di DOMENICO LANCIANO
Caro Tito, faccio sèguito alla Giornata Mondiale dei Bambini di qualche giorno fa per introdurre un interessante tema di riflessione che riguarda non soltanto la semplicità nell’infanzia, ma pure quella tenerezza che spesso vediamo tra bambini e animali domestici e tra animali tra loro, specialmente nei cuccioli. Abbastanza frequentemente ho modo di osservare in internet, numerosi video in cui c’è una delicata interazione tra bambini e animali d’affezione e tra vari animali tra loro. Sono sicuro che pure tu avrai avuto modo di soffermarti su tali immagini, facendo poi le più ovvie e spontanee riflessioni, come ad esempio: << Forse avremmo pace e amore se imparassimo la tenerezza dai bambini e dagli animali! >>. E’ una bellissima realtà che sembrava fosse riservata alla letteratura per l’infanzia, come le favole e i “cartoni animati” di Walt Disney e suoi imitatori. Forse una reminiscenza di quello che deve essere stato il cosiddetto Eden o Paradiso Terrestre (un’idea presente presso tutti i popoli).
Una vicina di casa al mare di Vasto Paradiso (che ha una villa con ampio giardino nei dintorni di Milano) mi racconta spesso della forte e meravigliosa amicizia (quotidiana ormai da parecchi anni) tra la sua gatta domestica e un uccello comunemente detto “gazza ladra” … che cosa non mi racconta di ciò che accade di veramente stupefacente tra questi due animali!… Sono inseparabili per quasi tutto il giorno. Esempi del genere sono innumerevoli. Basta andare su internet e si trovano video e foto di una tenerezza davvero meravigliosa tra animali e anche tra animali e persone (specialmente bambini)!… Per quanto possa testimoniare e come ho già scritto in precedenti corrispondenze, da bambino (fino ai 12 anni) nel periodo scolastico (da ottobre a maggio, in particolare negli anni 1956-1962) la mia solitudine è stata colmata dall’amicizia con i tre cani di famiglia e i gatti che tenevano lontani serpenti ed altri animali fastidiosi dal casello ferroviario dove abitava la mia famiglia in quella contrada Cardàra che adesso è semi-circondata da case e negozi. Mare, cani e gatti mi hanno salvato l’infanzia. Come non essere loro grato?!?… E, ancora adesso, i gatti che abbiamo nella casa di campagna ci dimostrano un tale e tanto affetto che ci commuovono. Come si suole dire “Gli manca la parola”… ma non i sentimenti.
LA LETTERATURA PER L’INFANZIA E LA PRIMA ADOLESCENZA
Chi di noi, almeno minimamente, non si è mai giovato di quella che viene chiamata “Letteratura per l’infanzia”?… Tradizionale (fatta di “cunticehy” i racconti attorno al braciere di casa) o quella editoriale (che ci proviene da fuori la nostra cultura paesana) … “Il gatto con gli stivali” è stato il primo libro che ho letto, in prima elementare, regalo della mia insegnante che era di Soverato e che ricordo ancora adesso con tanto affetto e riconoscenza. Quanti libri letti, poi, provenienti dalla biblioteca scolastica! … Ma anche i giornaletti a “fumetti” acquistati in edicola: a me piaceva tanto “Il grande Blek” e “Nembo Kid”. Mentre alla televisione (generalmente durante la TV dei Ragazzi nel pomeriggio) seguivamo “Le avventure di Rin Tin Tin” e altri programmi in cui c’era di mezzo un animale che ben interagiva con gli esseri umani. Sono assai lieto che sempre più persone, come scrittura e diffusione, si dedicano alla “Letteratura per l’infanzia e l’adolescenza” (due età assai delicate nella formazione e nella crescita sana dei bambini).
E a Bologna c’è la “Children’s Book Fair” (la Fiera dei libri per bambini) che il prossino anno (31 marzo – 03 aprile 2025) raggiungerà le 62 edizioni. Questa fiera è ritenuta la più grande e la migliore del mondo, segno che in Italia c’è una particolare attenzione per l’infanzia e la pre-adolescenza. In questi ultimi anni ho avuto modo di conoscere, per via diretta o indiretta, alcun scrittori che si dedicano all’infanzia. Nella primavera del 2015 sono stato contattato dalla dottoressa Maria Annunziata Procopio che, originaria di Davoli (CZ), è educatrice in ambito scolastico nelle scuole primarie dei dintorni di Milano, dove scrive e pubblica numerosi “libri” per bambini e ragazzi. Nella primavera 2024 ho saputo dell’isernina Mariateresa Altieri dall’amico medico-poeta Antonino Picciano, mentre del cosentino Michele D’Ignazio ho appreso dall’amico Aldo Gallace di Badolato Marina. Vediamo brevemente chi sono e cosa fanno.
MARIA ANNUNZIATA PROCOPIO
In piena nefasta pandemia del Covid 19 così ti scrivevo domenica 13 dicembre 2020 in << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-313-natale-di-solidarieta-ai-tempi-del-covid-19-nel-funesto-anno-2020/ >> : “Giornalisticamente già conosciamo Maria Procopio per via di alcune iniziative, sempre a favore dei bambini, che abbiamo trattato il 25 aprile 2015 (https://www.costajonicaweb.it/dedicato-a-docenti-studenti-e-genitori-a-come-animare-lalfabeto-a-davoli-marina-cz-un-corso-di-formazione-dal-1-al-3-maggio-2015/) e il 19 marzo 2019 (https://www.costajonicaweb.it/universita-delle-generazioni-successo-a-milano-della-psicologa-scolastica-maria-annunziata-procopio-di-davoli-cz/). Adesso, la dottoressa Procopio è impegnata a diffondere in tutta Italia “RodarianaMENTE” il Calendario (ottobre 2020 – dicembre 2021) ispirato al giornalista e pedagogista Gianni Rodàri (Omegna 1920 – Roma 1980), pluripremiato scrittore di narrativa per l’infanzia, noto in tutto il mondo. Ho conosciuto Gianni Rodàri nel dicembre 1972, presentatomi dal collega ed amico giornalista Franco Poggianti (poi Rai TG3) mentre salivamo le scale del palazzo di Via dei Taurini 19 a Roma (quartiere San Lorenzo) dove allora c’erano le redazioni e la tipografia dei quotidiani Paese Sera e l’Unità”.
Maria Annunziata Procopio
Domenica 05 dicembre 2021 ti ho descritto un’altra bella iniziativa della dottoressa Procopio << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-373-il-calendario-delle-scienziate-del-2022-di-maria-a-procopio-di-davoli-cz/ >>. Non conosco personalmente questa nostra quasi compaesana, però dalle conversazioni telefoniche e dalle email che sono intercorse tra noi, ho avuto modo di capire che Maria Annunziata ha una inesauribile amore, vitalità e fantasia per l’infanzia. Data pure la lontananza, mi spiace tanto non poterle essere utile in questa sua passione socio-culturale che pare abbia trasmesso all’unica figlia. Purtroppo in Calabria non abbiamo ancora un’Agenzia (magari all’interno dell’Ente Regione) che ci permetta di conoscere tutto ciò che i nostri emigrati riescono a fare nei luoghi dove risiedono. Ormai ho la voce roca a furia di raccomandare di realizzare un’Agenzia del genere. Ne potremmo trarre tutti beneficio in ogni settore della vita sociale e produttiva. Inoltre, mi meraviglio sempre di più che un’Italia (e una Calabria in particolare) che ha così tanti emigrati all’estero NON RIESCA A TENERE ALMENI UNA PAGINA IN OGNI GIORNALE con un piccolo resoconto di cosa fanno i nostri italiani (e calabresi in particolare) nei Paesi d’emigrazione. Eppure avrebbero tanto da raccontare. Quella degli italiani all’estero SEMBRA UN’ITALIA CHE NON ESISTE. Paradossale! Sono decenni che mi batto perché gli italiani all’estero abbiano un posto nell’informazione nazionale. Ce ne potremmo giovare tutti.
MARIATERESA ALTIERI – UN SORRISO D’IMPROVVISO
Non conosco affatto Mariateresa Altieri se non per ciò che mi ha accennato l’amico Antonino Picciano, perciò è meglio trarre la breve descrizione di questa collega giornalista e del suo recente libro da << https://www.isnews.it/2024/04/17/isernia-mariateresa-altieri-presenta-un-sorriso-dimprovviso/ >> (un importante sito regionale d’informazioni di cui è direttrice la preziosa amica di lunga data Deborah Di Vincenzo): << Giovedì 18 aprile alle ore 18 a Isernia, presso la libreria Enzo Della Corte, Mariateresa Altieri presenta il suo libro ‘Un sorriso d’improvviso’. Mariateresa Altieri è una creativa poliedrica che ha trascorso anni come fashion e graphic designer nel competitivo mondo della moda. Tuttavia, il suo percorso l’ha portata a esplorare nuovi orizzonti nel campo della comunicazione, trasformandosi da blogger a giornalista. Tra le sue passioni più forti c’è il linguaggio dei bambini e ora ha deciso di utilizzare il suo eclettico bagaglio di competenze per descrivere questo meraviglioso e fantastico mondo.
Mariateresa Altieri
Questa pubblicazione è un’ode alla creatività, un’opera che sfrutta l’intersezione di immagini, colori e testi evocativi per trasportare il lettore in un mondo straordinario. Uno degli aspetti più affascinanti di “Un Sorriso d’Improvviso” sono le illustrazioni. Queste immagini catturano perfettamente lo spirito del libro e sono frutto dei colorati e ispirati disegni di Maria Aurora, la figlia di Mariateresa. Questo rende l’opera ancora più speciale, poiché unisce il mondo dei bambini e degli adulti in un viaggio unico nel regno dei sogni, dei giochi e delle emozioni. ‘Un sorriso d’improvviso’ non è semplicemente un libro per bambini è una pubblicazione che merita un posto d’onore nella letteratura per l’infanzia >>. Tantissimi complimenti e auguri, quindi, a Mariateresa Altieri per questa sua nuova affascinante attività che – come abbiamo visto – coinvolge con grande entusiasmo pure tutta la sua famiglia e i suoi amici!…
MICHELE D’IGNAZIO – FATE I TUONI
Al sempre gentile amico Aldo Gallace (fondatore e direttore della libreria-edicola “Idea Più” di Badolato Marina) devo la conoscenza a distanza dello scrittore cosentino di fama nazionale Michele D’Ignazio, che ho avuto l’onore di sentire una volta per telefono e di scambiare qualche email o messaggio whatsapp. Il motivo di questo contatto è il suo libro “Fate i tuoni” che, in forma adatta all’infanzia e all’adolescenza, tratta dell’immigrazione, in particolare dell’accoglienza ricevuta a Badolato dai profughi curdi sbarcati dalla nave Ararat il 27 dicembre 1997. Ne abbiamo pubblicato con entusiasmo lunedì 22 aprile 2024 in << https://www.costajonicaweb.it/fate-i-tuoni-lultimo-libro-di-michele-dignazio-per-rizzoli-editore-descrive-laccoglienza-dei-curdi-dellararat-a-badolato-cz-nel-1997/ >> e mercoledì 17 maggio 2024 << https://www.costajonicaweb.it/badolato-cz-presenta-fate-i-tuoni-un-libro-di-michele-dignazio-sullo-sbarco-dallararat-dei-profughi-curdi-nel-1997/ >>.
Miche D'Ignazio
Inoltre, lunedì 13 maggio 2024 abbiamo dedicato a questo noto Autore per l’infanzia l’ottavo paragrafo di << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-536-euro-spop-ovvero-lo-spopolamento-come-problema-europeo-e-le-porte-del-silenzio-di-francesca-viscone/ >> preannunciando che lo avrei inserito nel mio opuscolo “SPOP-ART” già in lavorazione alla Tipografia di Antonio e Anna Litterio di Agnone del Molise. Chi volesse conoscere meglio le opere e le attività di questo bravissimo affabulatore pedagogico può visitare il suo sito << https://micheledignazio.org/ >> dove si possono trovare i contatti più diretti pure per avere informazioni su incontri, laboratori e spettacoli. A mio parere Michele D’Ignazio merita la massima attenzione, specialmente per chi (come genitore o parente o insegnante) ha a che fare con l’infanzia e la prima adolescenza.
ITALIA E’ IL MIO NOME
Caro Tito, conoscendo il mio grande interesse per il nome ITALIA e per il periodo storico della CALABRIA PRIMA ITALIA, il nostro amico Gaetano Drosi di Davoli (CZ) sabato scorso primo giugno 2024 alle ore 08.03 mi ha inviato il link << https://music.youtube.com/watch?v=AwNLkmzLCd0 >> per ascoltare la canzone “Italia è il mio nome” cantata da Matteo Montalto e Mariella Nava. Una bella canzone sul nome ITALIA e sul suo significato per il popolo italiano dentro e fuori i confini della nostra Repubblica. Ed è proprio per la 78ma FESTA DELLA REPUBBLICA di domenica 02 giugno 2024 che tale canzone è stata composta e cantata … come afferma il lancio ANSA del 30 maggio 2024 che qui di sèguito trascrivo, affinché se ne possano giovare tutti, in particolare i bambini e i ragazzi come nostra nuova generazione. Il testo ANSA è leggibile al seguente link << https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2024/05/30/italia-e-il-mio-nome-la-dedica-di-mariella-nava-per-il-2-giugno_881f5a8c-cfd3-4f78-afa0-2db6aa63c048.html >>. Pure tale nota ANSA mi è stata inviata da Gaetano Drosi (alle ore 15.07 della stessa giornata di sabato 01 giugno 2024). Ovviamente, ho diffuso entrambi i link, specialmente alle persone che mi sono vicine nella valorizzazione del nome ITALIA e della CALABRIA PRIMA ITALIA. Quasi tutti mi hanno riscontrato molto positivamente. Li ringrazio tanto e di vero cuore.
<< NOTA ANSA – Si intitola ‘Italia è il mio nome’ la canzone composta da Mariella Nava e dedicata al nostro Paese ispirata, spiega all’ANSA la cantautrice, “dal desiderio di risollevarsi ritrovando cultura e bellezza”. La romanza pop, interpretata da Nava insieme a Matteo Montalto, è accompagnata da un videoclip girato nel sito archeologico di Castrum Novum nel territorio laziale di Santa Marinella, con la regia di Saria Cipollitti e le ricostruzioni grafiche di Giorgio Capaci. Dal 2 giugno il brano sarà disponibile sulle piattaforme su etichetta Suoni dall’Italia, distribuzione Believe. ‘Italia è il mio nome’ è un inno alla storia e alla bellezza del Paese all’insegna della tradizione del bel canto. L’obiettivo è di contribuire attraverso la musica alla divulgazione e valorizzazione del patrimonio italiano. Su un prezioso arrangiamento scritto e diretto dal maestro Peppe Vessicchio e le note del flauto offerte dal maestro Andrea Griminelli, si dispiega il canto di Matteo Montalto, giovane interprete della scena musicale lirico leggera e del musical, Serenante nel ‘Rugantino’ al Teatro Sistina di Roma, accompagnato dal controcanto di Mariella Nava che, con il suo timbro intenso e graffiante, interviene a dare colore e immagine all’Italia che si racconta.
Nel brano è l’Italia stessa a parlare di sé e lo fa incarnando una donna, non più giovane, che si descrive con le sue peculiarità, il suo carattere, i suoi pregi e la sua storia non semplice ma colma di ricordi. Ci racconta delle attese, di chi come lei ha già conosciuto la ricchezza dell’amore “appoggiato alle spalle dei padri”, di chi lo ha sentito sulla sua pelle e lo ritrova nei segni indelebili della sua ricchezza artistica e culturale e per questo motivo è certa di poterlo ritrovare. Lo attende, affacciata ad un mare che è da sempre il suo sguardo sul tempo. Dell’Italia il brano esalta i “merletti”, i ricami fatti a mano, metafora dell’eccellenza in tutte quelle forme di artigianato apprezzate nel mondo, proprio come il bel canto. Nel video la “signora Italia” diventa il simbolo dei beni archeologici, culturali e artistici ancora da scoprire. La “piccola nipote” che segue la nonna all’interno del parco archeologico rappresenta le nuove generazioni. La musica e le immagini, con l’ausilio delle ricostruzioni grafiche, vogliono rendere ‘Italia è il mio nome’ un prodotto d’eccellenza di arte divulgativa per la valorizzazione del patrimonio italiano. Mariella Nava, cantautrice da sempre sensibile ai temi sociali come la violenza di genere (‘In nome di ogni donna’), la sicurezza sul lavoro (‘Stasera torno prima’ donata all’Anmil e diventata colonna sonora della campagna), gli anziani (‘Spalle al muro’), nel giugno 2015 è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. >> . Stop
SALUTISSIMI
Caro Tito, ho notato che è vero l’antichissimo proverbio “In puero homo” (nel bambino c’è già l’uomo). Lo riscontro in me stesso e riconosco come e quanto sia stata importante la mia infanzia per tutto il resto della mia vita. E ringrazio ancora i miei Genitori e la mia famiglia, i parenti e gli amici che mi hanno circondato di grande affetto, anche pedagogico.
Non ho voluto nemmeno accennare alla cosiddetta “Pet teraphy” (il giovarsi della compagnia degli animali) poiché sarebbe un discorso più lungo e articolato. Intanto, spero che le riflessioni e le indicazioni contenute in questa “Lettera n. 542” siano, appunto, di un qualche giovamento a chi ci legge. Da parte mia, passando ai saluti, ringrazio te e chi ci segue, specialmente ai più affezionati, augurando a tutti un’ottima nuova settimana di vita e di lavoro. Alla prossima! Cordialità, Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it).
ITER-City, lunedì 03 giugno 2024 ore 08.08 – Da 56 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto” (con Amore). Le foto, cui i diritti appartengono ai legittimi proprietari, sono state prese dal web.
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