di ENZO COSENTINO
Il Pd cerca rivincite in casa Catanzaro e si candida per colmare il “buco” amministrativo e gestionale che si creerà a fine consiliatura con l’addio del Sindaco Sergio Abramo. Che non potrà più candidarsi, per legge, alla guida del Capoluogo di Regione. E’ un problema perché, al di la delle turbolenze polemiche, la politica in generale –quindi gli schieramenti contrapposti che la rappresentano localmente- qualche virus da debellare lo hanno al loro interno. Chi non lo ammette mente sapendo di mentire. Ad un suo ritorno come partito guida e di maggioranza a Palazzo de Nobili i colonnelli dem –sempre alla ricerca di una rinnovata “fisionomia” del loro partito – si stanno guardano in giro per individuare l’uomo giusto da mettere in campo. Intendiamoci: identico problema attraversa anche il centrodestra.
Ebbene il Pd al suo interno ha avviato una riflessione sulla eventualità di un recupero di Salvatore Scalzo che è stato l’emblema di una “primavera” caratterizzata dal tentativo di un rinnovamento, per le rappresentanze istituzionali, solo in parte riuscito. Un bel successo personale la corsa di Salatore Scalzo due legislature or sono anche se la fascia tricolore del Comune di Catanzaro finì su Sergio Abramo. Sulla ipotesi Scalzo c’è una convergenza di diversi gruppi ma non vi è ancora la piena condivisione. E forse lo stesso Scalzo potrebbe avere qualche remora sull’impegno comunque gravoso. Il Pd comunque su Catanzaro sta provando a tenere il palcoscenico della politica con le iniziative che i Circoli cittadini portano avanti. Il cambio di guardia al Circolo Lauria dove si è colmato il vuoto della segreteria con l’elezione di Marco Rotella, giovane emergente e ben disposto ad un impegno insieme ad un direttivo che è stato formato ovviamente dosandolo secondo le esigenze correntizie.
Ma il problema della proposizione del candidato di cui si sta facendo carico il Pd interessa anche altre forze partitiche e movimentiste nel centro sinistra. Uno schieramento che deve anche esso omogeneizzarsi su un progetto di modello per la Città Capoluogo. Saltato per motivi autenticamente climatici il forum organizzato per a Lido dovrà attendersi il 27 agosto prossimo, data in cui si svolgerà l’incontro.
Ma c'è anche un altro aspetto che configura una condizione esistente nel centrosinistra (anche se non ratificata dalle forze interessate) e che riguarda ad esempio futuro e ambizioni del leader di Cambiavento, Nicola Fiorita. Senza trascurare aspettative di altre personalità che hanno maturato significative esperienze, anche se di opposizione, a Palazzo de Nobili: Roberto Guerriero, posizionato vicino al Pd ma non dentro al Partito. Intanto l’attenzione sul futuro del Pd è massima da parte del deputato Antonio Viscomi e del consigliere regionale Libero Notarangelo cui non dispiacerebbe politicamente anche il ruolo di leader o comunque di principali ispiratori della leadership dem catanzarese.
Non meno farraginosa la situazione in casa centrodestra dove si pone lo stesso problema di successione per mantenere la guida di Palazzo de Nobili anche dopo le elezioni. E già si avvertono scricchiolii sul fronte FI- Lega e FdI. Ed è in arrivo, per un'azione da terzo incomodo, la “ nuova” DC alla cui guida in Calabria è stato posto Antonello Talerico, attuale presidente dell’Ordine Forense. Il rinnovato “scudo crociato” sembra essere propenso per una collocazione questa volta senza infingimenti o sotterfugi al centro. Dopo Ferragosto, sperando che diminuisca la tensione virale da Covid, aspettiamoci veramente anche per i giochi politici tante novità.
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