L'editoriale. Una preparazione "ecumenica" per i catanzaresi al voto di giugno

di ENZO COSENTINO

“Che Dio ce la mandi buona”! E’ una espressione augurale che si usa quando si sta per intraprendere una azione che presenta dei rischi e sul cui buon esito, cristianamente, ci si affida all’aiuto di Dio. Riferito al nuovo sindaco che verrà fuori dalla competizione in atto nel Capoluogo, è più corretto dire: “Che Dio ce lo mandi buono” considerato che  non c’è alcuna donna in campo.

Il centrodestra, forse, lo aveva ma non lo ha mai messo in piazza anche per non fermare altro tipo di “chiacchierate” (che alla fine son risultate altro che  chiacchiere) trattative in corso al difuori dei suoi confini “naturali”. Lo strano flirt con Valerio Donato. Resta da vedere se e quanto il popolato mondo del centrodestra condividerà la scelta. Con la scheda nell’urna il 12 giugno.  

La corsa ad ostacoli sulla pista che porta a Palazzo de Nobili, sia in fatto di Sindaco che di Consiglieri sembra essere una “stracittadina” certamente atipica per quanto concerne le formazioni degli schieramenti in competizione. Non è dato capire dove iniziano e finiscono i confini dei territori del centrodestra(o è defunto?) e del centrosinistra.

Nel suo “calderone elettorale” il prof. Valerio Donato, ex Pd e oggi “indipendente”, è disposto a metterci di tutto purchè chi vuole schierarsi con lui (partiti, movimenti) sottoscriva il suo programma e la più ampia libertà di poter agire, nel caso fosse lui a indossare per la prossima consiliatura la fascia tricolore e sedere sullo scranno che per tante legislatura è stato occupato da Sergio Abramo. Mi ha sollevato una considerazione l’espressione del prof Donato, parlando di Nicola Fiorita: “Lui è peggiore di me”. Sicuramente un modo di dire, un eccesso di modestia. Altrimenti diventa un dato di fatto dover scegliere fra i meno peggiori.

Povera Catanzaro! I catanzaresi attendono da anni di poter scegliere fra “i migliori”. Ve ne sono? Certamente si, ma preferiscono magari stare alla larga dalla attuale politica. Forse in attesa di tempi davvero migliori.

Migliori, possibilmente, non “meno peggiori! Per avere, comunque, maggiori elementi di valutazione occorre attendere che le griglie dei concorrenti- a Sindaco e Consiglieri- al governo di Catanzaro siano quelle definitive. Per il voto di giugno una preparazione "ecumenica" e capire se c'è un "migliore" o si va avanti ancora con il "meno peggio". Povera Catanzaro!

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