C'è un esercito di nuovi poveri che, con la crisi prodotta dal Coronavirus, hanno sempre più bisogno di generi di prima necessità.
La triste regola vale a Milano come a Roma, a Palermo come a Catanzaro. Anche nel capoluogo di Regione i numeri dall'inizio della pandemia sono cresciuti, raddoppiati secondo don Roberto Celia, direttore della Caritas di Catanzaro-Squillace.
Il viaggio di oggi delle nostre telecamere e microfoni va a finire proprio nel termometro dell'emergenza, la sede del Banco Alimentare di Catanzaro, con sede nel quartiere Sala.
In questi caso i numeri sono la migliore fotografia: il Banco Alimentare della Calabria collabora con circa 550 associazioni, le quali distribuiscono i generi alimentari a 150 famiglie almeno una volta al mese.
Per Catanzaro, invece, sono 75 le associazioni con cui il Banco Alimentare collabora: per un totale di circa 3mila persone servite.
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