Le "quote rosa" nel calcio: l'esempio di donne nello sport del Soverato Futsal

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images Le "quote rosa" nel calcio: l'esempio di donne nello sport del Soverato Futsal

  04 giugno 2023 21:09

di LORENZO FAZIO

Le cosiddette "quote rosa" che fanno parte di una società calcistica o sportiva, indipendentemente dalla categoria, e ci mettono quotidianamente il cuore e l'impegno. Ci credono! Si parla sempre di società interamente maschili, costruendo delle volte quel famoso muro  tra l’uomo e la donna in una realtà come il calcio. Ma in tante realtà sportive le figure delle donne sono fondamentali e una di queste è il Soverato Futsal, società militante in serie C1 calabrese ma che si giocherà sabato prossimo la possibilità di promozione in serie B con la finale di ritorno dei playoff. Una società solida, fatte di tante figuri e tanti ruoli gestiti quotidianamente con un lavoro certosino. Ed è qui che spiccano alcune figure femminili che lavorano assiduamente con qualità. È il caso delle sorelle Anania, Antonella e Maria Grazia, rispettivamente legale e responsabile Marketing & Graphics del Soverato Futsal che stanno mettendo la loro esperienza ma soprattutto il cuore al servizio di questa bellissima realtà sportiva. A proposito di questa presenza femminile nelle società sportive Maria Grazia Anania ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Mi piace sottolineare che non venga sottovalutato il ruolo della donna, che ancora fa fatica ad emergere in queste realtà, specie se la squadra non è femminile poiché alle volte si cerca di sottovalutare o dare poca importanza al genere femminile. In generale cosa che, all’interno della mia società non è mai successo anzi è stata una realtà che unisce e non separa, il coinvolgimento totale da parte in primis della dirigenza e in secundis dei giocatori stessi. Lo stare a contatto diretto e sentirsi parte integrante e delle volte indispensabile ti rende protagonista, ti rende “una di loro”. E’ un messaggio di speranza, di coinvolgimento da parte di qualsiasi altra società che una donna può anche essere anche questo, necessaria, anche con un grido di incoraggiamento verso chi sta per giocarsi la partita più bella della propria vita. La mia esperienza in questa società e con i giocatori è stata a dir poco strepitosa, siamo rimasti tutti uniti, abbiamo camminato tutti assieme, abbiamo riso e ci siamo delle volte arrabbiati, succede in queste circostanze è normale, mi sono sentita “a casa” e quando hai questa sensazione, questo calore, non puoi che dire “sono a casa”. Ho visto un anno di sudore, di determinazione, di passione per quello che si fa e per quello che si vuole raggiungere tramite i ragazzi. Abbiamo lavorato per migliorare ogni piccola sbavatura alle volte è stata dura ma i risultati si vedono sempre alla fine. Credo in loro, credo in questa società, credo nel lavoro svolto giorno per giorno e a quello che sarà”. Un messaggio di speranza, appunto, per un futuro sempre più “roseo” nello sport e nella vita di ogni giorno.

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