di ENZO COSENTINO
Mi era sfuggito un particolare: che la neo presidente della Giunta regionale di Calabria fra le tanti doti avesse anche quella di possedere una bacchetta magica. Certo che la possiede! Dal momento che all’insaputa di tutti i suoi sostenitori politici di maggioranza – così si vorrebbe far credere- l’ha alzata nel giro di poche ore e su due delle poltrone destinate agli assessori del nascituro esecutivo sono apparsi i predestinati. Per primo è apparso una leggenda della lotta alla mafia: il Capitano Ultimo, ovvero il colonnello Sergio Di Caprio.
Sì, proprio lui, l’autore dell’arresto del boss Totò Riina. Una operazione di alta tecnica investigativa incastonata nella storia. La presidente Santelli gli ha conferito la delega all’Ambiente. Un settore che scotta dove la politica dell’altro ieri e di ieri ha fatto cilecca. E c’è stato anche chi ha combinato danni che hanno compromesso anche la salute di tanti poveri cristiani. Poi l’altra magia. La nomina dell’astronoma e astrofisica Sandra Savaglio, calabrese. E’ il nuovo assessore della Giunta della Regione Calabria con delega all’Università, Ricerca Scientifica e Istruzione.
Che non si tratti di una semplice magia ad effetto le comunità calabresi lo verificheranno presto. Appena il governo regionale entrerà nelle sue piene funzioni. Comunque sia, due mosse azzeccata. Ora si attendono con ansia -fra gli addetti ai lavori direttamente interessati alle nomine- e con curiosità fra la gente- altri tocchi di bacchetta magica. Per Lavoro e Agricoltura! Agricoltura? Ma non è l’assessorato che piace alla Lega? E la designazione del responsabile tiene banco nelle discussioni romane nel centrodestra sulla formazione della Giunta calabrese. La Calabria ha bisogno di un governo efficiente. Il centrodestra lo ha promesso per affrontare non soltanto le emergenze ma per attuare piani di sviluppo per dotare la regione di punti fermi per il futuro. Manterrà le promesse elettorali?
Tornando alla bacchetta magica della neo presidente Jole Santelli l’auspicio è che possa tirar fuori non solo una giunta efficiente e rappresentativa di tutto il territorio e di rango politico ma anche una opposizione capace di interpretare in pieno il proprio ruolo che non sia solo ed esclusivamente quello del “signor no”. Che ne pensa il capo dell’opposizione, Pippo Callipo?
E poi un tocco di bacchetta magica la Santelli lo dovrà dare anche per la burocrazia regionale. Che sia dinamica e non vincolata, per scelta o per necessità, alle logiche di apparati politici interni nella massima istituzione regionale.
E intanto i politici del centrodestra attendono il loro turno.
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