L'editoriale. Oggi Consiglio regionale per chiedere scusa ai calabresi. Con i fatti e non con discorsi inutili. La Calabria può essere altro!

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images L'editoriale. Oggi Consiglio regionale per chiedere scusa ai calabresi. Con i fatti e non con discorsi inutili. La Calabria può essere altro!
Il Consiglio regionale della legislatura guidata da Jole Santelli
  03 giugno 2020 07:12

di ENZO COSENTINO

Oggi i pentiti del misfatto legislativo collettivo consumato nell’ultimo consiglio regionale tornano in Aula: per rimediare al vulnus sulla legge dei vitalizi che ha esposto mediaticamente, a livello nazionale, non soltanto la politica calabrese, ma tutta la Calabria. Si cancellerà oggi, quindi, con l’abrogazione della normativa incriminata, un autentico scivolone collettivo su una “buccia di banana”. C’è un detto: “chi dorme non piglia pesci”. Ma se si dorme durante una discussione politica i pesci si dovrebbero prendere, ma in faccia.

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I calabresi, comunque, sanno essere cristianamente e laicamente caritatevoli: con il perdono, ma senza porgere l’altra guancia. La lezione speriamo che serva nel prosieguo della legislatura regionale, con l'auspicio che d’ora in avanti - se le capacità e le competenze non mancano - si entri in Aula documentati, senza trascurare alcuna “virgola”. Quanto è accaduto e la grancassa che è stata orchestrata ce la siamo meritata, ma deve porci anche dinnanzi ad un'altra riflessione: quanto la Calabria sia sempre attesa al varco con i suoi errori per essere demonizzata. Perché una Calabria migliore, una Calabria onesta, una Calabria che ha ancora tante potenzialità in ogni settore fa paura. Paura che, riemergendo, questa regione possa diventare veramente una “Nuova Calabria”, non più terra di elemosine, ma di distribuzione di risorse. Ovviamente ad una condizione irrinunciabile: che dimostri di essere una regione dove realmente si pratica una buona politica.

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Sarà capace la nostra classe dirigente? Saremo capaci tutti i calabresi di fare scelte coraggiose? Una chiave di probabile successo potrebbe essere quella di non allontanarci dalla politica, ma di starle addosso e riuscire a fare selezione. Di uomini e di idee. La Regione dopo questo “incidente” faccia in fretta per dotarsi degli organismi importanti per procedere in piena funzionalità. Infatti, ora si pensi alle commissioni da sistemare. Alla nomina dei presidenti di questi organismi, che sarà pur sempre una lotteria. Augurabile fra numeri vincenti! E la tornata di oggi è importante non perderla, per seguire ogni momento del suo dibattito. Senza pregiudizi, che non significa senza visione critica dei fatti.

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