L'editoriale. Centrodestra calabrese, il "quadretto a tinte forte" della famiglia perfetta. Centrosinistra sempre più disarticolato

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Una persona al voto
  22 giugno 2021 08:54

di ENZO COSENTINO

Bisogna prenderne atto. Il centrodestra è sempre più in gamba del centrosinistra nel presentare ai calabresi il “quadretto” della “famiglia per bene, unita.” Una condizione che da queste parti al centrosinistra risulta quasi impossibile. Al punto tale da far rumoreggiare anche a voce alta che lo schieramento ha più la somiglianza ad una “armata Brancaleone” che non a quella che si addice, invece, a chi punta a sconfiggere un avversario che in cassaforte ha voti sufficienti per vincere. Li ha perché riesce a calamitare sui suoi personaggi e i suoi programma l’attenzione favorevole di un elettorato in cerca di verità e non di aria fritta.

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Oggi il centrodestra, compatto (come una pigna diciamo in Calabria) con una parata di “generali”, “colonnelli” – cioè gli stati maggiori dei partiti della coalizione- presenta alla stampa in forma ufficiale e definitiva il suo “tandem” per le regionali: Roberto Occhiuto (candidato presidente) e Nino Spirlì, attuale presidente ff per il quale –in perfetto accordo- è stato prenotato in caso di vittoria- lo scranno di vice presidente. Un “tandem” che non farà la stessa fine di un altro precedente “tandem”: quello di De Magistris e Tansi con quest’ultimo costretto a ricredersi sulle “credenziali politiche” che gli ha sottoposto all’inizio dell’idillio politico, il sindaco di Napoli. Una brutta storia anche questa con ancora non poche ombre sulle motivazioni del divorzio. Ma il quadretto più desolante e preoccupante della politica calabrese è quello del centrosinistra. Uno schieramento attraversato da situazioni anche grottesche che fanno discutere in toni soft, tranne le accezioni materializzatesi con autosospensioni o pubbliche e forti prese di posizione in ogni angolo della Calabria soprattutto nel PD, indicato come l’artefice dello scollamento della coalizione. Esisterà un collante per riattaccare gli equilibri interni al partito dem ed anche a rendere solido il “fidanzamento politico-elettorale” del PD con 5Stelle?. I segnali dei dissidi interni al PD arrivano sui social quotidianamente.La spietata analisi fatta in queste ore da Mario Oliverio può anche essere intesa una rivalsa. Ma in effetti è anche qualcosa di più e suonano come un allarme.

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Ma Oliverio, che presenterà una sua lista (non candidatura), darà il suo apporto sostanziale (voti) alla Ventura candidata presidente? Potrebbe anche essere così per non essere eventualmente  tacciato di altro tradimento. Lui che si ritiene tradito ed offeso nella sua sensibilità politica da quello che definiva il "suo partito"!. Quindi è prossimo un eventuale incontro Ventura-Oliverio? Sapranno Letta e Conte riallineare le truppe?  Ma veramente senza che resti il sospetto di fughe –verso dove e a favore di chi?-di coloro che dissentono sulle scelte dei vertici nazionali del Partito dem che sembra essere diventato il partito di tutti e di nessuno?. Per ora “godiamoci” il quadretto familiare del centrodestra!

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