di GIOVANNA BERGANTIN
Sarà perché siamo cresciuti coi fumetti sotto il letto, ma non c’è generazione che non si sia tuffata con una certa ingordigia, almeno per empatia, nel forziere delle monete di Paperon de’ Paperoni. Così, da piccoli, abbiamo sognato il nostro futuro: immersi nella cassaforte dello zio straricco a contare i talleri allineati e coperti, mentre sull’armadio della cameretta ci ammiccava il nostro salvadanaio di argilla, ricco di monete. Magari non saranno quelle le cifre e neanche più le circostanze, ma lo spirito è sempre lo stesso. Siamo rimasti affezionati alle banconote e all’idea di accumularle in luoghi sicuri, gestirle e controllarle anche da casa. Non siamo nella nuova serie di Paperone, ma nel nuovo mondo dei borsellini virtuali, realtà tecnologico- finanziaria della nostra epoca che abbiamo scoperto e utilizzato a manetta, soprattutto negli ultimi mesi. Seduti, dalla scrivania anche i più scettici hanno gettato la spugna e hanno acquistato e venduto agevolmente on line, pagato bollette e tasse facendo uso della moneta elettronica. Ma ancor di più, abbiamo provato app che pensano a tutto e ci siamo appassionati nell’eseguire pagamenti dai nostri moderni smartphone. Anche i commercianti dei negozietti di quartiere ormai sono attrezzati per permettere di pagare in maniera veloce le consegne con transazioni a distanza. I dati scientifici in materia dicono che il 2020 si ricorderà come l’anno dei pagamenti senza banconote, un futuro sempre più digitale, intelligente e smart. A cambiare le nostre abitudini, dimenticando i contanti, si inserisce anche la possibilità di scambiare all’istante con amici e parenti monete virtuali con la funzione PayPal. Se poi, per completare il quadro, aggiungiamo che dal computer si possono comprare e vendere azioni e obbligazioni, prodotti complessi come valute, materie prime, oro, derivati, fare cioè trading on line, allora ci rendiamo conto che bisogna davvero essere pronti a decodificare questo nuovo linguaggio per renderlo il più possibile famigliare.
“Ad oggi si registra un aumento del risparmio e dei depositi in Italia. La situazione pandemica evidenzia una minore propensione al consumo e conseguente riduzione della spesa. Prevalgono prudenza e paura, tipiche dei momenti di incertezza e il disorientamento genera la corsa al risparmio. Anche se di regola, in questi casi, il risparmio perde di qualità perché vi è un accumulo di liquidità di conto e pochi investimenti. Il nostro Gruppo, invece, ha segnato nel 2020 un vero boom assoluto e nel primo semestre dell’anno abbiamo fatto, in tutti i parametri osservati, il miglior risultato di sempre” spiega Alberico Guarnieri, Group Manager e Personal Finacial Advisor a Cosenza di Fineco Bank, terzo gruppo bancario per capitalizzazione di borsa in Italia, nato venti anni fa già con un dna digitale, anticipatore del trend in atto. Oggi la Banca - leader in Italia per volumi intermediati sul mercato azionario e primo broker online in Europa per numero di ordini eseguiti- offre servizi bancari, di investimento e di credito, disponibili anche su dispositivi mobili, quali app per smartphone e tablet. Un modello di business integrato tra banca diretta e una vasta rete di consulenza personalizzata che conta 399 sedi e 2600 consulenti. Chiarisce Guarnieri ”Il nostro è un progetto unico che fa del fattore umano il suo punto di forza; infatti, i consulenti hanno a disposizione strumenti tecnologici molto avanzati sia nella gestione delle pratiche sia nello studio degli investimenti. Un progetto nato dall’intuizione di Alessandro Foti, A.D. e Direttore Generale, che, mentre il mondo bancario tradizionale aumentava gli sportelli di prossimità, ribaltava la visione. L’innovazione e la digitalizzazione sono la vera risposta alle varie esigenze del cliente, per giunta azzerando dei costi. La digitalizzazione smonta la ragione per cui prima si sceglieva la banca sotto casa. Il modello Fineco lo dimostra. Adesso la scelta è sulla qualità dei servizi”.
Ma come districarsi in un mondo tanto complesso e così in rapida evoluzione dove l’innovazione ha dato una svolta, modificando le nostre abitudini, anche quelle più certe e radicate?
“Facciamo un po’ di ordine- chiarisce il G.M. Guarnieri, abituato ad interloquire con logica alle richieste più complesse ed esigenti – altrimenti è come avere tanti ingredienti per una buona torta, ma senza la sapienza del pasticcere.
La prima parte, il primo ingresso in banca, è l’utilizzo dei servizi di banking, prelievi, versamenti, bonifici, controllo di operazioni sul conto tramite una piattaforma semplice e completa. Durante il lockdown, fare tutto da casa evitando appuntamenti a lungo termine, non è stato solo bello e comodo, ma anche vitale e covid- free. Questo ha incuriosito molti a intraprendere il percorso nella nostra Banca. Poi c’è il mondo del trading on line”. E’ il mondo variegato e frequentato da chi compra e vende in borsa e gestisce il proprio conto titoli: alcuni sono i principianti e gli improvvisati che tentano la fortuna, ci sono, poi, gli appassionati del rischio e del gioco adrenalinico.
” Bisogna però prestare molta attenzione. - mette in guardia Guarnieri – Ai risparmiatori sconsigliamo di avventurarsi senza una guida, il fai da te potrebbe risultare molto rischioso. Bisogna sempre diffidare da proposte poco chiare, di marchi copiati o di broker online che operano senza autorizzazione o di contratti telefonici poco trasparenti. Noi offriamo e consigliamo un percorso guidato da un consulente che formuli delle proposte personalizzate, sartoriali. Non esiste una formula standard, ma la proposta si costruisce seguendo obiettivi bancari sempre differenti, congrui alle esigenze di vita di ogni cliente. Nella nostre proposte di prodotti e servizi, studiati sulla base di un approccio fair e trasparente, promuoviamo il concetto di sostenibilità evoluta. In genere i clienti più esperti, come “i private”, non ci pensano nemmeno a giocare col mercato”.
E agli irriducibili del trading on line, decisi ad affrontare il brivido, così certi del proprio fiuto, e per le new entry che si illudono solo di far danari cosa consigliamo? “Raccomandiamo una piattaforma riconosciuta che esclude la matrice fraudolenta e con alle spalle una organizzazione facilmente verificabile. - specifica l’esperto - Fineco offre webinar di formazione periodici, anche gratuiti, con indicazioni precise. Il primo elemento formativo è quello di definire il “rischio” con la possibilità di guadagnare, ma anche di perdere”.
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