L'editoriale. La crisi nazionale non preoccupa il Pd calabrese quanto l'accordo con i 5Stelle destinato a "saltare definitivamente"

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images L'editoriale. La crisi nazionale non preoccupa il Pd calabrese quanto l'accordo con i 5Stelle destinato a "saltare definitivamente"

  08 marzo 2021 09:00

di ENZO COSENTINO

“Torna sta casa aspetta a te…”: una bella canzone immortalata nella storia della melodia musicale italiana da voci indimenticabili: da Claudio Villa a Peppino di Capri. Il ritornello ora lo “cantano” nel Pd ma con tanto di stonature. Una “serenata” dedicata al segretario Nicola Zingaretti che con determinazione e irrevocabilmente ha rassegnato le dimissioni. Acuendo la condizione di crisi politica nel Partito.

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Lo snodo importante sarà l’oramai prossima Assemblea Nazionale convocata per il 13 e il 14 marzo. L’organismo si troverà dinanzi ad un bivio: o convocazione di un congresso oppure procedere alla designazione di un segretario di transizione per portare il Partito appunto ad un Congresso straordinario. Interessante ma anche tanto importante la decisione che l’Assemblea prenderà. Per il momento i “generali” studiano le tattiche mentre i “colonnelli” muovono le truppe sui diversi territori. In Calabria ad esempio esisteva ai tempi di Piazza Grande un forte gruppo di zingarettiani. Mosso dal commissario regionale del Partito, Stefano Graziano. E proprio da Graziano dalla Calabria il messaggio a Zingaretti di rivedere l’irrevocabilità della sua decisione. Ma vi sono non poche condizioni che il gruppo possa sgretolarsi e soprattutto che il piano di Zingaretti di un accordo operativo in tutti gli aspetti, e quindi non formale, con i 5Stelle per le prossime elezioni salti definitivamente. Non va dimenticato che anche in Calabria, in casa dei pentastellati, sono stati “licenziati” in tronco esponenti di  primo piano per il “no” al Governo Draghi. Il sopravvenuto slittamento al lunga gittata della data del voto sicuramente servirà sicuramente alle forze politiche per nuove “grandi manovre” nell’ambito dei due schieramenti: centrosinistra e centrodestra.

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La vicenda nazionale del Pd comunque non dovrebbe avere effetti dirompenti sul Partito dem calabrese che sembra convinto a difendere la candidatura a presidente di Nicola Irto. E nel centrodestra “scomposto” nel Parlamento? E’ veramente composto in Calabria e compatto per la candidatura di Roberto Occhiuto a presidente? I tre partiti – FI, Lega e FdI- sono in fase di riorganizzazione. Soprattutto FI e Lega (il partito della Meloni è più avanti). Intanto il terzo schieramento politico già in campo, De Magistris- Tansi, sfrutta il vento favorevole per veleggiare nel grande mare dell’elettorato.

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Ma la gente ha altro da pensare. Sono le crepe del sistema sanità la preoccupano e non poco. Per ora contano solo le vaccinazioni e non le beghe politiche di sempre. Già i vaccini? Vanno a rilento ma un buon colpo di acceleratore è arrivato dai medici di base, anzi dalle UCCP. Ai calabresi resta soltanto recitare: “che Dio ce la mandi buona”.

 

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