"Non posso sottrarmi dall’esprimere pubblicamente il mio personale disappunto per quanto il sindaco di Cortale Francesco Scalfaro ha scritto con un lunghissimo e prolisso messaggio (in data 13 gennaio 2022 alle ore 23:21) sulla pagina Facebook gestita dall’Associazione Politico-Culturale RicostriAMO Cortale (che invito a leggere dal link https://www.facebook.com/ricostruiamocortale).
Tendenzialmente, le mie abitudini esulano dal considerare e dare troppo peso e valore ai contenuti di scarso rilievo che quotidianamente intasano i social con pagine e pagine insignificanti, diseducative e di basso profilo culturale".
Così, in una lunga missiva, Antonio Mungo.
"La circostanza, però, mi impone di stigmatizzare sulle tante gratuite espressioni con le quali il “dottore” Scalfaro ha inteso (e non solo in questa occasione) etichettare così la mia persona:
in ultimo, apostrofandomi “MAGO” vengo invitato ad attendere le prossime elezioni per testare se i cortalesi vorranno premiare il mio “ASTIO GRATUITO”.
Ci sarebbe poco da commentare dopo aver letto la lunga elencazione delle offese (tra l’altro anche acclamate da diversi suoi sostenitori), che delineano da sole il carattere dell’autore e che di certo differisce di gran lunga, e senza confronto, dal mio modo di essere e di agire.
Mi interrogo sul perché, senza tuttavia trovare risposta, il primo cittadino non riesce mai ad utilizzare parole, per esprimere i suoi pensieri, adottando concetti e terminologie consone al ruolo rivestito; e questo avviene già da circa due anni e mezzo!!
Sin dal periodo dell’ultima campagna elettorale per le elezioni amministrative (maggio 2019), non ricordo -salvo mie lacunosità della memoria- che mai mi è stata rivolta la sua cordialità, eppure, giusto per completezza di informazione, con lo stesso soggetto ho condiviso tanti anni di amicizia in gioventù!! Il come ed il perché le persone possano radicalmente cambiare non saprei spiegarlo…
Che “il potere da alla testa” lo dice la scienza!
Leggo, su una rivista che tratta di psicologia, che alcune ricerche hanno evidenziato che “comandare sugli altri porta le persone ad essere più impulsive e soprattutto manifestare minore empatia”.
Pur nella mia ignoranza in materia, ritengo di poter condividere il risultato della ricerca… Di fronte a tale esuberanza non posso quindi che respingere ogni aggettivo utilizzato per denigrare la mia persona.
Il fatto che la mia azione politica sia stata improntata dichiaratamente a contrastare ciò che in più occasioni ho definito “cattiva gestione amministrativa”, non giustifica la natura delle controdeduzioni che puntualmente si traducono in esplicite e provocatorie offese personali.
Mi dispiace dover rilevare quanto le apostrofazioni siano insite di sentimento ostico e cattiveria che non potranno trovare una logica giustificazione se non nel fatto che il mio operato, presumibilmente, reca fastidio ed è quindi meritevole di essere infangato. Voglio augurarmi che dalle parole non si passi a vie di fatti, con azioni ancor più deplorevoli e che lascio alla libera immaginazione".
"Ciò di cui mi preoccupo -continua Mungo- non deriva da paura per possibili ritorsioni, non ho mai temuto nella mia difficile vita professionale poichè ho affrontato problemi ed ostacoli con azioni rispettose, coerenti e con pretesa del rispetto delle regole, senza mai esagerare e superare limiti.
Mi preoccupa tanto l’effetto del clima che si è instaurato nella nostra piccola comunità, caratterizzato da indifferenza, apatia, e dall’ ostilità alimentata dal chiacchiericcio sciocco. Tutto ciò imbruttisce la nostra “cortalesità” che merita di essere raccontata e rappresentata mediante l’esaltazione dei valori che possediamo, con azioni moralmente pregevoli, con galanteria e condotte rispettose dei principi dell’etica, soprattutto quando si rivestono incarichi pubblici".
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