di ENZO COSENTINO
Candidato Sindaco di Catanzaro cercasi nel Pd. Nulla è ancora scontato tra possibili ricuciture con chi ha preso il largo, “ricerca di mercato” nel mondo femminile più che nelle sue fila in quello delle professioni, rapporti nella coalizione di un centrosinistra da oleare per togliere qualche ruggine degli ultimi tempi, interlocuzioni diplomatiche di medio e piccolo cabotaggio. Di nomi se ne “sparano” tanti ma quasi tutti partoriti da fervide fantasie di creativpolitic o influenzer. La situazione è a zero, comunque. Intanto in campo parla alla cittadinanza dando corpo alle “personali” posizioni chi si è già autocandidato in proprio. Valerio Donato nel pomeriggio si presenta ufficialmente ai cittadini catanzaresi con o senza tessera del Partito. Il valente professionista ha fatto una scelta (senza ritorno?), mollare il Pd e navigare nel civismo locale. Alle 17, nella Sala delle Culture esporrà il suo programma di massima. L’iniziativa di oggi è da interpretare come un netto segnale del “non ritorno” sul Pd, di Valerio Donato. Tuttavia un incontro privato potrebbe svolgfersi nei prossimi giorni fra il neo segretario regionale dem, Nicola Irto e il candidato sindaco attorno al quale si sta allestendo una cordata di liste civiche.
Sulla stessa scia anche il prof. Nicola Fiorita.
Il leader di “Cambiavento” ha già lanciato la sua personale sfida (con o senza la “benedizione” ufficiale del Pd)per rientrare da Sindaco a Palazzo De Nobile nella prossima consiliatura. In realtà, ma senza che Fiorita lo volesse, ha spaccato trasversalmente sia il Pd catanzarese, sia in piccola parte la coalizione di “Nuovo centrosinistra”. Il leader di “Cambiavento” è sulle problematiche del Capoluogo da nord a Sud della Città. Il 31 infatti terrà un interessante incontro sul Porto. Un pezzo di Catanzaro che nel quadro generale del rilancio della Città occupa interessi di rilievo non solo sociale ma soprattutto economico. Avrà la capacità il Pd catanzarese – con la preannunciata “assistenza” del Partito regionale- di rimettersi in movimento. Ma deve avere idee chiare, superare la nociva frammentazione che –sia ben chiaro ai cittadini che votano- frena la creazione di programmi originali e validi per la Città. Senza dimenticare nel cassetto i problemi urbanistici che stanno emergendo a Catanzaro. Ma a sinistra le divisioni se permarranno sicuramente non agevoleranno la gara con il centrodestra per la conquista di Palazzo de Nobili. Centrodestra che comunque non è sta tanto bene avendo ancora idee non troppo chiare su chi mettere il lizza per Sindaco.
E la Città aspettando i tempi della politica, resta alla finestra.
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