di DOMENICO LANCIANO
Caro Tito, scrivo questa “Lettera n. 424” soltanto per dire GRAZIE. Grazie infinite e di vero cuore a tutti per questi meravigliosi dieci anni di lettere, da giovedì 04 ottobre 2012 fino ad oggi.
GRAZIE A TE, TITO
Grazie assai e principalmente a te che mi hai permesso molto generosamente di poter scrivere senza limiti su vari argomenti, presentando pure persone e situazioni di comune interesse. Grazie, in particolare, per la certosina pazienza e per la puntualità delle pubblicazioni (garantita persino in momenti poco opportuni per te pur di mantenere l’appuntamento con i nostri Lettori). L’intenzione era quella di pubblicare una lettera a settimana. E, bene o male, ci siamo riusciti, pur con qualche ovvia difficoltà.
Comunque 424 “Lettere a Tito” in dieci anni non sono poche, anche se – in verità – avrebbero dovuto essere 520 poiché 52 sono le settimane in un anno (comprese quelle di Pasqua, Ferragosto, Natale e Capodanno). Tuttavia possiamo dire che le 96 corrispondenze che mancano possono essere considerate normali, come per un qualsiasi altro tipo di lavoro. Infatti, resterebbero scoperte scarse 10 settimane all’anno (9,6 per l’esattezza); eventualmente giustificabili con “ferie” o “malattia” o altro imprevisto.
E TANTE LE LETTERE NON SPEDITE
Però, ad onor del vero, le Lettere effettivamente scritte in questi dieci anni (2012-2022) sono oltre 650 poiché bisognerebbe calcolare pure le oltre 20 in media per anno NON SPEDITE, per un totale orientativo di circa 240 nel decennio. Alcune di queste avevano una consistenza di almeno trenta pagine cadauna. Non sono state spedite per tutta una serie di motivi che qui sarebbe lungo elencare, ma che potrebbero essere intuibili nella loro gran parte. Sto cercando di recuperarle per raccoglierle proprio sotto la voce << LETTERE NON SPEDITE >> essendo un aspetto alquanto interessante di tutta questa nostra vicenda decennale.
Per tanti che sono gli argomenti da trattare, locali e generali, non basterebbe nemmeno scrivere e pubblicare una lettera al giorno!… Non potendo fare ciò, mi sono limitato a trattare i temi, i personaggi e i tempi più congeniali pure al momento in cui si vivono. Mi rammarico di non aver potuto fare di più, pure perché alcune persone mi hanno chiesto di evidenziare le loro attività, i loro successi. Purtroppo le forze psico-fisiche non sempre mi accompagnano, specialmente in questi ultimi tre anni. Per cui chiedo scusa a coloro i quali sono stati delusi dall’impossibilità pratica e insuperabile di venire loro incontro.
Bisogna poi notare un fatto essenziale ed importante: E’ ASSOLUTAENTE GRATUITO tutto ciò che viene fatto con le “Lettere a Tito”. Ci tengo a sottolineare tale condizione imprescindibile nel nostro lavoro del tutto volontario e reso assolutamente “gratis”, vero Tito?… D’altra parte, in dieci anni, dei tanti personaggi che sono stati evidenziati in questa nostra rubrica settimanale, soltanto un’azienda ci ha omaggiato volontariamente di due bottiglie dell’ottimo vino “Re Italo” (non assolutamente richieste ma gradite per l’intenzione sincera e spontanea con cui sono state inviate). Si tratta – è bene dirlo – dei coniugi proprietari della “Cantina dei Siriti” di Nova Siri (in provincia di Matera, sullo Jonio lucano). A costoro va ancora il nostro GRAZIE più cordiale e altrettanto sincero. Per il resto non abbiamo ricevuto alcun omaggio!
LETTERE SU BADOLATO
Tuttavia, a colmare parzialmente la lacuna delle 96 corrispondenze mancanti potrebbe intervenire il numero delle “Lettere su Badolato” ferme a quota 36 e, come racconto, al novembre 1975. Chissà se avrò tempo e modo di riprendere quella narrazione. Diciamo che, complessivamente, il nostro impegno ha prodotto in tutto 460 lettere effettivamente pubblicate tra quelle a Tito (424) e quelle su Badolato (36) con una media di 46 corrispondenze annuali (al posto delle 52). Restano scoperte 60 settimane nel decennio; quindi la media delle assenze scende a sole 6 settimane per anno (al posto delle 9,6). Mi sembra possano essere assenze giustificabili. Abbiamo fatto e dato il nostro massimo possibile.
Spero che i nostri Lettori, specialmente quelli più affezionati, vogliano apprezzare il nostro impegno visibile ed invisibile. Questo, ovviamente, senza calcolare che alcune Lettere (lunghe a volte quanto un opuscolo di oltre 40 pagine) hanno comportato, nella preparazione e nella scrittura, molto più tempo di una Lettera considerata “normale”.
LETTERA A TITO FLASH
Alcuni amici Lettori mi hanno fatto gentilmente presente che era difficile per Loro seguire discorsi molto lunghi, anche se interessanti. Il tempo è tiranno per (quasi) tutti e spesso manca persino quello necessario per sé stessi. Così ho deciso di diversificare, per il futuro, le “Lettere a Tito” in forma molto breve, sintetizzando in poche righe un più lungo discorso. D’altra parte, avevo già fatto qualcosa a riguardo con le “Miscellanee”… contenenti brevi enunciati. In tal modo i tempi di lettura sono minimi ed accessibili a chiunque, più o meno. Chiameremo “Lettere a Tito Flash” numerose corrispondenze future, contenenti, appunto, “notizie-flash”.
GRAZIE AI NOSTRI LETTORI
Quindi, oltre a ringraziare tutti indistintamente i nostri Lettori, ci tocca ringraziare ancora di più coloro i quali hanno dovuto fare maggiori sacrifici per seguirci. E so che taluni ci seguono, più o meno, fin dalla prima Lettera. Tre esempli emblematici, riferibili ad amici di lunga data. Li riporto in ordine alfabetico. Mimmo Badolato mi riscontra spesso telefonicamente le Lettere che Gli sono piaciute di più e che si fa stampare come opuscoletto (sta diventando la nostra memoria). Nicolina Carnuccio ha riscontrato spesso, anche sotto ogni Lettera, direttamente pure sul tuo sito, ma anche per telefono oppure via email. Domenico Rovito è tanto generoso nei suoi commenti, che solitamente mi invia via whatsapp e me ne parla anche quando abbiamo modo di incontrarci. Apprezzo molto Domenico, pure perché so che il suo tempo libero è assai limitato, esercitando una professione che lo assorbe enormemente. Grazie infinite, veramente di cuore, a questo amici e a tutti, indistintamente a tutti!…
GRAZIE AI SITI WEB AMICI
Caro Tito, per metà del percorso abbiamo proceduto in solitaria. Poi si sono aggiunti alcuni generosi colleghi che hanno apprezzato il nostro lavoro, tanto da volerlo rilanciare nei rispettivi giornali internet. Infatti, dobbiamo ringraziare (e davvero tanto) i siti web che ci sono stati amici nella seconda parte di questa nostra decennale avventura e che, spero, vorranno affiancarci ancora. Il primo giornale internet che ha rilanciato le nostre “Lettere” e le sta ancora riportando ormai da molto tempo è "www.soveratoweb.com" del sempre puntuale ed affettuoso Simone Musmeci. Altro sempre gentile collega (divenuto cordiale amico) è Raffaele Cardamone, animatore de " www.ilreventino.it" di Soveria Mannelli (CZ).
Vecchio amico e splendido mio maestro di giornalismo fin dal 1987 è Vincenzo De Virgilio (classe 1936) il quale (già direttore di postazione AGI e ASCA da Catanzaro, nonché condirettore dell’epico settimanale “il piccolissimo” edito e diffuso da Rubbettino) ci ospita da parecchio tempo nel suo sito " www.agenziacalabrianotizie.com". Un grazie speciale a Lui per tutte le accortezze, la stima, l’appoggio e gli insegnamenti che continuano da 35 anni a questa parte! A questi primissimi amici, si sono aggiunti, in modo sistematico, i giornali web www.gazzettadellemilia.it di Parma del simpatico collega Lamberto Colla e www.preserreedintorni.it del puntualissimo Franco Polito da Squillace (CZ). Da parecchie settimane ci onora Rita Barone per il sito www.lanuovacalabria.itdi Catanzaro, diretto da Stefania Papaleo. Quindi, negli ultimi anni sono stati in media cinque o sei i siti che hanno rilanciato gentilmente e contemporaneamente le nostre “Lettere”.
Indimenticabile è stata la notevole evidenza data per alcuni anni alle “Lettere a Tito” dai siti siciliani < www.quotidianosociale.it di Palermo e www.trapaniok.it entrambi diretti da Antonio Lufrano e guidati molto gentilmente e generosamente da colei che ho definito con riconoscenza e gratitudine “Rita Internet”. Poi, in modo episodico (o più di una volta) lo hanno fatto pure www.retemia.it Redazione di Soverato, www.ecodellalocride.it di Antonio Tassone e www.rivieraweb.it entrambi di Siderno (RC). A questi bisognerebbe aggiungere taluni giornali internet sia calabresi che di altre regioni per singoli argomenti. Infatti, nel corso degli anni, abbiamo acquisito l’attenzione di persone, personaggi e personalità di fuori confine sia della Calabria e sia dell’Italia. Il che ci fa veramente molto piacere.
Devo dire che, pure e soprattutto grazie a tutti questi colleghi più sensibili e grazie a chi ha popolato le pagine di www.costajonicaweb.it, questa nostra è stata davvero una bellissima ed utile esperienza, impreziosita dall’affetto, dalla stima e dalla simpatia di chi ci segue, specie se da più tempo.
GRAZIE ALLE NOSTRE FAMIGLIE
Un grazie particolare e assai sentito va alle nostre famiglie, specialmente alle nostre rispettive consorti. Senza la loro pazienza e il loro supporto, sia tu che io potremmo fare ben poco. Le nostre mogli sono fondamentali, strategiche e preziose anche per questa nostra attività sociale e a loro va gran parte del merito.
Mia moglie, in particolare, mi deve sopportare molto per il semplice fatto che solitamente le idee mi svegliano di notte e a volte non basta fissarle sul notes che ho sul comodino, ma tocca alzarmi e spesso accendere il computer per svilupparle, restando a volte intere ore lontano dal letto.
A VOLTE OLTRE UN MILIONI DI VISITE
Per i primi due o tre anni sono stato curioso ed interessato a seguire il gradimento di ciascuna “Lettera a Tito”. Ed era una grande gioia quando le visite o letture erano state superiori a mille. Poi, piano piano, con il passare degli anni, i visitatori hanno superato i diecimila e poi ancora di più il centinaio di migliaia. Ma ho sempre pensato che i Lettori effettivi non superassero il 30% di chi apriva l’articolo. Questa è una mia stima, da profano. Ho intuìto che buona parte di chi apriva lo facesse confondendo le mie “Lettere a Tito” con la “Lettera a Tito” che è uno dei testi più noti del Nuovo Testamento, per molto tempo attribuito a Paolo di Tarso, ma adesso è ritenuto riconducibile ad una tradizione a lui successiva.
Due Lettere, in particolare, pare che abbiano superato addirittura di molto il milione di visitatori. Si tratta di quanto pubblicato il 29 maggio 2014 https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-80-il-paese-il-personaggio-e-le-opere-di-enrico-armogida/ >> e il 21 settembre 2014 https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-82-in-omaggio-ai-nostri-lettori-il-terzo-romanzo-di-giovanni-sabelli-scrittore-contro-lo-spopolamento-linurbazione-selvaggia-e-limpunita/ .
Altra soddisfazione è aver constatato che talune Lettere sono state riprese da siti web esteri. Poiché ho spesso trattato dei profughi Curdi sbarcati a Badolato con la nave Ararat il 27 dicembre 1997, tali articoli sono stati ripresi da siti web curdi. Altre volte ho notato che alcune Lettere sono state evidenziate in lingua inglese da siti web italo-USA. In modo ordinario, numerosi AGGREGATORI hanno evidenziato e continuano ad evidenziare ogni volta le “Lettere a Tito” in contemporanea, come, ad esempio e principalmente, it.geonews.com, libero.it e virgilio.it . Ma ci sono pure alti tipi di aggregatori, anche esteri.
SALUTISSIMI
Caro Tito, sono lieto che il 04 ottobre (del 2012) ha segnato l’inizio di questo lungo percorso umano, sociale e giornalistico. Da sempre sono molto legato al 4 ottobre, giornata dedicata dalla Chiesa e dallo Stato a Francesco d’Assisi come Santo e come Patrono d’Italia. San Francesco è un Santo assai ammirato pure da laici come me. E nella mia vita sono coincise alcune cose importanti in questo giorno: nel 1968 la prima “Messa Beat” eseguita (fuori dalla Calabria) dal mio complesso musicale “Euro Universal” proprio ad Assisi in rappresentanza della nostra Regione che offriva l’olio alla lampada della tomba del Santo. Nel 1985 il 4 ottobre è iniziato l’epico e lungimirante Convegno internazionale di Erotologia “Amore e Religione” da me proposto ed organizzato pure dalla “Erotology World Association” in Agnone del Molise per tre splendidi e fruttuosi giorni che hanno avuto un’eco anche estera.
Nella giornata del 04 ottobre 1986 ho pensato lo slogan che mi ha poi portato a far pubblicare dal quotidiano “Il Tempo” di Roma, qualche giorno dopo (il 7 ottobre) l’articolo su “Badolato paese in vendita in Calabria” che ha dato inizio non soltanto alla vicenda della salvezza del mio paese natìo ma ha pure rappresentato tutti i borghi spopolati, agonizzanti o morenti d’Italia, d’Europa e del mondo intero. Un grido di civiltà che ancora urge drammaticamente, poiché le città scoppiano e i borghi muoiono!
Caro Tito, sperando di poter avere ancora vita e salute (se vuole Putin!), continueremo i nostri appuntamenti, sebbene in tempi più diradati e non più rigidamente o mediamente settimanali (l’età che avanza purtroppo impone ritmi meno intensi di quelli che abbiamo avuto finora). Intanto, ancora e sempre GRAZIE a te e a tutti! Alla prossima! Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)
ITER-City, martedì 04 ottobre 2022 ore 07.07 – Da ben 55 anni (cioè dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto”. Le foto sono state prese dal web.
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