Il naso, finestra del nostro polmone, capace di svolgere una triplice azione respiratoria. A parlarne oggi con noi è il Dottor Gaetano Silvestre, pediatra e pneumologo . Le infezioni respiratorie nei bambini, la presenza nell’aria di agenti inquinanti, germi (batteri, virus) e allergeni, il lavaggio nasale come presidio di prevenzione delle infezioni delle alte vie respiratorie e molto altro ancora nel servizio realizzato dallo specialista per la rubrica Salute e Benessere.
“Il naso, finestra del nostro polmone, svolge una triplice funzione- ha spiegato il Dottore Silvestre- quella respiratoria, l’olfattiva e la protettiva. La funzione respiratoria inizia con l’inspirazione grazie alla quale l’aria entra attraverso le narici nelle fosse nasali, dove per la presenza di muco, delle ciglia e dei vasi è riscaldata, umidificata e filtrata per proseguire verso i polmoni da dove, dopo lo scambio O2-CO2, con l’espirio viene espulsa”.
“ Un adulto medio a riposo inala ed esala circa 8 litri di aria al minuto: in un giorno dunque vengono respirati in totale circa 11 mila litri di aria. La funzione olfattiva inizia dai chemiorecettori della parete superiore delle fosse nasali e trasmessa al cervello dal bulbo e dal nervo olfattivo. La funzione protettiva anti-infettiva si compie nel proteggere la nostra mucosa respiratoria dall’ingresso di germi patogeni, virus, batteri e allergeni. L’aria inalata, una miscela gassosa incolore, inodore e trasparente, varia da zona a zona in base alla percentuale di umidità, all’altitudine e alla densità della popolazione; è composta per il 78,09% da azoto (N2), per il 20,9% da ossigeno (O2), per lo 0,93% da argon (Ar) e per lo 0,04% di anidride carbonica (CO2), più altri componenti in quantità minori, le micro particelle solide in sospensione che costituiscono il cosiddetto pulviscolo atmosferico”.
“Gli inquinanti atmosferici, quando presenti in concentrazione elevata, sono molto nocivi :
gas serra (anidride carbonica, metano e clorofluorocarburi)
gli ossidi di azoto, responsabili delle piogge acide;
i composti organici volatili VOC (idrocarburi ecc.) “
“ La presenza nell’aria di tali agenti inquinanti, dei germi (batteri, virus) e degli allergeni - aggiunge lo specialista - rappresenta un pericolo non solo per l’ecosistema ma anche per la salute, in particolare per i bambini predisposti per condizioni anatomiche, per gli allergici e per soggetti con broncopneumopatie croniche” .
Perché c’è predisposizione del bambino ad ammalarsi ?
“La diffusione di tutti i virus è in incremento come conseguenza sia dell’aumento dell'inquinamento atmosferico sia delle variazioni climatiche continue e repentine: questi eventi sfavorevoli causano secchezza delle mucose respiratorie, diminuita clearance muco-ciliare e riduzione delle difese specifiche nei confronti delle infezioni. Tutto ciò si manifesta maggiormente nei bambini più vulnerabili sia perché le vie aeree, di minor calibro/diametro rispetto all’adulto, risentono maggiormente dei fenomeni infiammatori per la possibile ostruzione sia come conseguenza di una difesa immunitaria fisiologicamente ridotta”.
“I bambini, inoltre, hanno un maggior fabbisogno di ossigeno - aggiunge il pediatra- una più elevata frequenza di atti respiratori e, soprattutto durante la corsa, spesso respirano a bocca aperta eludendo l’azione filtro svolta dal naso per cui inalano più facilmente sostanze inquinanti, virus, batteri e allergeni. Consequenzialmente si determina una consistente concentrazione dei suddetti agenti nocivi sulla mucosa respiratoria che evoca un meccanismo di difesa, con la produzione di muco più denso e viscoso per intrappolarli;questo evento a sua volta provoca una diminuzione dell’attività metacronale, una ridotta rimozione degli agenti inquinanti, dei germi e degli allergeni con ristagno di muco che predispone la flogosi”.
“Attualmente, primo trimestre dell’anno 2020, non posso fare a meno di fare un accenno alle infezioni respiratorie, soprattutto quelle da Coronavirus, che colpiscono i bambini, pur se in maniera meno aggressiva rispetto agli adulti; è pertanto importante attuare tutti quei presidi terapeutici finalizzati a prevenire il contagio e tra questi sicuramente il lavaggio nasale. Come accade di solito per l’epidemia influenzale stagionale i bambini rappresentano un serbatoio di diffusione dei virus nei confronti di coetanei e degli adulti e ciò accade anche per il COVID 19; gli adulti però, rispetto ai bambini, a volte hanno un’evoluzione più aggressiva per l’insorgere di complicanze cliniche soprattutto dopo i 70/80 anni”.
“Neonati e bambini sembrano essere meno vulnerabili al COVID19 – chiarisce il medico- Non è, in realtà, una sorpresa in quanto anche altre malattie infettive gravi provocate da virus della famiglia dei coronavirus, la SARS (Severe acute respiratory syndrome) e la MERS (Middle East Respiratory Syndrome), hanno colpito più raramente i bambini i quali, anche quando contagiati,hanno mostrato sintomi meno severi. Non abbiamo, allo stato attuale, evidenze scientifiche sufficienti per poter trarre conclusioni sul minor rischio di infezione nei più piccoli, ma, basandoci sui soli dati d’incidenza, è legittimo mantenere un prudente e ragionevole ottimismo”.
“Nel mosaico dei presidi di prevenzione delle infezioni delle alte vie respiratorie, il lavaggio nasale ha un suo specifico ruolo benefico in quanto: “ PAFF”
previene le infezioni virali aerogene in generale spesso da rinovirus (causa del comune raffreddore), da virus influenzali e da virus gastroenterici. La sua azione protettrice si esplica sia eliminando direttamente il virus sia indirettamente attivando l’attività muco-ciliare delle cellule dell’epitelio basale che assicurano il trasporto del muco al rinofaringe e di qui alla cavità orale permettendone l’espulsione.
agevola la gestione della ostruzione nasale. Deterge la mucosa nasale dalla presenza di sostanze estranee e nocive quali i pollini che altrimenti non sarebbero eliminati tempestivamente; riduce di conseguenza la concentrazione di allergeni che sono i trigger sintomatologici del bambino allergico (starnuti a salve, rinorrea, prurito, tosse e ostruzione nasale).
facilita l’umidificazione dell’aria inalata, questa è infatti uno dei principali compiti della mucosa nasale che viene meno quando l’attività della mucosa è compromessa dalla presenza di muco denso e viscoso; inoltre in presenza di croste nasali, il lavaggio nasale permette di ammorbidirle e di staccarle delicatamente evitando spiacevoli sanguinamenti.
favorisce l’espulsione di polveri sottili inalate (smog), virus, batteri e allergeni grazie all’attività muco-ciliare”.
“I lavaggi nasali, in ogni loro forma e con soluzioni naturali, non presentano controindicazioni – spiega- e possono essere utilizzati tranquillamente dalla mamma sia come igiene giornaliera dei propri figli che per alleviare i sintomi delle flogosi rino-faringee acute e croniche. E’ possibile effettuarli per lunghi periodi e se necessario più volte nel corso del giorno, perché non hanno effetti collaterali”.
“La medicina moderna ne ha riconosciuto l’utilità ed ha sviluppato diverse tecniche esecutive che dovrebbero essere alla base dell’igiene personale giornaliera. II liquido immesso nelle cavità nasali è una soluzione salina, isotonica o ipertonica in grado di irrigare la mucosa favorendo l’espulsione del muco presente nella fossa nasale e restituendo la funzionalità alla mucosa stessa. Ad oggi - scrive lo specialista- il lavaggio nasale purtroppo viene poco utilizzato come pratica di igiene personale giornaliera ma esclusivamente come attività terapeutica di supporto a quella farmacologica in caso di patologie ostruttive nasali”.
“È utile sapere che in pazienti affetti da rinite acuta la pratica del lavaggio nasale riduce la durata dell’infezione e previene la cronicizzazione. Nelle riniti croniche ne migliora il management facilitando sia l’espulsione dei germi presenti nel muco che agevolando il drenaggio dei seni paranasali determinando il più efficace beneficio del farmaco topico impiegato”.
Il lavaggio nasale inoltre è molto efficace in seguito ad interventi chirurgici:
di riduzione volumetrica del turbinati (sia essa chirurgica o con radiofrequenze)
di asportazione dei polipi nasali”.
“L’ostruzione dovuta al ristagno di muco che accompagna la poliposi nasale predispone alla sinusite ed a frequenti riniti che tendono a cronicizzare se non si interviene con il lavaggio nasale a scopo preventivo”.
“Un’ulteriore indicazione all’uso dei lavaggi nasali è rappresentata dalle numerose rinopatie professionali, frequenti in muratori, operatori ecologici, fornai, falegnami, tipografi, carrozzieri, i pittori, vigili urbani ed altre categorie lavorative a contatto con sostanze irritanti le mucose rino-bronchiali”.
“Nel bambino in particolare l’esecuzione dei lavaggi nasali favorisce :
la diminuzione dei sintomi oculo-rino-bronchiali grazie al drenaggio delle secrezioni mucose
il minore impiego di farmaci steroidi topici in quanto la detergenza del naso riduce il tempo di esposizione all’agente infettivo e consequenzialmente del danno della mucosa.
la riduzione di possibili complicanze e/o di sovra-infezioni batteriche causa di otiti, adenoiditi, sinusiti, faringiti e laringiti dovute al ristagno.
un “obbligatorio” e valido supporto a terapie farmacologiche di fondo in caso di patologie croniche quali l’asma, la bronchite cronica, le bronchiettasie, la fibrosi cistica , le discinesie ciliari , la sindrome di Down.
una riduzione dell’edema della mucosa nasale tipica della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) con miglioramento della respirazione e della qualità di vita del piccolo paziente” Continua il dottore Silvestre.
“Esistono diverse tecniche di esecuzione:
l’utilizzo di una siringa da 10cc di soluzione fisiologica tiepida. II pregio di questo metodo è la rapidità e la facilità dell’esecuzione. Il difetto è che il liquido immesso nel naso è limitato sia come quantità che come durata di irrigazione. La caratteristica del lavaggio con la siringa è proprio quella di permettere uno “schizzo” rapido che però non svolge una pulizia completa e, se eseguito in maniera inadeguato, potrebbe determinare otalgia.
Micro-diffusione fisiologica di acqua di mare con spray pressurizzato che consente il lavaggio della mucosa e facilita l'assorbimento e la riduzione del muco. Il difetto è che il liquido immesso nel naso ha un getto forte per tutta la durata dell’irrigazione e alcune volte non è tollerato dai più piccoli.
L’utilizzo di un dispositivo costituito da una sacca contenente soluzione sterile isotonica o ipertonica da 250 ml o 500 ml che ne permette l’irrigazione a caduta nelle fosse nasali. Le sacche, sospese grazie ad una ventosa fissata allo specchio del bagno, sono collegate ad un deflussore che distalmente ha un erogatore a forma di oliva da inserire alla narice. Un regolatore di flusso inserito sul tubo di drenaggio della soluzione permette di modulare l’intensità da erogare”.
“In sintesi:
tutti i lavaggi, siano essi fatti con la semplice siringa o con dispositivi, devono essere eseguiti in modo che il soggetto sia lievemente inclinato con il mento poggiato sul torace e la testa un po’ inclinata dal lato da lavare in modo tale da non permettere alla soluzione di scendere in gola; è importante che, per il lavaggio a caduta, durante tutta l’erogazione il paziente respiri con la bocca semiaperta”.
“Il lavaggio nasale è una tecnica priva di effetti collaterali - specifica - che permette di migliorare la qualità di vita dei pazienti, ma i risultati e l’efficacia dipendono dal corretto utilizzo della tecnica”.
“La dimostrazione della validità della rino detergenza è espressa dall’esame rinocitologico “NASAL IRRIGATION WITH NASIR IN CHILDREN: AS PRELIMINARY EXPERIENCE OF NASAL CYTOLOGY” Journal of Biological Regulators Homeostatic Agents. Vol.30, n° 4, October-December 2016 - M. Gelardi, S. Taliente, K. Piccininni, G. Silvestre, N. Quaranta, and G. Ciprandi”.
“In questo lavoro scientifico la citologia nasale ha dimostrato gli effetti benefici ottenuti dall'irrigazione nasale, utilizzando il dispositivo a caduta in 66 bambini (40 maschi, 26 femmine, età media 7,31 + - 1,7 anni, età 4-17 anni con rinite allergica). I pazienti sono stati trattati con irrigazione nasale con sacche di soluzione isotonica + ac ialuronico: una sacca due volte al giorno per 12 giorni”.
“Il miglioramento clinico - si evince da quanto scritto - è stato significativo come dimostrato dall’esame citologico:
Riduzione dell’ infiltrato neutrofilo (valore mediano di base 2,8 + -0,7, valore post-tracciante 2 + - 0,5; p <0,05)
Riduzione dell'infiltrato eosinofilo.
Riduzione , anche se non significativa, dei batteri”.
“In conclusione: Il lavaggio nasale è utile per attenuare l'infiammazione delle vie aeree superiori, preserva da sovrainfezioni, è privo di effetti collaterali, è di facile esecuzione, rappresenta una prevenzione nei confronti delle infezioni aerogene. Deve essere eseguito tutti i giorni – ricorda il professionista- come igiene personale sia da parte del bambino che dell’adulto. Lava il tuo naso ogni giorno cosi come lavi i tuoi denti”.
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