Un forte segnale di allarme viene lanciato dalla CON.SI.PE. (Confederazione Sindacati Penitenziari)
riguardo alla Casa Circondariale di Catanzaro, con l'annuncio di possibili proteste per denunciare
le condizioni di lavoro estenuanti e una
gestione carente.
Un comunicato del Segretario Regionale, Giuseppe Marino, ha descritto una situazione
"insostenibile". I| personale di Polizia Penitenziaria è "stremato" da turni massacranti e richiami
continui in servizio. A questo si aggiungono le gravi carenze nell'assistenza sanitaria: la mancanza
di un medico notturno (dalle 20 alle 8) obbliga a trasferire detenuti in ospedale, mettendo a
rischio la sicurezza dell'istituto e degli agenti. Le condizioni di lavoro sono ulteriormente aggravate
dalla situazione della mensa, con pasti consumati in modo precario e un trattamento "inaccettabile" da parte degli addetti.
La dichiarazione del Presidente Nicotra Sul caso è intervenuto il Presidente CON.SI.PE., Mimmo Nicotra, che ha commentato con fermezza la situazione. "La situazione a Catanzaro è l'ennesima
dimostrazione del collasso organizzativo che sta interessando diversi istituti penitenziari," ha dichiarato Nicotra. "II personale della Polizia Penitenziaria non può più essere trattato come una risorsa sacrificabile. Chiediamo risposte immediate. In assenza di esse, le proteste preannunciate saranno inevitabili."
La CON.SI.PE. ha preannunciato sit-in e altre manifestazioni, in attesa di un riscontro per garantire
"condizioni di lavoro dignitose e sicure". A tal fine, il sindacato ha indetto un sit-in di protesta per il 25 settembre davanti al Provveditorato di Catanzaro.
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