di PAOLO CRISTOFARO
L’ex base NATO costruita nel 1960 dagli americani, identificata come "IMMZ" (LEGGI QUI) ora definita "Stazione Radio Interforze" del 46° Reggimento Trasmissioni dell'Esercito, rimarrà zona militare fino al 2025, dato che il vincolo di servitù militare della base è stato nuovamente rinnovato per altri 5 anni, come si legge in un documento firmato dal Comando Esercito Calabria. Un centro nevralgico per le comunicazioni militari all'epoca della sua costruzione, inserito nella rete Ace-High Network, che controllava tutte le stazioni di trasmissione remota del confine orientale dell’area Atlantica. Sulla recinzione i cartelli con l’avvertimento: “Zona militare. Divieto d’accesso. Sorveglianza armata”.
Ora la base sembra vuota e in disuso da tempo, ma nonostante ciò il vincolo continua a rimanere valido. La Guerra Fredda ormai è superata, ma non gli interrogativi sulla base di Monte Mancuso (a Lamezia Terme). Attiva a pieno regime negli anni Settanta, a fine anni Ottanta la sua attività è calata al minimo, quasi fino all’abbandono. Fu riattivata con più intensità di nuovo negli anni Novanta, con le operazioni militari in Medio Oriente.
E proprio dagli anni Novanta, nella zona, alcuni residenti dei paesi limitrofi segnalavano la presenza di strani camion, che salivano verso la base. Per alcuni – ma potrebbero essere solo supposizioni – nella base sarebbero stati temporaneamente ospitati anche rifiuti tossici. Non a caso, proprio negli anni Novanta, taluni avevano collegato il luogo di provenienza dei presunti camion, con l’area di spiaggiamento della motonave Jolly Rosso, sulla spiaggia di Amantea, il cui carico ha sempre sollevato dubbi e misteri che si protraggono da decenni.
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