"Ho accettato di fare il Commissario per la Sanità come atto d'amore verso la Calabria".
27 novembre 2020 18:37Guido Nicolò Longo è il nuovo commissario della sanità calabrese. Lo ha deciso in una riunione lampo il Consiglio dei ministri.
Longo è stato prefetto a Vibo Valentia dal 1° marzo 2017 a fine maggio 2018. Nato a Catania il 24/5/1953, si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Catania ed è abilitato all’esercizio della professione forense. Vincitore di concorso, accede, nel 1978, alla carriera di Funzionario di Pubblica Sicurezza.
Nel 1979 gli viene attribuito il premio ”Luigi Calabresi” quale migliore allievo della Scuola Superiore di Polizia.
Sempre nello stesso anno, viene assegnato alla Questura di Reggio Calabria con l’incarico di dirigere una Sezione della locale Squadra Mobile , successivamente, sempre della locale Squadra Mobile, ricopre l’incarico di Dirigente della Sezione Omicidi, coordinando importantissime operazioni di rilievo internazionale.
"Ho accettato di fare il Commissario per la Sanità come atto d'amore verso la Calabria, che é la regione in cui mi sono formato professionalmente come funzionario di polizia. Il mio é anche un dovere istituzionale verso il Governo, che mi ha scelto e che ringrazio". Lo ha detto Guido Nicolò Longo, nominato stasera dal Consiglio dei ministri Commissario per il piano di rientro dal deficit della sanità calabrese.
Spirlì al nuovo commissario: “Da parte nostra massima collaborazione”
Il presidente della Regione commenta la nomina del prefetto Longo: "Saremo al suo fianco se si occuperà dei problemi della Calabria"
"Fermo restando che lo strumento del commissariamento resta per noi una offesa alla capacità istituzionale dei calabresi, prendiamo atto della scelta del Governo, a cui abbiamo dato un collaborativo parere positivo, e ci mettiamo subito al lavoro al fine di garantire al nuovo commissario ad acta, il prefetto Guido Longo, la massima collaborazione in un momento di evidente grave emergenza sanitaria, e non solo a causa degli assalti del Covid-19". Lo afferma il presidente facente funzioni della Giunta regionale della Calabria, Nino Spirlì.
"Il neo commissario – continua il presidente – dovrà risolvere l’annoso patimento dei calabresi che si ammalano di tumore, a causa del quale indossano gli scomodi panni di viaggiatori disperati. Dei cardiopatici e dei diabetici. Di chi soffre di malattie genetiche. Dei giovani e meno giovani affetti da disturbi della psiche e del corpo. Si dovrà occupare delle macerie di ospedali costruiti e mai battezzati, di ospedali arrivati ormai all’agonia architettonica e strumentale, di ospedali semivuoti e semipieni orfani di personale di ogni ordine e grado. Si dovrà occupare di una medicina di territorio mai nata o nata male, abbandonata a se stessa, senza alcuna attenzione del Palazzo, quando, addirittura, non offesa da silenzi burocratici annichilenti. Si dovrà occupare dell’arrogante arroccamento di responsabili irresponsabili, sordi agli squilli di telefono, ai tocchi sulla porta, alle richieste verbali o affidate alla penna vera e virtuale. Si dovrà occupare di rendere umano ciò che umano, fino a oggi, nell’universo sconquassato della sanità calabrese, non è stato".
"Noi – conclude Spirlì – potremo essere al suo fianco, se lo vorrà".
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