L'editoriale. De Magistris, una candidatura che preoccupa. "Socialisti & Democratici" di Guerriero vicini all'ex pm

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Luigi de Magistris
  20 gennaio 2021 23:59

di ENZO COSENTINO

“Non vi deluderò”: è una promessa che il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, candidato alla presidenza della Regione, ha fatto ai calabresi. L’ex pm, con la sua entrata sulla scena politica di casa nostra (che dice essere anche la sua), ha scombussolato il copione elettorale. Fuori dal coro del centrosinistra - figuriamoci quanto si sente distante da quello del centrodestra! - de Magistris ha buttato l’amo nell’elettorato popolare e non solo.

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Nel suo primo tour in Calabria ha vissuto giornate frenetiche fatte di incontri, quasi tutti riservati, per accordi preliminari con politici che gli avrebbero messo su un piatto d’argento la loro ampia disponibilità a seguirlo in questa corsa al potere regionale. Anche con esposizione diretta. Cioè, vale a dire, approntare le liste che lo sosterranno. Nominativi che, ovviamente, de Magistris farà passare, dai suoi uomini di fiducia, al setaccio. Non può consentirsi errori di percorsi. Insomma, la scesa in campo dell’ex magistrato sembra abbia seminato anche un po’ di panico nel centrosinistra, da dove potrebbe verificarsi una “fuga” ed un approdo al fianco del Sindaco di Napoli.

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Si diceva dei tanti contatti ravvicinati e a distanza, sia nella giornata cosentina che in quella trascorsa nel Capoluogo di regione dove, si dice, de Magistris conterebbe un alto numero di fans. Ma, intendiamoci, anche di avversari e di non interessati. Il Pd, per bocca del commissario regionale, Stefano Graziano, ha dato un colpo di acceleratore ai lavori al “tavolo” delle trattative con le altre forze per “quagliare” sul nome di chi candidare alla presidenza. Fra i contatti che de Magistris ha avuto nel Capoluogo ci sarebbe quello con il leader di una componente, anche importante, del Pd: Fabio Guerriero di “Socialisti & Democratici”. Il contatto c’è stato. Ma, a fare le spese della scesa in campo di de Magistris, potrebbe esservi anche il Movimento 5Stelle. Una parte del movimento pentastellato, quando ancora de Magistris era in “riflessione” se candidarsi o meno, avrebbe  fatto delle avances per offrigli appunto la candidatura. Ma nel centro sinistra e segnatamente nel Pd c’è una chiusura a de Magistris della stessa intensità con cui l'ex pm ha chiuso con il Pd di Graziano e compagni.

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Fa discutere tra i politici anche l’accordo de Magistris-Tansi di stare dalla stessa parte, ma correndo su binari paralleli. Per arrivare  con le rispettive “locomotive elettorali” alla stazione finale, “La Cittadella regionale”. Con de Magistris pronto a scendere per primo. I calabresi, comunque, hanno in questo momento ben altre preoccupazioni e non si pongono il problema delle “regionali”. Il popolo che crede alla politica è sempre in “diminuendo”.  

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