di DOMENICO LANCIANO
Caro Tito, come ormai hai potuto capire (in questi quasi undici anni di corrispondenze), penso di avere avuto dalla Natura il dono di essere continuo produttore di idee (alcune delle quali originali e innovative) che gratuitamente da sempre metto a disposizione di tutti, essendo un “uomo sociale” (come mi ha definito circa quarant’anni fa il nostro grande cantautore Otello Profazio nella dedica autografa ad un suo disco). Ed io ringrazio davvero tanto coloro i quali accolgono le mie idee, le applicano e le valorizzano. Ad esempio, nell’ottobre 1996 ho proposto ad un’agenzia di pompe funebri di Agnone (appena costituita per l’intraprendenza di due giovani locali molto volenterosi, Pasquale Appugliese e Massimo Porfilio) di ospitare nella propria sede un “Corso di preparazione alla morte” dal 31 ottobre 1996 al 14 febbraio 1997. Tale Corso ha avuto un’eco anche internazionale e in Italia l’attenzione della RAI, del Corriere della Sera, di varie riviste settimanali, oltre che della stampa molisana. Con la ditta “Appugliese & Porfilio” ho avuto, da allora in poi, altri momenti di utile collaborazione su temi innovativi, anche di ordine floreale.
INNOVATIVI MANIFESTI DA LUTTO
Giusto nove anni fa, sabato pomeriggio 05 aprile 2014, i giovani Pasquale Appugliese e Massino Porfilio hanno realizzato un’altra mia idea innovativa … Mettere davanti alla casa del defunto (o alla sala mortuaria pubblica) e davanti alla chiesa (durante il funerale religioso) un pannello con evidenziati (in formato ridotto con fogli formato A-4) tutti i manifesti (di annuncio e di partecipazione al lutto) che la famiglia, parenti ed amici hanno fatto affiggere (con formato più grande) sulle apposite bacheche comunali o su altri spazi pubblici.
Perché ho avuto questa idea?… Perché, nel corso degli anni precedenti a quel 2014, avevo osservato che gli agnonesi per leggere i manifesti si dovevano solitamente fermare con le loro auto davanti agli spazi delle affissioni per vedere cosa riportavano i nuovi manifesti da lutto. A volte, facevano manovre un po’ pericolose o si fermavano d’improvviso causando qualche malumore. Adesso, nella comunicazione sociale, le agenzie funebri sono facilitate pure dal mettere su internet gli annunci di morte.
Comunque sia, il manifesto di annuncio e di partecipazione al lutto viene fatto non soltanto per informare, ma anche e soprattutto per onorare il defunto e per confortare la sua famiglia. Si sa … nei nostri paesi più manifesti vengono affissi per un defunto e più onore, rispetto ed affetto si dimostra. E, osservavo, dove maggiormente le persone possono leggere con più calma i tanti manifesti affissi alle cantonate del paese o delle cittadine come Agnone? … Sicuramente davanti casa o davanti alla sala mortuaria pubblica, quando parenti ed amici si recano ad onorare la salma e a confortare i familiari del defunto … oppure davanti alla chiesa un po’ prima, durante e un po’ dopo la celebrazione del rito religioso del funerale. E proprio qui che le persone possono avvicinarsi ai tanti manifesti (come questi della foto) per leggerli tutti con calma.
Il primo pannello per evidenziare i manifesti è stato fatto per Fernando Giaccio, davanti alla chiesa di Sant’Amico, sabato 05 aprile 2014. Pur nel dispiacere per Fernando (05 novembre 1942 – 04 aprile 2014) che era un caro amico di famiglia (essendo pure portiere all’Ospedale Caracciolo dove lavoravamo io e mia moglie), ero contento che si iniziava tale consuetudine proprio con Lui. Sono rimasto davanti alla chiesa per tutto il periodo delle esequie, proprio per vedere come veniva accolta la novità assoluta del pannello con i manifesti di partecipazione al lutto. La novità è stata accolta molto bene e, da allora in poi, la Ditta Appugliese & Porfilio l’ha realizzata pure davanti alle case o alle sale mortuarie. L’idea è stata presto imitata da altre Agenzie di onoranze funebri del territorio.
E IN CALABRIA?…
Immediatamente dopo il successo avuto in Agnone del Molise, ho proposto tale idea ad alcune Agenzie funerarie di Badolato e dintorni. Ma non so se poi è stata realizzata, perché nessuno mi fa fatto sapere nulla. Spero che, leggendo questa nostra “Lettera n. 464” si sparga la voce e che pure le stesse famiglie suggeriscano alle proprie Agenzie di onoranze funebri la realizzazione del pennello dei manifesti da posizionare davanti alla casa (o sala mortuaria) e davanti alla chiesa, accanto al registro delle firme.
Anzi, spero che tale idea (se la si ritiene utile e fattibile) possa essere realizzata in altre parti d’Italia. Il fatto stesso che sia stata imitata da altre Agenzie di onoranze funebri molisane ci dimostra che è valida pure per altri luoghi e situazioni. Sarei assai lieto se qualche nostro lettore adotti o faccia adottare questo ulteriore metodo di onore per il defunto e i suoi parenti ed amici.
SALUTISSIMI E AUGURI PER 25 APRILE E PRIMO MAGGIO
Caro Tito, fra qualche giorno sarà il 25 aprile e poi ancora il Primo Maggio e fra quasi un mese il 2 giugno. L’una ricorrenza evoca il valore della Libertà e l’altra quello del Lavoro, mentre la Festa della Repubblica è la preziosità da difendere a tutti i costi, pure perché è sintesi delle due precedenti, soprattutto con la sua Costituzione. Tre valori irrinunciabili e imprescindibili di esistenza e di civiltà. Pur con questo piccolo spazio, voglio qui ricordare con devozione ed affetto tutti coloro che sono morti per dare a noi, loro posteri, la Libertà democratica e repubblicana e coloro che sono caduti durante il Lavoro e per il Lavoro (sindacalisti compresi).
Avrei voluto fare di più per queste ricorrenze, ma già sai (pure per interventi cospicui negli anni precedenti) come la penso sempre più convintamente riguardo i valori etici, sociali e civili. Noi ci diamo appuntamento alla prossima “Lettera n. 465”. Auguro a te, alla tua famiglia (in particolare al piccolo-grande Leonardo) e ai nostri lettori di trascorrere queste tre date, specialmente le due a noi più vicine, con grande serenità e pieno senso civico. A presto! Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)
ITER-City, giovedì 20 aprile 2023 ore 19.02 – Da oltre 55 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto”. La quarta foto è stata presa dal web, le altre tre sono mie di oggi pomeriggio.
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