L'editoriale. PD catanzarese nella pentola a pressione. Una nota di Alecci pro Celia scatena reazioni a catena

di ENZO COSENTINO

Il Pd catanzarese –che è un po’ lo specchio su cui si riflette tutto il partito calabrese- attraversa  un momento estremamente difficile. Sul ring una politica non certo di alto profilo. Ma questo passa il…convento. Fra i condenti volano gli stracci…in faccia. Se il dibattito fatto di scambi di accuse continuerà con i toni sino ad ora usati sembra difficile che l’operazione rigeneratrice che si vorrebbe attuare, vada in porto. Sembra persino pericoloso per gli equilibri- precari- in atto nella governance della Città. Un po’ di stroia recente. Il primo vero strappo nel Pd catanzarese si è consumato nella riunione del 3 luglio scorso. Quella riunione, nella Sala delle Culture “vietata” ai giornalisti, l’inizio della fine del Partito nel Capoluogo di regione.

Fu la sera della dichiarazione di Fabio Celia, segretario del “cittadino” sulla disponibilità a dimettersi dall’incarico. Fu la riunione in cui la componente della direzione nazionale del Pd, Jasmine Cristallo, gli piazzò una serie di  “ganci” lasciando capire, quindi, la sua “ostilità” politica nei confronti di Celia. In queste ultime ore le nubbi (i dubbi) sulla situazione gestionale di vertice del locale Pd si  sono diradate: Celia si è dimesso ufficialmente da Segretario. Il consigliere regionale Ernesto Alecci è intervenuto sulla situazione determinatasi ad oggi nel partito. E’ scoppiata la bagarre delle polemiche. E il teatrino…continua.

Jasmine Cristallo “canta vittoria” e “rimprovera” il consigliere regionale Ernesto Alecci per la sua nota nella quale ha tessuto le lodi a Fabio Celia. La Cristallo ha anche  bocciato ogni eventualità di mantenere, sino alla data del Congresso cittadino di Catanzaro, il dimissionario Celia alla guida di un coordinamento propendendo, invece, per la nomina, di un commissario.  Pensando forse al celebre televisivo Montalbano? E’ intervenuto in contestazione al consigliere regionale anche Lino Puzzonia, un veterano dem di sinistra. Tra contro e pro Alecci l’elenco rischia di allungarsi. Cui prodest?

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