
di FILIPPO VELTRI
Quello che in queste giornate e settimane sta accadendo (sarebbe meglio dire non accadendo) sul fronte della battaglia anti covid in Calabria lascia davvero basiti. Alla evidente drammaticità della situazione sia in riferimento ai contagi che alla campagna vaccinale fa,infatti, riscontro un sostanziale silenzio di chi dovrebbe operare ma anche di chi dovrebbe controllare. Siamo in presenza di una emergenza senza eguali e senza paragoni con gli ospedali in affanno, i medici che lanciano appelli, un’altra settimana (almeno) in zona rossa e l’ultimo posto in Italia come percentuale di vaccinati ed un altro record di cui avremmo fatto a meno: quello degli altri e cioè di chi non ne aveva diritto ed ha saltato la fila. Oltre 75 mila dosi di vaccini iniettate a scapito degli ultra ottantenni e di categorie che invece ne avevano e ne hanno necessità. Qualcuno dovrebbe spiegare come sia stato possibile tutto ciò.
Noi oggi ci limitiamo a porre sette semplici domande al generale Figliuolo, al prefetto Longo, al presidente Spirli’, ne potremmo aggiungere altre dieci, in attesa di una risposta.
Segui La Nuova Calabria sui social

Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019
Direttore responsabile: Enzo Cosentino
Direttore editoriale: Stefania Papaleo
Redazione centrale: Vico dell'Onda 5
88100 Catanzaro (CZ)
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Sirinfo Srl
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 3508267797