L'esenzione Imu sulla prima casa prescinde dal nucleo familiare: la sentenza della Consulta

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La Corte Costituzionale
  14 ottobre 2022 13:49

L’esenzione IMU spetta sempre al possessore dell’unità abitativa che vi risieda e vi dimori abitualmente, indipendentemente dal nucleo familiare. È quanto ha sancito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 209, depositata il 13 ottobre, a proposito dell’Imu sulla prima casa, con la quale, accogliendo le questioni che aveva sollevato davanti a sé, ha dichiarato illegittimo l’articolo 13, comma 2, quarto periodo, del decreto-legge n. 201/2011 là dove parlando di «nucleo familiare» finisce per penalizzarlo, in contrasto con gli articoli 3, 31 e 53 della Costituzione.

L’illegittimità è stata estesa anche ad altre norme, in particolare a quelle che, per i componenti del nucleo familiare, limitano l’esenzione ad uno solo degli immobili siti nel medesimo comune (quinto periodo del comma 2 dell’articolo 13, Dl 201/2011) e che prevedono che essi optino per una sola agevolazione quando hanno residenze e dimore abituali diverse (comma 741, lettera b) della legge n. 160 del 2019, come modificato dall’articolo 5-decies del Dl 146/2021).

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Per Sandro Scoppa, presidente di Confedilizia Calabria e Catanzaro: «La Consulta ha ristabilito il diritto all’esenzione per ciascuna abitazione principale delle persone sposate o in unione civile, eliminando una penalizzazione inaccettabile nei confronti delle famiglie italiane. Confedilizia aveva segnalato sin da subito il problema ed era anche intervenuta nel giudizio dinanzi alla Consulta, in qualità di amicus curiae, a sostegno dell'accoglimento delle questioni di legittimità.

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Importante, tra l'altro, è il richiamo della medesima Corte alla responsabilizzazione dei Comuni ad effettuare adeguati controlli sul corretto utilizzo dell'agevolazione fiscale.

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L'auspicio, adesso, è che le amministrazioni locali prendano immediatamente atto della pronuncia della Consulta, adeguando alla stessa le loro azioni, anche con riferimento alle procedure in corso».

La sentenza apre ora la strada alla possibilità, per i proprietari interessati, di richiedere il rimborso delle imposte versate negli ultimi cinque anni e ora dichiarate non dovute, che riguarda naturalmente tutte le situazioni nelle quali la regola esplicitata dalla decisione di cui trattasi non sia stata applicata.

Presso Confedilizia Catanzaro è in corso di costituzione un apposito “Sportello Imu”, che riguarda tutta la provincia di Catanzaro per fornire consulenza e assistenza ai proprietari interessati, anche per la verifica della sussistenza dei requisiti (residenza anagrafica e dimora abituale) necessari per avere diritto all’esenzione. Naturalmente, le attività da svolgere saranno diverse in funzione della situazione concreta in cui si trova il contribuente, considerato – ad esempio – che in alcuni Comuni le amministrazioni avevano avviato attività di accertamento.

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