettari e, grazie alla presenza delle tante specie endemiche, è stato inserito fra i geoparchi del Patrimonio dell’UNESCO.

La Sila, parte integrante della Biosfera UNESCO, coinvolge il territorio di tre province Cosenza, Catanzaro e Crotone, e vanta la presenza di numerose riserve, 70 km di sentieri CAI, predisposti per escursionisti esperti ma anche per semplici camminatori che sposano una dimensione slow.

Il parco nazionale dell’Aspromonte, inserito appieno nella provincia di Reggio Calabria, si trova nella punta estrema della regione. Caratterizzato da scenari unici, consente agli appassionati di sciare in vetta, presso gli impianti di Gambarie con un’interessante e inconsueta vista mare. In estate l’Aspromonte è perfetto per le attività sportive a cielo aperto come la mountain bike, il trekking, le escursioni a piedi o a cavallo. 

6.    Archeologia che passione: il Parco Scolacium

Suggestioni e testimonianze dell’archeologia sono di scena al Parco Scolacium, garanzia di un tuffo nel passato e di emozioni profonde.

Calato nella quiete e nella bellezza di un uliveto millenario, a pochi chilometri da Catanzaro, il Parco archeologico Scolacium, caratterizzato da resti imponenti, narra la storia dell’antica città romana di Skylletion.

Considerato una delle presenze archeologiche più importanti della Calabria, il parco propone ai visitatori l’imponente anfiteatro, il foro, le terme, i mosaici, la basilica, la necropoli, l’acquedotto e un’innumerevole serie di reperti, conservati perfettamente all’interno del museo nazionale del parco.

La struttura offre una specifica idea di vita passata, immersa in un territorio naturale dalla bellezza unica. 

7.    Crotone, la città di Pitagora fra mare, storia e arte

Crotone non è solo mare ma un’autentica full immersion fra colori, sapori, suggestioni, storia e arte. Noncurante del turismo di massa, Crotone offre una villeggiatura dai ritmi lenti e rilassanti.

Quelli che molti ricordano come la città di Pitagora, di cui oggi apprezziamo l’omonima piazza, è una realtà dalla bellezza incontaminata divisa fra l’azzurro del mare e la natura più rigogliosa.

Affacciata sullo Ionio, vanta un apprezzabile numero di spiagge. Fra le più belle, di cui godere per un tuffo o per lunghi momenti di relax, troviamo tre autentiche regine come la spiaggia di Scifo, fra colori e innumerevoli contrasti di luce, Le Castella un fazzoletto di sabbia finissima dalle sfumature rosse, e Punta Alice, una lunga striscia di sabbia finissima e dorata che si getta in un mare dalle nuance cangianti che vanno dal ciano al turchese, passando per il cobalto intenso.

In città a focalizzare l’attenzione è il centro storico, dove è piacevole passeggiare scegliendo di fare tappa nel caratteristico vicolo degli abbracci dove troneggia una targa con la scritta “Se proprio bisogna perdersi che sia in un abbraccio …”.

Ai turisti non deve mancare una visita alla chiesa dell’Immacolata, al Castello Carlo V, e una camminata rilassante sul Lungomare Gramsci. 

8.    L’enogastronomia calabrese, ottava tappa da consumarsi a tavola

La bellezza del territorio calabrese si scorge anche nell’ampia e gustosa varietà che esprime la cucina locale. Corretto parlare di una storia enogastronomica millenaria, ricca di ricette tramandate di generazione in generazione. Si tratta di ricette nate da storie di conquiste e immigrazione, dal succedersi della presenza di normanni, latini, greci, così come francesi, spagnoli e arabi, che hanno lasciato testimonianze profonde nella cultura e nell’alimentazione, legate ai sapori e ai profumi delle materie prime di qualità e al lavoro di mani esperte.

La cucina calabrese è permeata di semplicità, ma arricchita da sapori intensi e decisi, conseguenza dell’uso di spezie, peperoncino, origano, pepe nero, menta, bergamotto e  finocchietto selvatico. A dominare sono i piatti di origine contadina, di cui sono la massima espressione la pasta con la ‘nduja, la pasta con mollica e alici, il morzello o morzeddhu alla catanzarese, i peperoncini piccanti ripieni di tonno, le patate mpacchiuse, le dolcissime nepitelle, le crispelle e la cuzzupa.

Sulle tavole calabresi troneggiano ottimi salumi e formaggi, pane, dolci e conserve, ma anche un ottimo vino rosso dalla struttura corposa, e una serie di bianchi famosi per la sapidità equilibrata garantita dalla vicinanza del mare.

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