di ENZO COSENTINO
Ripresa la discussione prettamente in chiave elettorale nel centrosinistra. I fatti però ancora stanno a zero. Si parla, si parla, ogni “delegazione” dice la sua, come è ovvio che sia, ma il nome del candidato presidente resta ancora chiuso nel bussolotto. Almeno in quello calabrese. Perché vi sono segnali che lascerebbero intuire che alla fine possa essere il livello romano a decidere. Si è parlato nell’ultima interpartitica, senza la presenza di Tansi che oramai ha preso le distanze, di profilo del candidato presidente. Il Pd calabrese, che di fatto sembra svolgere il ruolo da leadership dello schieramento, un nome lo avrebbe pure “lanciato”: il consigliere regionale e vice presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto. Sempre restando nel “condizionale” da parte della delegazione 5Stelle sarebbe arrivato un “no”. Se non proprio netto, quasi. Comunque interlocutorio perché il movimento pentastellato resta nell’area in attesa della conclusione della trattativa di accordo con il Pd, voluta dai rispettivi livelli romani ma ancora “sullo stomaco” della componente calabrese 5Stelle. Ieri notte le parti alla fine si son salutati con un “alla prossima”. Nel centrosinistra, comunque, meno opprimente la fretta di chiudere il capitolo del candidato presidente stante la quasi certa posticipazione del voto del voto di febbraio. E domani in sede di Consiglio Regionale convocato per la discussione ed approvazione del Bilancio si potrebbe saperne anche di più.
Nel centrodestra se non si blocca la candidatura per il Sindaco di Roma, al “tavolo” per decidere quella di presidente per le elezioni in Calabria il “piatto piange”. E’ una sensazione diffusa, avallata anche dal silenzio un po’ sospetto che aleggia nella nostra regione. E se non è fantapolitica allora i fatti stanno in questi termini: FI (Berlusconi) per la Capitale spinge sul nome di Guido Bertolaso sindaco e in caso di accordo è pronta a “cedere” la Calabria che, invece, le spetterebbe per la candidatura del presidente della Regione. Il centrodestra calabrese, dunque, in stand-by? Non propriamente perché sia a livelli romani che anche dalle nostre parti qualche discussione, sia all’interno dei singoli partiti, sia collegialmente, viene fatta. FI sui nomi avrebbe una sua “rosa” già pronta. Alcuni nomi di “papabili” circolano. Bernardo Misaggi, affermato chirurgo anche su scala internazionale. Calabrese (di Gioiosa Jonica) con solide radici e conoscitore delle problematiche del nostro territorio sulle quali, in più circostanze nei suoi continui ritorni in loco, ha espresso le sue considerazioni politiche e progettuali.E’ stimato personalmente dal presidente Berlusconi.
Altro nome ricorrente è quello dell’on. Roberto Occhiuto sul quale, si dice, il leader della Lega Matteo Salvini solleverebbe una…batteria di “no”! Nel caso il pallino della candidatura presidenziale dovesse finire in mano a FdI allora c’è un solo nome certo: quello dell’on. Wanda Ferro.
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