Lettera a Tito, Lanciano: "Grazie a tutti coloro che hanno promosso e votato Badolato come Borgo dei borghi 2024"

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images Lettera a Tito, Lanciano: "Grazie a tutti coloro che hanno promosso e votato Badolato come Borgo dei borghi 2024"

  04 aprile 2024 16:53

di DOMENICO LANCIANO

Caro Tito, come hai tu stesso annunciato alle ore 23.45 di domenica di Pasqua 31 marzo 2024 in << https://www.costajonicaweb.it/concorso-borgo-dei-borghi-badolato-cz-ottiene-un-meritato-secondo-posto/ >>, Badolato borgo ha sfiorato proprio per un soffio la vittoria finale all’annuale concorso televisivo di Rai Tre Kilimangiaro per il “borgo dei borghi” 2024. Resta comunque meritatissimo e prestigioso il secondo posto a livello nazionale. Una vittoria comunque, visto e considerato il tutto. Adesso si spera che vengano a visitare questo suggestivo paese tutti coloro i quali ne sono venuti a conoscenza e, in particolare, quelli che lo hanno votato auspicandone la proclamazione in assoluto il borgo dei borghi, pure perché è già da tempo inserito nel circuito dei “borghi più belli d’Italia”.

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GRAZIE PER AVER PROMOSSO E VOTATO BADOLATO

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Come semplice cittadino di Badolato ed anche come colui che fin dagli anni dell’adolescenza (1965-67) si è speso davvero tanto per far rifulgere sia il borgo che la marina, sento l’obbligo ed il piacere di RINGRAZIARE tanto e di vero cuore tutti coloro che hanno voluto promuovere e poi votato la candidatura del borgo medievale al concorso televisivo annuale di Rai Tre “Borgo dei borghi” inserito nella programmazione della seguitissima trasmissione “Kilimangiaro” per l’anno 2024. Sono sicurissimo di interpretare pure i sentimenti delle Autorità locali e di tutti i Cittadini badolatesi nell’esprimere pubblicamente tale riconoscenza e gratitudine.

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In particolare, voglio ringraziare personalmente tutti coloro che, su mio invito, hanno votato Badolato sia dal resto d’Italia che dall’estero. E sono da ringraziare, soprattutto, coloro i quali, dentro e fuori l’attuale Amministrazione comunale del sindaco Nicola Parretta, hanno poste le basi e si sono adoperati in ogni modo per un simile prevedibile successo di pubblico e di simpatia. Infatti, ho sempre avuto fiducia nella vittoria di Badolato e, male che fosse andata, lo davo almeno tra i primi cinque borghi. In fondo è stata vera vittoria, quasi a pari merito; vittoria che speriamo sia confermata a pieno dalle visite turistiche e di famiglie che acquisteranno casa diventando neo-badolatesi. Un ringraziamento speciale va poi ai “testimonial” d’eccezione come il cantautore Pierà Pelù, l’attrice Monca Guerritore ed altri che hanno spinto tanto la candidatura del borgo jonico.

ANDARE SEMPRE PIU’ AVANTI

Adesso, si tratta di consolidare le posizioni di prestigio già acquisite e di andare sempre più avanti per conquistarne nuove, come ad esempio l’inserimento nel circuito delle località con la “Bandiera arancione” del Touring Club d’Italia e delle “Città d’arte” (come ribadito e sollecitato già lunedì 03 aprile 2023 << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-459-badolato-citta-darte/ >>). Ma anche nei benèfici circuiti delle “Città dell’Olio” e delle “Città del vino” nonché delle Bandiere Blu e delle Bandiere Verdi.

Riguardo “Badolato città d’arte” ricordo che c’era stato un mio primo tentativo nel 1982-83 quando ho fondato la sede interzonale dell’Archeoclub d’Italia (assieme allo storico Antonio Gesualdo, all’insegnante Immacolata Larocca e a numerosi altri) pure con una sezione subacquea diretta da Mimmo Procopio. Inoltre, ho fatto evidenziare lo slogan “Badolato paese d’arte” sulla cartolina postale fatta sulla Chiesa dell’Immacolata dall’omonima Congrega, allora animata dal Vigile Urbano Vincenzo Larocca (Billiu).

CITTA’ DELLA CULTURA

Lunedì 09 maggio 2022 ho avanzato la proposta di candidare Badolato a città italiana e/o europea della Cultura ( https://calabria.live/lopinione-domenico-lanciano-e-tempo-che-badolato-si-candidi-a-citta-italiana-e-o-europea-della-cultura/ ). Per inserirsi in tale circuito, bisognerebbe riprendere il discorso dei censimenti artistici e culturali che avevo avviato già nel 1981-82 quando ero bibliotecario incaricato per la prima volta. Poi, nel 1989 ho sollecitato di realizzare il censimento dei bellissimi portali di granito con la medesima tecnica da me usata nel censimento dei 3600 portali in pietra (tra cui 600 istoriati) realizzato in tre mesi (gennaio-marzo 1989) in Agnone del Molise con l’aiuto dei giovani dell’ex art. 23. Così come andrebbe incrementato e completato il censimento fotografico delle bellezze architettoniche ed artistiche iniziato dall’Amministrazione Aratro nel 1982. Una maggiore e originale caratterizzazione culturale potrebbe essere apportata dall’auspicato MUSEO DELLA SPOP-ART, che sarebbe l’unico o il primo del genere in Italia (o addirittura nel mondo) specializzato in arte dello e contro lo spopolamento di cui Badolato è purtroppo emblematico esempio e paradigma.

Dal 1975 mi sto inutilmente battendo affinché si faccia un censimento dei canti popolari che sono un grande punto di forza nella cultura e nell’identità badolatese. Inoltre, ricordo che già nel luglio 1974 ho proposto di specializzare Badolato nel vantaggioso e qualificato “turismo intellettuale” (rivedi le “Cronache della Calabria” sul quotidiano IL TEMPO di Roma di domenica 04 agosto 1974). Tantissime altre proposte ho avanzato per far brillare Badolato come e più del sole. Purtroppo tutte sono state ignorate; però avrebbero giovato tanto pure nella migliore presentazione del borgo nel concorso di Rai Tre Kilimangiaro 2024. E tante mie realizzazioni sono state disperse, come, ad esempio, il primo nucleo di Pinacoteca, di Museo Archeologico, di Emeroteca, Archivio Storico … mentre la Biblioteca langue nella sua disperata e disperante chiusura. In parte, a dare vanto alla nostra Comunità, è venuta in soccorso l’associazione culturale LA RADICE che ha realizzato i primi nuclei di Museo diffuso, oltre ad una interessante editoria e, principalmente, al periodico cartaceo LA RADICE che proprio in questo mese di aprile compie i trenta intensi anni di operosità e di vita, specialmente nel collegamento con i badolatesi sparsi per le vie del mondo.

BADOLATO 4 DIMENSIONI E PAESE IN VENDITA

Purtroppo, l’esperienza dell’amministrazione pubblica badolatese (dal 1946 ai nostri giorni) ha dimostrato, in particolare in alcune sue classi dirigenti (specialmente di quelle a carattere sovietico), che la cultura viene poco o niente affatto calcolata, quando invece, altre realtà (persino simili come in Toscana, Umbria ed Emilia Romagna) la pongono nel giusto pregio, valorizzandola al massimo come valore trainante non soltanto turistica ma di elevazione della popolazione. Non a caso, la scorsa domenica di Pasqua, a prevalere (seppure di un soffio) è stato un borgo toscano in questo concorso per il “Borgo dei Borghi” 2024. Se fosse stata meglio preparata (magari con la consulenza di chi in queste cose lavora da una vita) la presentazione di Badolato avrebbe forse avuto maggiore successo. Fatto sta che si paga sempre, in Badolato, l’insistente ignorare (quando non disprezzare) il lavoro realizzato da generazioni precedenti. Non soltanto il mio grande lavoro, ma anche quello di Nicola Caporale (1906-1994), di Antonio Gesualdo (1936- 2021) e di tanti altri che hanno amato Badolato più di sé stessi.

Constato che le nuove generazioni poco o niente sanno, ad esempio, della promozione comprensoriale di “Badolato 4 dimensioni” ovvero l’unica zona d’Italia e del Mediterraneo che, in pochissimi chilometri, offre il mare limpidissimo, la lussureggiante collina, le boscose montagne del Parco delle Serre Joniche e persino un lago (quello della Lacina) immerso in un’osai verde e silenziosa. Inoltre, vengono poco evidenziate e valorizzate le fasi della rivitalizzazione del borgo: dalla vicenda del “paese in vendita” (1986-88) a quella del “paese dell’accoglienza” (1997-2000) che sono due tappe fondamentali imitate pure da altri Comuni e di cui Badolato è da considerare davvero “capo-scuola” a livelli anche internazionali. Così come quasi per niente viene evidenziato che Badolato è continuamente protagonista di film e documentari di pregio a livello internazionale. Pure qui andrebbe effettuato un censimento aggiornato dei film e delle rappresentazioni teatrali, degli articoli pubblicati e dei personaggi che hanno visitato, continuano a visitare e visiteranno Badolato. Censimento che avevamo avviato io e Gesualdo e che è presente nel “Libro-Monumento per i miei Genitori” (2007).

SALUTISSIMI

Insomma, caro Tito, ci sarebbe davvero tanto da fare per valorizzare la “miniera a cielo aperto” che è Badolato, pure per mettere tutto ciò a regìme nei profitti turistici ed anche socio-economici. Non è ancora tollerabile che una tale Comunità, ricca di Cultura e di potenzialità generali, non abbia ancora una figura professionale stabile che coordini sistematicamente la valorizzazione massima, con lavoro quotidiano e con lungimiranza, tutto ciò che va potenziato a beneficio pure dell’interzona. Una volta che Badolato aveva trovato me che mi dedicavo vocazionalmente con amore e passione a tutto ciò (spesso a mie spese e senza limiti di orari lavorativi) … i locali sovietismi hanno preferito mandarmi in esilio, pagando però un alto prezzo in forti e irrimediabili ritardi, anche di immagine, lasciando inconcluso e precario un discorso iniziato davvero assai proficuamente. La famosa zappa sui piedi! …

Adesso, Badolato perde persino tutta la mia eredità, ovvero non soltanto la mia esperienza ma anche tutta documentazione storico-sociale che sono riuscito a raccogliere in tutta una vita di studio e di ricerche proprio su questa Comunità. Un patrimonio che altri ci invidiano. Forse è proprio il caso che Badolato si fermi un attimo a considerare tutti questi temi, a fare un sincero esame di coscienza per poter ripartire poi con idee più chiare ed una volontà più attenta ai propri interessi complessivi, senza discriminazioni. Dovrebbe, innanzitutto, ridimensionare (meglio se guarire) quell’endemico “malorgoglio” che la rode dal di dentro e non la fa crescere per quel che potrebbe e dovrebbe, pure per la sua più naturale vocazione interzonale. Spero proprio che le presenti e le future generazioni, considerando pure le eredità di quelle precedenti, raggiungano risultati migliori e più attinenti per una effettiva rivitalizzazione sociale, civile ed anche urbana (specialmente del borgo antico). Per il momento mi fermo qui, lieto del prestigioso risultato conseguito da Badolato nel concorso televisivo del “Borgo dei Borghi” 2024 e sperando che possa conquistare altresì migliori risultati nei settori che ho descritto in questa “Lettera n. 527”. Ti ringrazio per pubblicarmi questo accorato appello, mentre ti do appuntamento per la 528. Cari saluti a te e ai nostri lettori che, constato, sono sempre più numerosi e qualificati. Alla prossima!  Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)

ITER-City, martedì 02 aprile 2024 ore 07.59– Da 56 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto” (con Amore). Le foto, cui i diritti appartengono ai legittimi proprietari, sono state prese dal web. Oggi viene ricordata la nascita in Cielo di San Francesco di Paola, patrono della Calabria.

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