Dopo undici anni si e’ conclusa la vicenda relativa alla legittimita’ di tutti i beni immobili dei conto correnti, e di tutte le attivita’ aziendali della famiglia Piacente. La legittimita’ dell’importantissimo complesso aziendale facente capo a Serafino Piacente era stata messa in discussione nel 2012 allorquando uno dei figli del noto imprenditore era stato tirato in ballo da alcune dichiarazioni di due collaboratori di giustizia che lo accusavano di avere raggiunto un accordo in base al quale l’impresa edile di cui l’imprenditore era uno dei titolari avrebbe dovuto pagare un provento estorsivo a favore di un’associazione mafiosa con l’impegno di quest’ultima di agevolare l’attivita’ imprenditoriale, pilotando qualche appalto.
Da qui, prima il sequestro di tutti i beni e di tutti i conto correnti di cui erano tiitolari, non solo il figlio di Serafino Piacente, ma anche di quelli riconducibili a quest’ultimo ed a tutti gli altri familiari. fu quindi disposta la confisca di numerosi appartamenti e di tutto il plesso aziendale della “Calcestruzzi Sant’antonio” allocato sulla via del progresso di Lamezia terme.
Ritenendo che non vi fossero i presupposti legittimanti la confisca, e’ stata avanzata, nel 2019, una richiesta di revisione del decreto di confisca, allegando una consulenza tecnica ed una bancaria da cui emergeva l’assoluta legittimita’ della provenienza di tutti i beni.
Tale richiesta di revisione fu rigettata, per cui i difensori (avv. Francesco Gambardella e Gianluca Careri) della famiglia Piacente, interposero, nel 2021, un ricorso in Cassazione ed il giudice di legittimita’, ritenendo fondate le ragioni difensive, dispose il rinvio al giudice di Catanzaro affinche’ nuovamente deliberasse sulla richiesta di revoca della confisca. da qui l’ulteriore udienza davanti al giudice di Catanzaro che, con decreto depositato in data 23 novembre 2023, ha disposto la revoca integrale della confisca precedentemente disposta. Oggi, pertanto, Serafino Piacente ed i suoi familiari sono rientrati in possesso di tutto il loro patrimonio immobiliare ed aziendale e dei rispettivi conto correnti bancari.
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