Legge sul Policlinico di Cosenza, Tallini: “Porcellum incostituzionale contro Catanzaro, va fermato”

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  07 luglio 2025 08:07

“La proposta di legge che istituisce L’Azienda Universitario Ospedaliera di Cosenza è illegittima e anticostituzionale. Il blitz che sta portando avanti il presidente Occhiuto per spostare su Cosenza il centro delle attività sanitarie della Calabria è incurante perfino del parere negativo fornito dal Settore Assistenza Giuridica del Consiglio Regionale che ha individuato almeno quattro profili di “non compatibilità” della proposta di legge con il quadro ordinamentale. Siamo davanti ad una forzatura senza precedenti, ad un vero e proprio “attentato” al Capoluogo di Regione e alle sue prerogative, un “porcellum”, rispetto al quale ci opporremo con tutti i mezzi e tutte le armi giuridiche.

La proposta, alla luce delle osservazioni degli esperti giuridici, non può essere nemmeno trattata dall’assemblea. Se sarà inserita in un prossimo ordine del giorno dal presidente Filippo Mancuso, quest’ultimo se ne assumerà tutte le responsabilità verso l’istituzione e verso la città di Catanzaro.

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La proposta di legge n. 398 recante: “Integrazioni alla legge regionale 16 dicembre 2021, n. 33 (Razionalizzazione e miglioramento dell’offerta assistenziale nel territorio regionale)” è firmata dal vicepresidente del Consiglio Regionale, Pierluigi Caputo, notoriamente braccio destro del presidente Occhiuto.

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Il primo rilievo riguarda l’interferenza della proposta con i poteri commissariali e quindi con le finalità del piano di rientro, essendo afferente alla materia concorrente con lo Stato di “tutela della salute pubblica”. E’ una proposta costituzionalmente illegittima, come ben spiega il Settore Assistenza Giuridica: “ Al riguardo si osserva preliminarmente che, come noto, la Regione è sottoposta da tempo  al piano di rientro da deficit sanitario e , tra i compiti attribuiti al Commissario ad acta,  per come previsto al punto  n. 2 del decreto di nomina, rientrano “completamento ed attuazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete di emergenza  urgenza e delle reti tempo dipendenti, in coerenza con il  fabbisogno assistenziale, in attuazione del regolamento adottato con decreto del Ministero della salute del 2 aprile 2015 n. 70, ed in coerenza con le indicazioni dei Tavoli tecnici di verifica. Sotto tale profilo, la proposta de qua potrebbe essere considerata interferente con i poteri commissariali e perciò costituzionalmente illegittima per violazione dell’art. 120 Cost, per come affermato costantemente dalla giurisprudenza costituzionale.”

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Nel secondo rilievo, il Settore sottolinea che “il Programma operativo 2022-2025  di Novembre 2022 non prevede l’istituzione dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cosenza”, dal che si deduce che il Policlinico Universitario di Cosenza è solo nella testa del duo Occhiuto-Caputo.

Ancora più grave è il terzo rilievo che sottolinea come la creazione di nuove Aziende universitario ospedaliere debbano essere preventivamente autorizzate da un decreto dei Ministeri dell’Università e della Salute, sentendo la Conferenza Stato-Regioni. Da ciò si comprende la gravità dell’accelerazione imposta da Occhiuto e Caputo all’operazione anti-Catanzaro, poiché questo parere non esiste.

Scrive al proposito il Settore Assistenza Giuridica: “La procedura prevista dall’articolo in esame non appare conforme a quella prevista dalla riportata norma statale, pertanto, alla luce del principio indicato dalla Corte costituzionale, la previsione potrebbe essere considerata illegittima in quanto viola principi fondamentali in materia di tutela della salute, ex art. 117, terzo comma, posti come parametri interposti.”

La normativa è molto chiara. Scrive il Settore Assistenza Giuridica: “Con riferimento alle disposizioni di cui all’introducendo art. 4-bis nella l.r. 33/2021, si osserva che  la normativa vigente in materia di procedimento per la creazione di nuove aziende ospedaliere  universitarie è  dettata dai decreti legislativi 502/92 e 517/99, le cui norme, secondo quanto indicato dalla Corte costituzionale nella sent. 50/2021, integrano principi fondamentali posti dallo Stato in  materia di “tutela della salute”. L’art. 8, comma 2, del d.lgs. 517/99 testualmente dispone che “La realizzazione di nuove  aziende ospedaliere universitarie integrate con il Servizio sanitario nazionale oltre quelle di cui all'articolo 2, comma 2, lettera a) nonché di nuovi policlinici gestiti da università non statali, anche attraverso l'utilizzazione di strutture pubbliche o private già accreditate , deve essere preventivamente autorizzata con decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica di concerto con il Ministro della sanità,  sentita la Conferenza Stato  -  regioni, tenendo conto del fabbisogno formativo complessivo del Paese e della localizzazione delle strutture formative già esistenti.  Alla costituzione delle aziende di cui al presente comma nonché delle aziende di cui all'articolo 2, comma 1,  si provvede con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della sanità di concerto con il Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica.”

Il quarto rilievo riguarda l’”urgenza” di approvare l’immediata entrata in vigore della proposta di legge. Scrive il settore: “In merito alla previsione relativa all’immediata entrata in vigore della legge, di cui all’articolo 3, si ricorda che ai sensi dell’art. 41 dello Statuto il periodo ordinario per l’entrata in vigore della legge è di 15 giorni e che la Corte dei conti ha più volte criticato il costante ricorso all’urgenza, evidenziando come vada, di norma, rispettato il termine ordinario, fatte salve deroghe che restano eccezionali e devono essere sorrette da valide ragioni d’urgenza, che, nel caso di specie, non sono indicate nella relazione illustrativa.”

Davanti a tali e pesanti rilievi giuridici, che rivelano un quadro di illegittimità e incostituzionalità della legge, come si regoleranno i consiglieri regionali di Catanzaro?  Obbediranno ciecamente agli ordini del capo e decreteranno la fine dell’esclusività regionale del Policlinico “Dulbecco”, uccidendo definitivamente la sanità del Capoluogo? Eppure tra di loro ci sono prestigiosi giuristi che potrebbero ben dimostrare ad Occhiuto e Caputo che stanno proponendo un “porcellum”. UMG e Comune, se la legge-truffa dovesse passare, dovrebbero impugnarla, anche se abbiamo fondati dubbi sulla loro reale volontà di tutelare la città di Catanzaro, come dimostra il loro atteggiamento debole e forse icomplice rispetto alle nuove facoltà di medicina e ai fondi sul nuovo ospedale. Noi non staremo con le mani in mano”.

Lo si legge in una nota di Mimmo Tallini, già presidente del consiglio regionale della Calabria.

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