di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Il Catanzaro si allena sodo in vista della gara con la Reggiana dopo le meraviglie del “San Vito Marulla”.
Squadra concentratissima e sempre più consapevole lavora sui particolari e prepara una sfida difficile contro un avversario che all’andata ha vinto di misura.
Iemmello e compagni galvanizzati dalla vittoria nel derby dopo una prestazione magistrale vogliono continuare a far bene.
Ieri pomeriggio, partitella con la Primavera al Ceravolo con goleada di Biasci. Clima disteso. Unico a svolgere seduta differenziata è stato Antonini che sta recuperando da un piccolo acciacco.
Del resto, tutti presenti e attivi dopo le gesta di Cosenza passate ormai alla storia.
Stessi marcatori dell’andata: Iemmello e Biasci e lupi stesi al tappeto per una gioia incontenibile dei circa 1500 tifosi giallorossi che hanno incantato lo stadio con cori possenti e sbandierate.
A fine gara, il tecnico di Ari ha fatto i compimenti ai suoi per l’interpretazione della gara sottolineando la crescita collettiva della sua squadra.
DOPOGARA INFUOCATO Fino a qui sul campo, poi i noti fatti del dopogara finiti perfino sulla cronaca nazionale che hanno fatto registrare diversi momenti di tensione e tafferugli sostanzialmente tra forze dell’ordine e tifosi del Catanzaro.
Il bilancio è pesante: 15 feriti tra le forze dell’ordine e 8 arresti (domiciliari) eseguiti in flagranza differita per i tifosi del Catanzaro prelevati a casa entro le 48 ore. Domani mattina gli interrogatori davanti al Gip.
Ma pare non sia finita qui. La Questura di Cosenza da più parti messa in discussione per un servizio d’ordine che ha manifestato diverse falle e criticità e in taluni casi anche per le maniere forti sui tifosi del Catanzaro, pare sia intenzionata ad eseguire decine di Daspo nei confronti di tifosi giallorossi e forse anche di Cosenza.
Al momento infatti nessuno dei tifosi rossoblù, protagonisti del lancio di petardi e torce al passaggio della carovona di pullman giallorossi nei pressi del McDonald’s di Rende che hanno provocato la ferma reazione dei catanzaresi, è stato attinto da misure cautelari o altri tipi di provvedimento.
Un fatto inspiegabile se si pensa che la Digos di Cosenza è stata in grado in poche ore di riconoscere dalle immagini in suo possesso 12 supporters giallorossi e notificare i provvedimenti d’arresto direttamente nel capoluogo di regione.
Sullo sfondo, uno sciame di polemiche, ricostruzioni deformate da una parte della stampa ritenuta faziosa, testimonianze incredibili dentro e fuori lo stadio e accuse reciproche che danno l’esatta misura del clima di forte attrito e imbarazzo che si è venuto a creare tra due città calcisticamente rivali.
Fatti gravi che impongono pertanto di ristabilire rapidamente la verità su quanto accaduto domenica scorsa a Cosenza, ma soprattutto l’individuazione dei responsabili dell’ordine pubblico che fino ad ora non hanno fornito alcuna ricostruzione ufficiale dei fatti.
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