Il sindaco di Cosenza: "Chiederò che si possa andare liberamente al “Ceravolo” senza alcuna restrizione"
13 novembre 2023 19:15di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Ancora una giornata di risposo per Iemmello e compagni reduci dalla terza sconfitta consecutiva rimediata venerdì sera a Venezia dopo una prestazione difficile giocata tuttavia alla pari di fronte a circa 1500 tifosi giallorossi.
Piccolo campanello d’allarme per i giallorossi che da molto tempo non perdevano tre gare consecutive.
Certo, le tre sconfitte di misura giungono per effetto anche di episodi sfortunati, soprattutto quella in casa col Modena, ciò non toglie che qualche preoccupazione c’è.
Non tanto per il gioco, sempre vivo e vegeto, ma per l’incapacità di fare punti e rendere prolifico il lungo possesso palla che caratterizza le Aquile.
La classifica ancora è buona e non preoccupa, ma il tecnico Vivarini sa bene che bisogna subito ritrovare la retta via per uscire da una minicrisi di risultati.
E già da domani chiederà il massimo impegno, in vista del derby col Cosenza, in programma domenica 26 novembre alle ore 16.15 al Ceravolo.
Da domani, dunque, la truppa giallorossa, in mancanza del “Mirko Gullì” interessato dai lavori di semina, si ritroverà a Steccato di Cutro per la seduta d’allenamento.
Il tecnico avrà modo di riflettere sugli aspetti positivi e negativi e ritrovare insieme ai suoi calciatori la capacità di tornare al successo proprio contro i cugini rossoblu in buona salute, ma ancora sotto il Catanzaro.
Le Aquile ritroveranno in difesa Stefano Scognamillo che ha scontato la giornata di squalifica, e un Situm che sta riprendendo il ritmo partita dopo il lungo stop legato all’infortunio.
Del resto, vedremo le scelte che farà il mister dopo due settimane di lavoro sulla base anche dello stato di forma dei singoli calciatori.
Di certo, il tecnico di Ari non cambierà impostazione di gioco e affronterà il Cosenza a viso aperto, ma con la consapevolezza che si tratta di una partita molto sentita dove l’attenzione dev’essere altissima.
Vincere significherebbe ritrovare sicurezza e sorrisi in uno stadio che sarà gremitissimo in ogni ordine di posto.
Perdere potrebbe provocare ferite dolorose principalmente sul morale.
La terza via è il pareggio ma è chiaro in un derby così sentito nessuno ambisce a metà della posta.
Intanto, fervono i preparativi a Cosenza, in vista della trasferta di Catanzaro attesa da molti anni in Serie B.
Il centro coordinamento club bruzio si augura che non vengano adottate misure restrittive per i tifosi rossoblu, sapendo pure che una parte del tifo organizzato non è ancora fidelizzato.
Tutto lascia pensare invece che il Gos, in programma nei prossimi giorni a Catanzaro, deciderà di adottare la fidelity card e quindi di impedire ad una parte di sostenitori (in gran parte della Curva Nord) di comprare il ticket per il Ceravolo.
Il numero dei biglietti a disposizione dei tifosi del Cosenza dovrebbe aggirarsi intorno al migliaio.
L’ultima volta tra Catanzaro e Cosenza in Serie B risale al 18 marzo 1990. La partita finì zero a zero e la stessa cosa avvenne al San Vito di Cosenza nella gara d’andata del 22 ottobre ’89.
Per quanto concerne i precedenti fuori dal campo in più di un’occasione si sono registrati disordini, tensioni, e scontri con la polizia nel segno di una rivalità storica tra le due tifoserie.
A tal riguardo, il sindaco di Cosenza, Franz Caruso non ha perso occasione per lanciare un messaggio distensivo in vista del derby richiamando i valori dello sport, l’unità, la solidarietà e il rispetto delle regole: “Ci stiamo avvicinando ad una partita importante. Noi rappresentiamo una tifoseria che per sue caratteristiche si è sempre distinta per il calore e per il rispetto delle regole e in questa ottica il prossimo derby rappresenterà un’ulteriore occasione per dimostrarlo. È giusto che in campo ci siano tutta la passione e l’ardore per conseguire il risultato finale, ma fuori dal campo saremo tutti impegnati nel dare una prova di grande correttezza".
E chiude così: "Chiederò che si possa andare liberamente al “Ceravolo” senza alcuna restrizione”.
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