L'editoriale, le linee programmatiche di Fiorita più che un "libro dei sogni" una bussola

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NICOLA FIORITA LEADER DI "CAMBIAVENTO"
  06 settembre 2022 17:36

di ENZO COSENTINO

Le linee programmatiche illustrate ufficialmente ieri dal sindaco Nicola Fiorita in Consiglio Comunale non le definirei un “libro dei sogni” ma piuttosto una bussola per indicare al civico consesso la rotta da seguire nei prossimi cinque anni.

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In spirito di condivisione raddrizzando, eventualmente, la barra del timone ove sarà necessario. Il problema di fondo è, invece, un altro e tocca, trasversalmente, gli schieramenti nell’arena di Palazzo de Nobili. Qualcuno obietterà che sicuramente essere contrapposti è nel gioco della politica. Indubbiamente è così ma potrebbe anche trattarsi di un “gioco sporco” da cui chi ama la “Politica” dovrebbe starsene lontano. C’è questa capacità? La Città di Catanzaro ha bisogno di certezze, il suo governo di serenità. Belle parole, si dirà!

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Nel corso degli interventi di ieri sulle linee programmatiche, all’infuori delle noiose polemicucce, è emersa, (o forse sono ottimista?) una apertura al dialogo franco fra le parti. Certo condivisione non significa, in politica, rinunciare alle proprie posizioni ideologiche e appartenenze partitiche. Già, i Partiti. La crisi li attraversa e a Catanzaro le “zone d’ombra” (da schiarire e chiarire) specie in questo momento di tensione elettorale abbondano. Vi sono gli appuntamenti da rispettare: quello politico nazionale e quello provinciale per il rinnovo della presidenza. Quest’ultimo chiama dunque in causa i partiti sempre che abbiamo ancora un collegamento funzionale con chi poi nella Istituzione li rappresenta. C’è la crisi di partiti di centrodestra, in quelli di centrosinistra dalla quale devono uscire al più presto. Specialmente il PD catanzarese che sembra essere schiacciato, nelle più importanti circostanze, dalle soluzioni che arrivano dall’alto. Quasi abbia perduto ogni autonomia decisionale.

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Per chiudere torno a Palazzo de Nobili. I prossimi passaggi su aspetti amministrativi (ma che sono politici, in buona sostanza) diranno più chiaramente se veramente a Palazzo de Nobili i soggetti deputati a farlo – con il sindaco in testa- si ritroveranno nella sintesi per le scelte. Un banco di prova importante. Per tutti!

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