di ENZO COSENTINO
Il Pd ha sdoganato il nome del candidato Sindaco di Catanzaro. E’, come è noto, il prof. Nicola Fiorita, leader di “Cambiavento”, consigliere comunale uscente da Palazzo de Nobili dove, ovviamente, vuol rientrare con la fascia tricolore. Da sindaco, dunque. Un parto “cesareo” che non coglie di sorpresa. Il nome del professor Fiorita potrebbe essere stato già scritto dopo l’incontro della settimana scorsa al Nazareno fra lo stesso Boccia e, separatamente, con due dei tre candidati “volontari” che hanno aderito all’invito: Aldo Casalinuovo e Fiorita. Perché solo due dei tre? Valerio Donato nella Capitale non c’è andato. Per dimostrare la fermezza sulla sua scelta di candidarsi autonomamente e di essere sulla strada di non ritorno.
Nicola Fiorita, il nome che già una assemblea cittadina del Pd aveva indicato. La contestata assemblea, madre di tutti i blocchi di azione e di pensiero che causò una frammentazione arrivando, forse, anche a condizionare la “stagione” congressuale provinciale di Catanzaro. La scelta o meglio la decisione (ma pur sempre di una scelta si tratta) è stata resa nota dopo una giornata di lavoro, nella sede regionale del Pd a Lamezia (Catanzaro è troppo decentrata evidentemente per le esigenze logistiche) condotta da Boccia, dal segretario regionale Nicola Irto, dal segretario provinciale, Domenico Giampà che hanno anche ascoltato i candidati in campo- questa volta tutti e tre (Valerio Donato, Aldo Casalinuovo e Nicola Fiorita, “sentito” per ultimo, poco tempo prima della ufficializzazione della sua candidatura. E ciliegina sulla torta la “conferenza” con i segretari dei Circoli Cittadini. Poiché il finale era stato già scritto ci si domanda perché non convocare una conferenza stampa con tutti i crismi che una conferenza stampa deve avere? Ma a casa propria ognuno può adottare tutti i metodi che ritiene. Opinabile ma ciò lascia il tempo che trova e quindi lungi da noi pensare a pregiudizi. Potrebbe arrivare una risposta: perché non stazionare nell’area stampa?
Replica garbata: forse all’on Boccia non è stato detto che nessun big locale ha confermato la sua presenza che noi abbiamo dato invece per scontata (come nel caso della convocazione a Roma che invece si è anche tentato di smentirla). Acqua passata, lezione per il futuro. Ora tutti in attesa che il professor Fiorita sciolga la sua riserva fra tre giorni durante i quali avrà contatti con gli altri due candidati, con il mondo del movimentismo di sinistra, con esponenti degli altri partiti della coalizione.) Boccia nel dare l’annuncio ufficiale ha parlato di necessità di realizzare un “campo vasto di adesioni” e ha auspicato anche una conversione a 360° delle posizioni. Tutti per uno e…uno per tutti. Pur di battere il centrodestra. Sarà così? Ed ora mano alle liste. Le difficoltà non mancano anche se si vuol far credere che dietro la porta di casa dem si faccia già la fila per un posto in lista.
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