di TERESA ALOI
Ha parlato davanti al gip e lo ha fatto per escludere ogni sua responsabilità Sebastiano, Seby, Romeo coinvolto nell’operazione “Libro nero”, l’inchiesta che mercoledì ha portato la Squadra mobile di Reggio Calabria ad eseguire 17 misure cautelari - 12 le ordinanze di custodia in carcere e 5 ai domiciliari - nel corso di una operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia.
Assistito dal suo avvocato, Natale Polimeni, Romeo che è accusato di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio insieme ad un maresciallo della guardia di Finanza, Francesco Romeo, ha spiegato di non aver mai conosciuto quest’ultimo e di non aver mai promesso alcunché. Secondo gli inquirenti il maresciallo avrebbe chiesto a Sebi Romeo di far assumere una persona in una locale impresa di trasporti ed autolinee ed in cambio gli prometteva di fornirgli informazioni, coperte da segreto istruttorio, relative a procedimenti pendenti presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
Due ore, è durato l’interrogatorio durante il quale l’avvocato Polimeni ha sollevato un’eccezione di inutilizzazione delle intercettazioni. Eccezione, rigettata.
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