di DOMENICO LANCIANO
Caro Tito, è ancora bel tempo d’estate e si possono fare gite ed escursioni di una sola giornata o di un semplice pomeriggio nei paesi che stanno nei dintorni al nostro. Spesso non conosciamo e non abbiamo visitato nemmeno i borghi che si trovano nel raggio di 50 km da dove abitiamo. E non è certo una buona cosa ignorare i nostri vicini di casa! … sollecitato anche dai racconti di mio padre (che conosceva quasi tutta la Calabria), fin da bambino ho sempre ritenuto che ogni calabrese dovesse conoscere da vicino tutti i paesi della nostra regione, magari recandosi con la famiglia, con una gita scolastica o parrocchiale o associativa. Ma anche da solo, come ho cominciato a fare io. Infatti, dall’età di dieci anni fino ai 17 anni, con la bicicletta di mio padre, ho visitato tutti i paesi costieri e collinari da Riace a Borgia partendo da Badolato Marina. Forse è così che mi è nata l’idea di promozione turistica “Riviera degli Angeli” proprio da Riace a Squillace.
Per noi calabresi, quella di viaggiare, visitare, ammirare e studiare i luoghi, incontrare gente è una via privilegiata per aumentare la nostra identità e fortificare l’appartenenza ad un territorio, ad un’idea di Comunità più ampia del posto dove si è nati o si vive usualmente. Bisognerebbe abituarsi fin da piccolissimi al viaggio e all’incontro; e ringrazio mio padre, operaio delle ferrovie, che mi ha insegnato ciò con la pratica dei viaggi vicini e lontani. Tanto è che, piano piano, fino al compimento dei miei primi 24 anni ho completato poi da solo la visita di tutte le regioni italiane, mentre già avevo iniziato le mie importanti escursioni estere. Rispetto alla lettura dei libri e delle riviste o agli stessi racconti televisivi o cinematografici, con il viaggio personale e personalizzato entri nell’emozione più palpitante dei luoghi e delle genti. Vedere con i propri occhi, poter respirare la realtà è, anche storicamente, più attendibile di qualsiasi ricognizione virtuale. Tuttavia, libri e televisione, il passa parola e lo stesso museo virtuale o Web Museo non sono altro che espedienti propedeutici, preliminari e preparatori per poi affrontare meglio il viaggio sensoriale, esperienziale ed emozionale vero e proprio. E’ essenziale curare le proprie curiosità, alimentarle, soddisfarle pure perché la vita è in gran parte CURIOSITA’ E BRAMOSIA DI CONOSCERE. Sotto tutti i punti di vista. Sempre ovunque e comunque, la curiosità e la conoscenza sono IL VIAGGIO umano, personale e sociale.
Come apertura mentale, non c’è scuola, caro Tito, che possa insegnare più dei viaggi, i quali contribuiscono a fortificarci nel nostro “stare al mondo”, nell’amare la vita, nel persistere per la pace tra tutti indistintamente i popoli, nell’insistere nel rispetto reciproco. Lo confermano tutti i piccoli e grandi viaggiatori, tutti i globetrotter (i giramondo). Prima e dopo Ulisse. Come il giovane Giovanni Mastrostefano di Agnone, appena rientrato a casa dopo ben 21 mesi di viaggio in solitaria attraverso dodici Paesi dell’estremo Oriente e dell’Oceania: Nepal, India, Vietnam, Cambogia, Laos, Thailandia, Malesia, Indonesia, Brunei, Borneo, Singapore, Australia. Ti dirò di questo interessantissimo viaggio in una delle prossime lettere. Intanto ti anticipo la foto che vedi in questo paragrafo. Ho intervistato Giovanni (classe 1991) martedì pomeriggio 09 luglio 2024 (dalle ore 17 circa alle ore 19,15) nella sua casa di Agnone del Molise. Una assai interessante chiacchierata-reportage su questo suo lungo viaggio per quella stupenda parte del mondo che è l’estremo Oriente ma anche e soprattutto un viaggio all’interno di sé stesso (parte preponderante del suo discorso). Ed è proprio questo il maggiore risultato che si conquista viaggiando: si ritrova sé stessi. Me lo ha confermato, ripetuto e sottolineato con forza il giovane Giovanni, ma anche un altro agnonese “precursore” dei viaggi in Oriente, quel Sergio Sammartino (oggi docente di filosofia in pensione) il quale dall’età di 17 anni in poi (dal 1977 al 2007) è stato in India ben nove volte, ricavandone grande serenità di vita. Ricordo che con Sergio Sammartino e Altri ho fondato nel 1984 l’EWA – Erotology World Association che ha realizzato il convegno internazionale “Amore e Religione” dal 04 al 06 ottobre 1985 in Agnone, con una grande partecipazione e vasta eco anche estera.
PERCHE’ UN WEB-VIDEO-MUSEO DEI COMUNI CALABRESI
SALUTISSIMI
Caro Tito, come sono solito fare quando mi viene un’idea o avanzo una proposta, cerco qualcosa di simile su internet. Questa volta di interessante ho trovato il seguente sito ancora in sviluppo ma che prospetta grandi cose: << https://www.raicultura.it/tags/ilmuseodigitaledellacalabria >>. “Calabria Excelsa” è il titolo di tale “Museo digitale della Calabria”. Qui ho trovato pure un riferimento alla nascita del nome Italia in Calabria, per come (malamente) spiegato da un alto funzionario di una istituzione culturale statale. Bisogna lavorare ancora assai assai affinché pure le persone cosiddette “colte” (che spesso occupano posti culturali strategici e delicati) possano avere una più esatta e attinente cognizione della “Calabria Prima Italia” !!!!…
Mi rendo sempre più conto che la Calabria ha ancora tanto tanto da fare per stare al passo con i tempi che si evolvono troppo rapidamente. Finora dobbiamo constatare che c’è una “Calabria assente” nelle posizioni più strategiche, specialmente del web, che possano dare un contributo determinante all’economia tramite il turismo, la cultura ed altri settori trainanti. Anche se tutto cadrà nel vuoto, personalmente non tralascerò mai di stare presente (con idee, proposte ed iniziative) nel sollecitare una Calabria migliore. Come persona e come calabrese, voglio avere la coscienza tranquilla e, quindi, non lascerò nulla d’intentato (almeno fin quando avrò un minimo di salute e di possibilità). Ciò che non dipende da me non mi reca sofferenza o scrupoli eccessivi. Intanto ti voglio anticipare la mia prossima lettera 555 che sarà dedicata al libro, freschissimo di stampa, OLTRE LA LINEA DELL’ORIZZONTE (Sulle ali della memoria indietro nel tempo) di Ernesta Adele Màrando, nata a Ferruzzano (RC) molti decenni fa e residente a Roma, un personaggio degno di essere conosciuto (e per alcuni versi emulato), specialmente dai calabresi.
L’editore di questo libro è PATRUM di Firenze che fa capo alla famiglia di Francesco Amodei, un altro calabrese che andrebbe meglio conosciuto, pure perché ha realizzato cose assai pregevoli in Italia e in giro per il mondo. OLTRE LA LINEA DELL’ORIZZONTE verrà presentato in Ferruzzano Marina (RC), nella casa privata della stessa Autrice (Via San Giovanni Therestis snc – all’altezza del km 70,11 della Strada Statale Jonica 106) mercoledì 07 agosto 2024 con inizio alle ore 18.30. Ci sarà pure la presentazione di altri due libri: uno di Santo Gioffré (Evasioni d’amore) e l’altro di Francesco Antonio Amodei (Ho dormito sulla terra bianca che non sporca – Somalia 1982). Dopo tali presentazioni seguirà l’aperitivo per cui bisogna già fin da adesso prenotare la propria presenza al numero 335-6013050 (per tale motivo e per serietà di sostenibilità ambientale, si può ritenere che l’evento è da considerarsi a “numero chiuso”). Complimenti ed auguri a questi tre Autori reggini. Noi ci diamo appuntamento alla prossima “Lettera n. 555”. Sempre GRAZIE a te e ai nostri gentili lettori. A presto. Cordialità e ancora … BUON CALDO. Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)
ITER-City, giovedì 18 luglio 2024 ore 09.49 – Da 56 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto” (con Amore). Le foto, cui i diritti appartengono ai legittimi proprietari, sono state prese dal web o mi sono state fornite dagli interessati.
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