L'editoriale. La Calabria può vincere la partita del suo futuro solo con il gioco di squadra. Poco importa se i "gol" li farà la presidente Santelli

di ENZO COSENTINO

In una ipotetica squadra per un torneo di calcio, a scopo beneficenza fra rappresentative istituzionali delle Regioni italiane, quella calabrese non potrebbe prescindere dallo schierare nel ruolo di “bomber” la presidente Jole Santelli. Perché sta dimostrando in questo primo scorcio di legislatura una buona propensione al “gol politico”. E oggi (ieri) ne ha messo a segno uno importante nella riunione (la prima dal giorno dell’insediamento) della task force “a sostegno del settore economico produttivo calabrese”.

Ha parlato chiaro, e non soltanto in chiave politica, nell’esporre la strada sulla quale intende far camminare il futuro della nostra regione. Che non si prefigura senza ostacoli. Però le condizioni per vincere la partita e tagliare con un margine accettabile di risultati il traguardo vi stanno tutte. Ovviamente dipende da come tutto l’assetto politico calabrese avrà voglia di guardare avanti. Cioè oltre le barriere delle contrapposizioni. Che sono tutt'altro che ideologiche, bensì di convenienze e opportunismi di parte.

La presidente ha detto con chiarezza che il suo impegno sarà per una gestione delle problematiche mirata a costruire senza prescindere dai contributi delle forze di minoranza. Ora la presidente è attesa dall’aula consiliare nella tornata di martedì prossimo per l’esposizione delle linee programmatiche del Governo regionale. Un dibattito è auspicabile che faccia emergere il meglio e non il peggio di una classe politica che d’ora in avanti dovrebbe essere scrutinata dai cittadini. In base ai risultati che si materializzeranno.

Sarà mai capace la Regione Calabria di fare un vero gioco di squadra, a prescindere se i gol li metterà in rete il suo "bomber"?

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