L'editoriale. La Calabria non è l'Africa. La nostra strana politica invece lo crede e la sanità calabrese è un teatrino

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Sanità 3
  16 novembre 2020 00:30

di ENZO COSENTINO

L’Africa? La sensazione è che chi ci governa non spazia nel mappamondo per localizzarla ritenendo che l’Africa sia la nostra Calabria. La disdicevole - qualcuno esasperando il concetto vorrebbe dire: vomitevole - situazione in cui la colorata (da brutti effetti cromatici) classe politica ha buttato la sanità calabrese, pone ancora una volta la Calabria in uno stato di sudditanza. La Calabria, terra di conquista. E questa la pone come fertile terra del malaffare. Ma non può e non deve essere più consentito. I calabresi, di buoni costumi, sono stanchi dei “balletti” (decisioni) che piovono sulla scene e che non divertono.
 

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Caso Zuccatelli (il commissario ad acta indicato da Conte ma con nomina ancora da ratificare) è emblematico. Tutti (o pochi) lo accettano ma sembra che nessuno più lo voglia. Anche a livello politico romano. La “revisione” del proprio pensiero in merito alla opportunità di nominare Zuccatelli, fatta dal vice ministro alla sanità Pier Paolo Sileri è un campanello (non del tutto stonato) di allarme. E così spunta un possibile rimpiazzo (sempre che Zuccatelli faccia  “un passo indietro” come gli viene chiesto pur non avendo ancora la nomina ufficiale): il dottor Narciso Mostarda, Direttore Generale dell’ASP n° 6 di Roma.
 

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 Attorno alla sanità calabrese, quindi, sempre  “medici” arrivati da fuori, ma l’ammalato anzichè guarire peggiora. E questi aspetti qualcuno d’istinto o deliberatamente cerca di metterli sottotraccia, tirando in ballo questioni giuridico-contabili che non reggono nè a discolpa nè a scusante di errori. Perché quei milioni relativi alla vicenda della "Fondazione Campanella" stanno segnati dove devono stare, come ha spiegato molto chiaramente il nostro redattore Gabriele Rubino sulla “Nuova Calabria”.

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LEGGI QUI. Fondazione Campanella, i guai del passato si pagano nel presente: ecco perché il buco milionario è spuntato adesso

Nuova Calabria, che bel termine!. Ma per la Terra di Calabria le novità tardano sempre a venire. Sulla sanità calabrese è scoppiata una viralità proprio nel momento in cui il sistema avrebbe, anzi deve, dovuto essere pronto a fronteggiare la pandemia da Covid. E scoviamoli, che poi non è tanto difficile, le Risorse di casa nostra che abbiamo in casa e che non hanno tessera di Partiti. E  a proposito di partiti la sanità calabrese ora divide Pd e Cinquestelle, con le Sardine che ci mettono del loro sul fronte anti Zuccatelli.

Sanità calabrese, la commedia è in scena in attesa dell’atto finale.

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