di ENZO COSENTINO
E’ Roberto Occhiuto il candidato che Berlusconi mette sul piatto al “tavolo” del centrodestra per la presidenza della Regione Calabria. Il deputato cosentino resta, comunque, al momento anche nel ruolo di capogruppo di FI a Montecitorio. Designazione che già era stata ampiamente annunciata dal Partito “azzurro”, cui spetta “per legittima successione” il diritto di scelta.
Il nome di Roberto Occhiuto non dovrebbe far saltare il tavolo del centrodestra dal momento che Berlusconi e Salvini adesso vanno in perfetto accordo politico. Se a Roma il centrodestra al momento è “scomposto” per la posizione contraria di FdI al Governo Draghi, in Calabria –da una dichiarazione dei giorni scorsi della leader del Partito, Giorgia Meloni- resterà perfettamente unito. Sulla strada verso la ufficializzazione da parte di tutta la coalizione di centrodestra, Occhiuto, quindi, non dovrebbe trovare ostacoli. Metterà veramente a tacere le altre attese sia in Fi che negli altri partiti della coalizione? Al contrario, invece, di quanto avvenne nella passata tornata per la candidatura del fratello Mario, Sindaco di Cosenza che vide il forte diniego del leader della Lega, Salvini. E con l’aria che tira in Calabria sullo scenario politico, in questa fase di avvio della campagna elettorale, fare scompigli al proprio interno potrebbe risultare persino dannoso, non tanto per la concorrenza con il centrosinistra, quanto per la presenza in campo di una coalizione civica (che però è pur sempre politica) che cresce.
De Magistris e Tansi non sono soltanto un terzo incomodo elettorale. Motivi di veti, di alcun genere, dunque, nel centrodestra non dovrebbero esservene. Saranno le prossime mosse a dirlo ma occorrerà attendere che si chiuda la vicenda nazionale con la fiducia al Governo Draghi. La posta in palio alle “regionali” è alta perché chi governerà la Calabria avrà il compito di mettere a disposizione un programma “avveniristico” stante la pioggia di euro che arriverà, come una manna, dall’Europa. La Calabria, tutta la espressione politica, gli amministratori degli Enti locali, i calabresi, dovranno assumersi pesanti responsabilità.
E se il centro destra ha il candidato alla presidenza, invece nel centrosinistra ancora tutto tace, perché tarda ad arrivare la risposta di Nicola Irto, che è stato indicato dal Pd quale prima scelta per la candidatura presidenziale. La riserva potrebbe essere sciolta nella giornata di martedì. Invece, non prima della fine di questa settimana si potrà conoscere la piega che prenderà il rapporto fra PD e 5Stelle, che continua ad avere una base in Calabria non propriamente convinta sulla bontà della convivenza. Ed anche un gruppo di esponenti pentastellati che coltivano l’idea di andare da soli.
Succeda quel che succeda!
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