L'editoriale. Catanzaro ha bisogno di un'autentica qualità della politica per il suo futuro prossimo
09 gennaio 2025 06:58
di ENZO COSENTINO
Dopo giornate di pioggia il terreno nei boschi diventa umido e si creano le condizioni ideali per la crescita dei funghi. Ne spuntano tanti delle loro diverse specie.
Un processo un po’ simile accade nel complicato mondo della politica catanzarese. In questo caso si tende a definirlo “un processo di democrazia”. Sarà!
A Catanzaro in realtà vi sarebbe veramente bisogno di un autentico confronto democratico fra le forze politiche di diverse ispirazioni piuttosto che seccanti e sterili polemiche che si susseguono quotidianamente.
Ma c’è anche un altro aspetto della politica locale che mina le basi affatto solide del governo cittadino: l’instabilità delle coalizioni a Palazzo de Nobili dove in due anni si sono alternati sei o sette “rimpasti” di esecutivo. Cambiano i “suonatori” ma la musica è sempre la stessa.
Il nuovo anno (2025) sentita l’aria che tira potrebbe riservare delle “novità” nel Palazzo Comunale. Anche imminenti. “Azione” starebbe già valutando ( o forse ha già deciso) l’idea di lasciare la posizione di sostegno esterno all’esecutivo in carica. L’opposizione del centrodestra in aula (e fuori dall’aula) si fa giorno dopo giorno asfissiante con sonore bocciature di tutte le iniziative che il Sindaco Nicola Fiorita e il suo gruppo di sostegno assumono. Posizione conseguenziale del progetto che il centrodestra porta avanti per creare le condizioni di vittoria per il prossimo governo del Capoluogo avendo quasi certamente pronto – con la benedizione del Presidente Occhiuto e di tutto il centrodestra- chi candidare.
Per ora i cittadini, almeno quelli svincolati da tessere e altro, stanno a guardare. Arriverà la scossa giusta perché Catanzaro, capitale della Calabria faccia il salto di qualità? Una qualità totale!
