di ENZO COSENTINO
Pd calabrese, il partito che cerca ma non trova pace e tranquillità. E ne avrebbe tanto bisogno per riprendersi l’elettorato che ha perso strada facendo. Pd, il partito che oramai da tempo immemorabile sembra condannato a “ballare” soltanto con i commissari. Una situazione, questa, che tanti dirigenti locali pur nel “silenzio” delle loro considerazioni, hanno sempre maldigerito, definendola anche penalizzante per l’esercizio della democrazia interna. Addirittura i Giovani democratici calabresi in una nota del loro segretario regionale Mario Valente definiscono il loro mancato invito e coinvolgimento ad una riunione di primo contatto con gli stati maggiori dem calabresi convocata dal commissario Stefano Graziano, per parlare di elezioni: “Un atto di vera criminalizzazione del dissenso". I giovani dem pensano che si sia trattato di un “atto di vendetta” nei loro confronti per essere stati nelle ultime elezioni regionali, su posizioni politiche di dichiarato dissenso sulla linea -che ha perso- del Pd calabrese. Se così fosse allora il Pd calabrese è anche il partito delle ripicche.
Eppure a sentirli parlare non c’è dirigente dem che non invochi l’unità del Partito. Ma non sono stati punti sul loro orgoglio di essere parte attiva di un partito che ha bisogno di rinnovarsi nei suoi quadri dirigenti, soltanto i giovani democratici calabresi. Perché le dimenticanze negli inviti alla riunione per tanti “esclusi” hanno il sapore di uno “sgarbo politico”.
Altro invito dimenticato(?) ad esempio nei confronti della componente la direzione nazionale del Partito, Anna Pittelli. L’interessata, contattata telefonicamente, ha esternato il suo rammarico per l’accaduto ed ha precisato: “Non per fatto personale ma perché è un brutto e preoccupante segnale sulla scelta del metodo per un confronto che invece deve avere un ampio respiro di democrazia. Non si possono escludere pezzi importanti e che sono il futuro di un partito che deve ritrovarsi compatto per affrontare nuove sfide. Sono pienamente solidale con la presa di posizione dei Giovani Calabresi.”
La prima riunione, forse non importante e sicuramente non determinane per quelle che saranno le future scelte strategiche per la campagna elettorale per le regionali, non poteva avere sorte peggiore. Contestazioni anche da parte della deputata Enza Bruno Bossio: altro invito non pervenuto. Ha toppato quindi il segretario regionale Stefano Graziano che guiderà il Partito dem verso le nuove elezioni regionali nella sfida con il centrodestra. Il Pd calabrese, dunque, dà una rappresentazione che non sarà utile a ricondurre il vecchio, nè a convincere il potenziale nuovo, elettorale sulla sua strada. Ed il rischio è che se a gestire la tornata elettorale sarà il gruppo dirigente che ha perso, il centro destra dice che dormirà sonni tranquilli. Ma sul Pd anche nel centrosinistra si registra qualche perplessità.
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