Le sette domande a Longo, Spirlì e Figliuolo di Filippo Veltri

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Filippo Veltri
  07 aprile 2021 09:16

di FILIPPO VELTRI

Quello che in queste giornate e settimane sta accadendo (sarebbe meglio dire non accadendo) sul fronte della battaglia anti covid in Calabria lascia davvero basiti. Alla evidente drammaticità della situazione sia in riferimento ai contagi che alla campagna vaccinale fa,infatti, riscontro un sostanziale silenzio di chi dovrebbe operare ma anche di chi dovrebbe controllare. Siamo in presenza di una emergenza senza eguali e senza paragoni con gli ospedali in affanno, i medici che lanciano appelli, un’altra settimana (almeno) in zona rossa e l’ultimo posto in Italia come percentuale di vaccinati ed un altro record di cui avremmo fatto a meno: quello degli altri e cioè di chi non ne aveva diritto ed ha saltato la fila. Oltre 75 mila dosi di vaccini iniettate a scapito degli ultra ottantenni e di categorie che invece ne avevano e ne hanno necessità. Qualcuno dovrebbe spiegare come sia stato possibile tutto ciò.

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 Noi oggi ci limitiamo a porre sette semplici domande al generale Figliuolo, al prefetto Longo, al presidente Spirli’, ne potremmo aggiungere altre dieci, in attesa di una risposta.

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1) Cosa si aspetta a trasformare di nuovo in terapie intensive le strutture sanitarie dell’ Ospedale Militare da campo di Cosenza?
2) Perche’ i calabresi nonostante il commissariamento sdia regionale che nazionale non hanno le stesse cure mediche che spettano secondo l’art.32 della Costituzione ad ogni cittadino italiano? 
3) Perche’ non sono state aumentate le terapie inten siveed i letti ospedalieri per le degenze Covid e non Covidin questi ultimi 14 mesi? 
4) Perche’ non e’ stato approntato e realizzato un piano sanitario regionale anti Covid?
5) Perche’ il piano vaccinale funziona cosi’ a rilento e in maniera poco trasparente in questa regione?
6) Perche’ il generale Figliuolo ha certificato che il piano vaccinale predisposto da Regione e struttura commissariale andava benissimo? 
7) Che fine hanno fatto le 74 mila (ad oggi) dosi che sono state destinate ad ‘’altri’’ e chi e perche’ ha deciso tale destinazione?

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