L'editoriale. Il Pd, partito che si complica la vita. Arriva Boccia con la chiave per "chiudere" la porta alla crisi

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  02 giugno 2021 22:02

di ENZO COSENTINO

Molti nodi da sciogliere nel Pd calabrese. Quello dem si sta dimostrando il solito partito dalle tante idee ma confuse e conflittuali. Il suo candidato alla presidenza della Regione, Nicola Irto, se ne è salito sull’Aventino, dopo aver messo nero su bianco in una missiva indirizzata al segretario del suo Partito, Letta. La decisione di Irto ha sollevato un polverone. Pericoloso perché potrebbe impedire la visualità degli orizzonti elettorali.

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Letta ha tanto da fare a Roma e così ha inviato in Calabria, Francesco Boccia, responsabile degli Enti locali. Domani Boccia inizierà la sua “due giorni”. La missione è delicata quanto intricata. Dovrà convincere Nicola Irto a scendere dall’Aventino e rimettersi in corsa per la presidenza. Dovrà convincere gli altri partner dello schieramento di centrosinistra che la coalizione è sana ed ha spazi di miglioramento.

Ma senza fare occhi languidi a De Magistris per tentare un recupero del Sindaco uscente di Napoli. Boccia è stato chiaro in una sua dichiarazione: il centrosinistra non ha bisogno di dell’ex pm. E sulle eventuali “primarie”, Boccia è stato anche delegato da Letta per una parola certa? Ma su questo argomento nel Pd non c’è ancora la decisione ultimativa. Il Nazzareno sta sul si bemolle. Prima gli accordi per le grandi città poi avanti per la Calabria. La classe dirigente calabrese  del Pd non ha proprio voce in capitolo nelle decisioni che contano. Esecutori di ordini! Questa, comunque, è la musica che si può ascoltare sintonizzandosi anche sulle frequenze degli altri partiti e schieramenti. Le argomentazioni di Boccia convinceranno Irto e il resto della coalizione e saranno tali da riprendere la bussola e andare avanti? Sempre più chiusa l’eventualità che il centrosinistra in Calabria chiuda la trattativa per una alleanza elettorale con 5Stelle che ha rimesso in campo il nome dello storico Vincenzo Ciconte per la candidatura presidenziale.

In tempi meno sospetti (almeno un mese fa) al prof. Vincenzo Ciconte nel corpo delle domande per una intervista, mai andata …in onda, avevamo chiesto “Allora le chiedo: la vorrebbe governare e con quali progettualità e priorità questa Calabria?”. La risposta ufficiale potrebbe anche arrivare nelle prossime ore. Enzo Ciconte, lo storico, sarebbe più vicino al “si”. Ma il centrosinistra nella sua interezza come la pensa? E’ certo che la missione è difficile ma è la chiave per aprire la porta della crisi. Sarebbe un vero guaio per il centrosinistra se cosi non fosse, perché il centrodestra ha ampliato i margini operativi per risolvere i propri problemi.

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