di ENZO COSENTINO
Interlocutoria e basta. Partecipata sicuramente. Non completa quanto a sigle politiche e movimentiste che, comunque, si richiamano al centrosinistra. Chi è stato collegato per seguirla, in quanto invitato dal commissario regionale del Pd, il “padrone di casa”, in un certo senso ha valutato l’opportunità di partecipare alla prima interpartitica di schieramento. Alla quale, diversi dirigenti dem (non invitati) avrebbero voluto partecipare in collegamento.
Una interpartitica (dunque voluta dal Pd, mercoledì si replica) per parlare di tante cose e cominciare dal tentare di dare una “anima” alla campagna elettorale per le regionali. Sempre che la data del 14 febbraio prossimo non sarà messa in discussione a livello governativo. E i presupposti perché le elezioni calabresi slittino vi sono tutte. Spirli, il presidente ff, ha scelto la data, ma ancora il virus Covid non ha detto se rallenterà il suo micidiale cammino tanto da permettere che campagna elettorale e election day si svolgano in piena “democrazia popolare e reale”. Altrimenti la campagna elettorale potrebbe anche risultare falsata. E invece c’è necessità che le forze politiche parlino alla gente dei loro programmi, di cosa veramente s’intende fare per la Calabria e, punto assai importante, come si spenderanno i soldi del recovery fund.
Nell’interpartitica non si sono pronunciati nomi di papabili. Si è solo ventilata l’ipotesi che un accordo Pd-5Stelle sia vicino alla ratifica. Solo un accordo elettorale. Voluto dai vertici romani dei due partiti che avrebbero anche concordato il candidato in Calabria, per il centrosinistra: un “papa nero”, cioè senza colore politico. Un “papa nero” avulso dal corrente sistema politico. Anche se di profonda fede calabrese. Un esperimento, del resto, che il centrosinistra provò per la passata tornata elettorale con l’imprenditore Pippo Callipo, leader di “Io resto in Calabria”. Da individuare o già scelto! Una ipotesi che starebbe generando nel Partito dem calabrese nuove tensioni.
Nell’aria voci di nomi di politici per la candidatura si amplificano, ma due sono i più gettonati da chi non gradirebbe l’ipotesi “papa nero” per evitare che la classe politica del centrosinistra calabrese (dalla quale i 5Stelle sono distanti) sia ulteriormente mortificata, anche se per certi comportamenti se lo meriterebbe. I nomi dunque: Nicola Irto e Antonio Viscomi.
Presenze significative all’interpartitica quelle di Jasmine Cristallo, portavoce del battagliero Movimento “Le sardine”, e Francesco Aiello, leader di “Cambiamo la Calabria”, movimento che ha aderito al nuovo Patto Civico per la Calabria. Assenza, del resto preannunciata, quella di Carlo Tansi, leader di Tesoro Calabria. Centrosinistra in movimento con “millepiedi”. E con quali programmi? Da scoprire.
Una considerazione: potrebbero essere elezioni in cui vince chi parte per primo con il nome del candidato. E a quanto si dice il centrodestra sarebbe già pronto. La rosa è ristretta, manca l’accordo finale fra i tre partner più importanti FI, FdI e Lega ( o meglio Salvini). Perché il candidato sarà di uno di loro. E Forza Italia non molla. Martedì comunque anche il centrodestra aprirà le “danze”. Come “Ballando con le Stelle”.
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