L'editoriale. Vertice del centrodestra regionale per definire la partita delle Commissioni e delle presidenze

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Nel Pd sempre polemiche interne. Renzi prossima visita in Calabria?

  08 giugno 2020 07:03

di ENZO COSENTINO

Alla Regione si va verso la conclusione di un passaggio regolamentare per il suo corretto e democratico funzionamento: la formazione delle Commissioni e quindi della votazione dei presidenti. Il piatto della bilancia, ovvio, pende sulla maggioranza. Il centrodestra dovrà chiudere la partita delle presidenze. Non è una partita facile ma i “farmacisti” che dovranno usare il bilancino per dosare le assegnazioni sono più che sicuri che non vi saranno traumi post nomine e che il contentino lo riceveranno tutti i partiti che fanno parte dello schieramento.

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Forse oggi, forse domani e sicuramente prima di giorno 11 data della convocazione del Consiglio il vertice di maggioranza deciderà una volta per tutte. Conclusa la partita Commissioni, gli organi statutari della Regione funzioneranno – si spera- democraticamente e a pieno ritmo per governare la Calabria sulle linee stabilite. Non è certo il miglior momento quello che si sta attraversando per cui la nave Calabria deve, oggi più che mai, essere guidata con determinazione.

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La presidente Jole Santelli sembra essersi impegnata senza risparmio di energie personali né tanto meno economiche (nell’ambito comunque delle disponibilità finanziarie di spesa) pur di dimostrare anche e soprattutto alle opposizioni che le polemiche se strumentali non portano da nessuno parte la Calabria. Sul piano dei principi questa parte del “Santelli-pensiero” può starci tutto. E l’attuazione pratica del confronto politico che, invece, potrebbe avere delle falle. Uno dei motivi è che maggioranza ed opposizione continuano ad interpretare i loro ruoli alla vecchi maniera con vizio della contrapposizione a tutti i costi. Una ruggine di cui la politica non riesce a liberarsi. E questa forma virale della politica produce l’incapace di governare quanto più è possibile il processo, necessario, di rilancio della Calabria senza strabismo. Si realizzerà con atti pratici il rapporto costante e costruttivo fra Governo e Consiglio nella sua interezza.  E in seno al Consiglio peserà nei prossimi passaggi legislativi la triste vicenda (subito sanata) della legge sui vitalizi che ha visto tutta l’Assemblea coinvolta? E’ auspicabile di no!

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Fuori dal Palazzo della massima Istituzione la situazione politica nei partiti è piuttosto precaria perché non riescono a sanare lacerazioni e divisioni. Nel M5S ad esempio si tenta di riguadagnare terreno nei consensi ma nello stesso tempo si è riaperta un discussione sulla utilità o meno di presentarsi come un alleato con il Pd secondo le intenzioni del ministro Franceschini che ha auspicato che questa eventualità da estendere su tutto il territorio nazionale si realizzi.

In Calabria a dire il vero fra le due forze politiche non sembra esservi tanta condivisione di intenti. Sofferenze anche in casa Pd -(la polemica fra l’on. Enza Bruno Bossio e il commissario del Pd cosentino, Marco Miccoli, è la dimostrazione lampante)- che se non riaccende la fiaccola con la sistemazione dei suoi organismi statutari ponendo fine a tutti i commissariamenti in atto ad iniziare da quello regionale potrebbe veramente rischiare di restare al buio. E in Calabria anche in casa di “Italia viva” si guarda ad una crescita delle adesioni e si vocifera di possibili movimenti in entrata. Altresì si parla di una prossima venuta del leader del Movimento, Matteo Renzi che farebbe pensare ad incontri di alto livello con personaggi del Pd che non starebbero più a proprio agio nel Partito.  Un aspetto positivo nella politica calabrese? Qualcosa si muove!

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