L'Enel stacca la luce per allaccio abusivo, Corbelli: "Intervenire subito, lì abitano in 10 tra cui 2 non vedenti"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images L'Enel stacca la luce per allaccio abusivo, Corbelli: "Intervenire subito, lì abitano in 10 tra cui 2 non vedenti"

  07 febbraio 2024 17:40

" Questa mattina l’Enel, - presenti i carabinieri di Rende- con l'accusa di allaccio abusivo e misurazione errata, ha tolto la corrente elettrica alla piccola casa (offerta gratuitamente da 23 anni dal Comune di Rende) dei due fratelli non vedenti, Marko e Branko. Il loro papà si è sentito male ed è stato subito ricoverato, con l’ambulanza, in ospedale. La famiglia (oggi una decina di persone in tutto, tra cui tre bambini piccolissimi) al buio e al freddo. Una cosa crudele. L’Enel e il Comune di Rende intervengano immediatamente per cancellare questa disumanità”".

Questa la denuncia del leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli che  rivolge un accorato appello “per porre subito rimedio e cancellare un gravissimo episodio che è accaduto questa mattina nei confronti dei due fratelli, nati a Cosenza e di origine serba, Marko e Branko, entrambi completamente non vedenti dalla nascita, la cui piccola, dignitosa casa, offerta gratuitamente dal Comune di Rende da 23 anni (da quando, la fine di giugno del 2001, sono stati tolti da Diritti Civili da una tenda vergogna alle porte della città dei bruzi, dove sopravvivevano in condizioni allucinanti e inumane), in cui ‘abitavano’ insieme ai due genitori, un altro fratello e tre bambini, è stata all’improvviso privata della energia elettrica e anche i contatori staccati e portati via, dagli operai dell’Enel, intervenuti in mattinata insieme a una pattuglia dei carabinieri del Comando Stazione di Rende, che, va detto, si sono comportati con grande umanità".

Banner

"La contestazione nel verbale, - prosegue - che è stato redatto, è quella  ‘di allaccio abusivo. L’energia prelevata dall’utente era sotto misurata o non misurata’! Evito ogni commento. Purtroppo la vicenda ha fatto registrare anche un epilogo drammatico. Il papà dei due ragazzi ciechi, il signore Andrejc , 63 anni, si è infatti sentito male ed è stato ricoverato in ospedale con un’ambulanza del 118, prontamente intervenuta sul posto. Tutta la sua famiglia, comprensibilmente preoccupata, è in queste ore al nosocomio cosentino per avere notizie del loro congiunto. Io subito informato oggi da Marko, uno dei due ragazzi non vedenti, che seguo e aiuto ininterrottamente da 23 anni, ero lì, in quel momento, intorno a mezzogiorno, poco prima che arrivasse l’ambulanza con i bravi operatori a bordo".

Banner

"Ho cercato di contattare qualcuno al Comune rendese, che è commissariato, - evidenzia Corbelli - chiamando al telefono e chiedendo aiuto anche ad un ex sindaco e al marito di una funzionaria comunale. Purtroppo senza ottenere quanto speravo. Non mi resta perciò ancora una volta che rivolgere, tramite la stampa calabrese, che in questi lunghi anni mi ha sempre sostenuto in questa importante battaglia a favore di questi due ragazzi non vedenti, un accorato appello all’Enel e al Comune di Rende affinché intervengano immediatamente, ognuno nell’ambito delle rispettive competenze, per far ripristinare subito di nuovo l’energia elettrica nella modesta abitazione  dei due fratelli e della loro famiglia che, ricordo, oggi è composta anche, oltre che dei loro genitori, di un altro fratello e di tre bambini piccolissimi che necessitano anche di cure e del caldo e che non possono assolutamente essere lasciati al buio e al freddo".

Banner

"Al di là di qualche piccola omissione, dimenticanza o sbaglio di misurazione che può essere stato commesso, in merito a questa vicenda, i cui dettagli particolari non conosco, - spiega - quanto accaduto questa mattina non doveva assolutamente succedere. Privare, addirittura in pieno inverno, dell’energia elettrica la casetta dei due fratelli ciechi, che il comune di Rende offre gratuitamente da oltre due decenni, accollandosi tutte le spese dei vari servizi essenziali, è qualcosa di allucinante e disumano. Con quella contestazione, poi, che ho prima ricordato. Per questo bisogna subito intervenire e riportare la luce in quella casa. Quella luce che un destino crudele ha impedito a quei due sfortunati fratelli di poter vedere per tutta la vita non può adesso, sia pure attraverso la corrente elettrica, essere tolta e negata anche dallo Stato. Spero che la situazione evolva positivamente intanto e soprattutto per il padre dei due fratelli, ricoverato all’Annunziata, e poi subito per il ripristino immediato dell’energia elettrica".

"Mi auguro che non ci sia bisogno che io insceni qualche clamorosa iniziativa di protesta gandhiana, come ho fatto in passato quando dovevo lottare per non farli espellere dall’Italia(in quanto figli di immigrati irregolari) e fargli ottenere, ogni anno dalla Questura di Cosenza, permessi umanitari annuali straordinari. Ricordo a questo proposito che proprio lo scorso anno, dopo anni di lotte e appelli, i due fratelli non vedenti hanno ottenuto la cittadinanza italiana, uno a distanza di pochi mesi dall’altro. Marko si è anche sposato ed ha due splendidi bambini in tenera età, uno di pochissimi mesi. Ricordo ancora che dopo averli, 23 anni fa, tolti dalla tenda vergogna di Vaglio Lise, li ho sempre aiutati, insieme ad una donna meravigliosa e generosa, deceduta diversi anni fa, la signora Adele, li ho fatti iscrivere a scuola, li ho fatti visitare(all’ottimo reparto di Oculistica dell’Annunziata di Cosenza) e operare più volte a Bologna dal luminare prof. Tassinari. Ecco perché ho e avrò sempre nel cuore questi due bravissimi fratelli, che rappresentano per me la più bella, commovente e coinvolgente storia delle mille che ho scritto in oltre 35 anni di impegno civile e umanitario”, conclude Corbelli.     

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner