"E’ ormai chiaro a tutti che la travagliata vicenda della nuova sede del Liceo "Siciliani", in fase di completamento nel quartiere Siano, deve essere raccontata in modo ben diverso rispetto a quello che il Presidente/Sindaco Abramo ha finora utilizzato, almeno nelle sedi istituzionali. Abramo aveva assicurato alla città che gli studenti non volessero quella sede, ma guarda caso proprio oggi la loro petizione lanciata sui social un paio di giorni fa è arrivata a 1000 sottoscrizioni". Lo afferma in una nota Cambiavento, movimento catanzarese che esprime due consiglieri comunali.
"Abramo aveva raccontato alla città che "gli avevano detto" che la comunità scolastica fosse disponibile a cedere quella sede alla Guardia di Finanza, ma la comunità stessa (precedentemente da lui NON interpellata) gli ha poi educatamente e ufficialmente fatto sapere che sì, è disponibile ad una eventuale soluzione alternativa nel Centro Storico, se davvero esiste, ma che la sede di Siano resta sempre e comunque in cima alla lista dei propri desideri, se davvero se ne possono esprimere", continua Cambiavento.
"Abramo infine aveva spiegato alla città come il cambio di destinazione d'uso del complesso in costruzione a Siano fosse stato votato all'unanimità da tutto il Consiglio Provinciale lo scorso 6 maggio, ma non aveva informato la città e neppure i consiglieri provinciali di come oltre un anno prima, addirittura il 19 febbraio 2019 (nota prot. n.4854), praticamente tra i suoi primi atti ufficiali alla Provincia di Catanzaro, avesse chiesto tale cambio direttamente alla Regione. Per altri motivi, magari, pensando di dirottare a Siano l'Ufficio Scolastico Regionale, ora invece è il turno del Comando Regionale della Guardia di Finanza", si legge nella nota di Cambiavento.
"Ma tant'è, di questo si tratta: stavolta Abramo sapeva benissimo che quella sede tutto doveva essere tranne che ciò per cui è nata e a cui era destinata: una prestigiosa sede per un prestigioso Liceo cittadino. Resta da capire (noi non ci riusciamo) come l'operazione paventata possa risultare alla fine "senza oneri a carico dell'ente provinciale": che ne sarà dei finanziamenti da parte della Regione Calabria (APQ Istruzione dell'1/8/2008 e ss.mm..ii.)? Che ne sarà dell'invito rivolto ad Abramo dalla Regione stessa (prot. n. 336237 del 30/9/2019) di "garantire la completa e corretta esecuzione del progetto" al fine di "scongiurare la perdita del finanziamento"? Che ne sarà soprattutto, alla fine di questa pratica di alienazione, della comunità scolastica del Siciliani? Alienazione è la parola giusta, caro Presidente, nel senso che l'alieno è Lei. Stavolta- conclude Cambiavento- tocca a noi a dire: non ci ha fatto sapere nulla!"
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