L'editoriale. La corsa verso il 'dopo Abramo': un laboratorio civico pronto a sfidare i partiti

di ENZO COSENTINO

La politica catanzarese, considerata nel suo insieme di soggetti che a vario titolo ne fanno parte, viaggia verso il futuro- ancora un po’ lontano ma che potrebbe bussare anzitempo a Palazzo de Nobili-, per ora come l’Alta velocità sulle tratte calabresi. L’imprevedibilità è un ingrediente di base della politica. Il mantra è: il Catanzaro dopo Abramo. Con la fine della corrente legislatura si chiude, infatti, l’era del Sindaco più longevo della Città dei Tre Colli. Gestire con la fascia tricolore appiccicata tante legislature non è un primato di poco conto. La prossima tornata elettorale nel Capoluogo di Regione potrebbe - sottolineiamo, potrebbe- rappresentare l’occasione perché la classe dirigente si rinnovi. I cittadini però questa eventualità non la credono ancora pienamente attuabile.

E sui palcoscenici della politica catanzarese sono già in atto, ma in tutta riservatezza o quasi, prove d’autore. Come dire che politica tradizionale e quella animata dai movimenti civici nel Capoluogo è già al lavoro. Il futuro della Città è nelle loro mani. Centrodestra, centrosinistra lavorano per rifarsi inevitabilmente un nuovo look onde captare, con la simulazione di programmi e con nuovi e già noti personaggi, i consensi necessari per arrivare a Palazzo de Nobili come maggioranza di governo. Ovviamente la posta più intrigante per l’immaginario collettivo è quella di Sindaco. La prossima campagna elettorale per le Amministrative sarà una corsa veramente ad ostacoli. Per tutti! Come dire: non c’è almeno al momento nella “toponomastica” dei papabili chi potrebbe essere incoronato nuovo “imperatore” del Capoluogo. Le indiscrezioni? Alcune vicine al molto “verosimilmente” sono già in onda. Nel centrosinistra chi guiderà il “dopo Abramo”? Il Pd si è candidato ma le difficoltà non mancano all’interno dei dem. E’ il partito dalle molteplici sfaccettature. E comunque deve accelerare i tempi per una sua più funzionale riorganizzazione dei metodi gestionali e nella visione dei problemi sul territorio. Il Congresso cittadino del Pd dovrebbe essere il momento per la svolta anche dal punto di vista politico. Ovviamente nel Partito a fronte di tutti gli altri esiste il grosso problema del Congresso regionale. O sarà il partito dall’eterno commissariamento? E nel centrodestra che aria tira? Anche in questo schieramento non mancano sfumature e distinguo. La regia per preparare il “dopo Abramo” sarà del Presidente del Consiglio regionale, Mimmo Tallini, uomo forte di FI? Sicuramente, se però si superano divergenze già in embrione con le altre due forze: Fratelli d’Italia e Lega. Nella casistica di schieramento va considerato anche un altro gruppo: quello che fa capo allo stesso Sergio Abramo. Non pensa di restare fuori dalla corsa neppure “Catanzaro da vivere” il movimento di Piero Aiello  che ha punti di forza e presenze nelle Istituzioni: Baldo Esposito forte consigliere regionale, Marco Polimeni, presidente del Consiglio a Palazzo de Nobili. I copioni sono in corso di scrittura e gli autori studiano mosse da “grandi manovre”.

E sulla pista del “dopo Abramo” in Città si mobilitano i movimenti civici già esistenti e quelli in preparazione.

Si parla con insistenza in alcuni ambienti di uno schieramento (Catanzaro Futura o Catanzaro nel futuro il nome che circola però da definire e ufficializzare) che intende mettere in pista un proprio candidato con tre liste pronte nell’ambito delle quali, oltre a probabili presenze di ex amministratori già “inquilini” di Palazzo de Nobili e attualmente fuori dall’aula rossa, faranno parte volti nuovi delle professioni e di giovani.

La politica catanzarese di una cosa è certa: non vi sono le condizioni per una tornata elettorale in cui qualcuno fra i tanti candidati sindaco che saranno in griglia possa vincere al primo turno.

CLICCA QUI