L'editoriale, indispensabile mettere ordine nella politica catanzarese e uscire dal caos: i problemi del Pd verso una soluzione

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PD
  26 gennaio 2024 18:11

di ENZO COSENTINO

Sino allo svolgimento delle prossime “europee”(giugno 2024)nel caotico mondo della politica  catanzarese non si verificheranno “terremoti”. Non è una profezia di Nostradamus ma una semplice considerazione sulla scorta dei sussulti che si percepiscono nelle Istituzioni, nei partiti, nei diversi movimenti cosiddetti civici. Nel centrodestra c’è un risveglio di FI che, con il recente congresso provinciale e l’elezione di Marco Polimeni alla segreteria, ha messo a punto un importante tassello della sua organizzazione dirigenziale. I recenti nuovi acquisti e qualche ritorno di fiamma fanno sicuramente numero nel gruppo in Consiglio Comunale. FI prepara possibili alchimie per spianarsi la strada per la leadership dello schieramento. Posizione che in questo momento non è occupata da alcuna organizzazione partitica. Non è una strada facile da percorrere anche se FI può giocarsi  la carta Roberto Occhiuto, attuale governatore della Calabria.

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Fratelli d’Italia (il partito della premier e della sottosegretaria Wanda Ferro)e la Lega di Salvini con il presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso tallonano molto da vicino il loro alleato. Nel piccolo pianeta politico catanzarese c’è pur sempre, presente e silenzioso, il Movimento pentastellato che può diventare al momento del ricorso alle urne un riferimento per il voto di protesta.

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E’ ancora “in disordine” nel Capoluogo la situazione del Pd, per i suoi dilemmi gestionali. Il Partito a Catanzaro è senza segretario cittadino dopo le dimissioni rassegnate, diversi mesi or sono da Fabio Celia.

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 Il segretario provinciale Domenico Giampà, si è trovato a dover gestire la non facile trattativa in occasione della giunta-bis a Palazzo de Nobili. Ora è alle prese con la preparazione della prossima Assemblea. Intanto procede la campagna tesseramento.

Il PD catanzarese dovrà sciogliere il nodo sul come organizzarsi per arrivare al Congresso. Un coordinamento ristretto o un commissario. In questa ultima ipotesi è d’obbligo una scelta garantista. Sul Pd catanzarese sembra esservi la massima attenzione sia del segretario regionale Nicola Irto, sia quella del consigliere regionale Alecci. La preoccupazione più insistente sembra essere l’eventualità di qualche…abbandono del partito, pesante in termini di voti con ricadute sulla Istituzione comunale. In un clima da piccole “guerre fredde” le congetture non mancano mai. Facendole ci si può azzeccare quella giusta.

E tiene banco la polemica degli ultimissimi giorni fra Marco Polimeni, neo segretario di FI e consigliere comunale e il consigliere regionale e comunale Antonello Talerico che è considerato il dominus di Palazzo de Nobili. E sin qui anche  la stampella più solida per la maggioranza di centrosinistra Ma la posizione politica di schieramento del consigliere Talerico alla Regione è del tutto diversa da quella al Comune di Catanzaro. E facendo fantapolitica alla stregua del fantacalcio verrebbe da chiedersi: chi ha brama di candidatura a futuro Sindaco del Capoluogo. Ovviamente per quando sarà…il tempo delle mele!

Quanto appassiona fra la gente- al netto dei problemi quotidiani che si vivono nel Capoluogo e per i quali si vogliono rimedi e soluzioni- il dibattito politico? Sicuramente molto meno di quello sportivo. Il Catanzaro Calcio è la realtà del momento teniamocela stretta questa B e senza proclami anche se sognare è bello e non può essere impedito ad alcuno.

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