Penultimo incontro della rassegna promossa al teatro comunale Lungomare Nausica di Montepaone
27 agosto 2020 15:09di NICOLO' VITO GALLELLO
Per il ciclo Incontri d’autore della rassegna letteraria Liber@estate 2020, si è tenuto ieri il settimo e penultimo incontro della rassegna che ci ha tenuto compagnia per tutto il mese di agosto, ancora una volta dal teatro comunale Lungomare Nausica di Montepaone.
La giornata di ieri caratterizzata da una fortissima presenza femminile, ha portato all’attenzione del pubblico le ultime due opere letterarie di Anna L. Cittadino – “Screaming! Come riconoscere un opportunista e tenersi alla larga” Kimerik Editore, “Mi porti da Francesco” Falco Editore di Rosalba Baldino, giornalista caporedattore di TEN. L’incontro è stato introdotto e moderato dalla giornalista e scrittrice Daniela Rabia.
Si tratta di due autrici brillanti, due donne forti che con grande precisione raccontano la Calabria attraverso due storie diverse ma vicine, toccano tematiche sociali cruciali e quanto mai attuali come la violenza sulle donne e l’immigrazione.
Il romanzo di Rosalba Baldino nasce dal lavoro che la giornalista ha compiuto nel corso di un reportage sugli sbarchi. L’autrice ha visto tra le persone arrivate un bambino di circa 8 anni, smarrito e solo che stringeva forte in mano un peluche e non aveva altro. Da questa immagine così impattante nasce "Mi porti da Francesco". Dalla riflessione sulla difficoltà di abbandonare un bambino pur di cercare di salvargli la vita.
"Si tratta - racconta l’autrice- di un viaggio nella Calabria, nella riscoperta dei luoghi di Francesco di Paola, di un romanzo di incontro, d’amore, conoscenza e riscoperta della fede. Amir, il protagonista del racconto, è un bambino arrivato in Italia come tanti a bordo di una delle molte barche fatiscenti che periodicamente giungono sulle coste italiane, in cerca di una vita diversa, lontano dalla guerra e dai conflitti, in cerca di una prospettiva rosea". Più in generale, Rosalba Baldino descrive il suo protagonista non come il migrante bensì come il bambino che è in ognuno di noi.
Si tratta del quinto libro della giornalista; nei suoi lavori si riscontra un trait d’union che trova il suo essere nella ricerca della fede, nella riscoperta dei valori come l’amicizia, nella possibilità di scoprire la bellezza che circonda ognuno di noi con gli occhi di chi può ancora plasmare il mondo. Amir e i suoi compagni iniziano una ricerca che passa per i luoghi fisici – la volontà del bambino di essere portato, appunto, da Francesco di Paola- fino a giungere a quelli dell’anima e alla riscoperta dell’entusiasmo.
Rosalba Baldino racconta della necessità di scrivere libri per entrare dentro le storie, per approfondire i personaggi, le vicende, i sentimenti, cercare di dar voce alle paure cercando di donare speranza.
Proprio questa volontà di dare voce alle paure, poi, ha spinto Anna L. Cittadino, autrice molto prolifica, a scrivere il suo nono lavoro: con "Screaming" ci descrive la storia di Francesca, una donna in carriera, forte che si innamora di un manipolatore affettivo, il quale coglie le difficoltà della donna e le usa per modellarla a suo piacimento. L’autrice ci descrive la loro relazione come un Amore tossico, una donna che diviene vittima e teme di denunciare le violenze del corpo e della mente: ha paura di urlare.
Con questo romanzo viene data voce alle donne che hanno paura di raccontare: sono tante le Francesca di questo mondo, donne brillanti che hanno avuto la sventura di incontrare un mostro. L’autrice tratta una tematica pesante, indigesta, con la sua solita bravura e leggerezza nella forma, la stessa che le ha permesso, negli anni, di ottenere numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Questa sua ultima fatica letteraria segue il filo conduttore delle precedenti opere di denuncia e messa a nudo delle tematiche sociali.
Proprio lo spirito di denuncia ha spinto alla stesura del suo romanzo d’esordio che ha visto l’autrice direttamente coinvolta nell’episodio di malasanità che le ha portato via il padre. La Cittadino ha trasformato questo suo bisogno di ottenere chiarezza sugli avvenimenti accaduti in qualcosa di importante, necessario e costruttivo. La stessa autrice ha suggerito nel corso dell’incontro come l’azione dello scrivere corrisponda al gesto di mettere sotto una lente d’ingrandimento i problemi che circondano e caratterizzano la società.
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