“Questo è uno dei momenti più emozionanti della mia vita”. Sono le primissime parole del neoeletto segretario generale della Slc Cgil Calabria, Alberto Ligato, durante il IV Congresso Slc Cgil Calabria, che si è tenuto a Catanzaro.
"Inizio il mio mandato con i piedi nel passato ma con lo sguardo dritto e aperto verso il futuro. In questi ultimi anni abbiamo affrontato condizioni fino a poco tempo fa impensabili, abbiamo deciso e agito, consapevoli dell’enorme responsabilità che quotidianamente assumevamo in un contesto caratterizzato dall’incertezza, dalla solitudine, dall’isolamento e dalla paura. Una paura che abbiamo, con enorme difficoltà, provato a rappresentare, rivendicando, contrattando, lottando e costruendo importanti accordi e protocolli, cercando continuamente e spesso trovando risposte e soluzioni per domande problemi mai immaginati".
"Come Slc, durante questi anni difficili di pandemia, - ha affermato Ligato - non solo abbiamo tenuto, come si dice nel nostro linguaggio, oltre ogni previsione, ma siamo cresciuti, abbiamo coinvolto, siamo rimasti vivi mentre tutto intorno a noi sembrava lentamente morire. Questo grazie a una particolare risorsa che troppo spesso ci capita di non valorizzare abbastanza: l’unità. Siamo stati una squadra viva, unita e determinata e dobbiamo continuare su questa strada, il modello Calabria è vincente. Siamo consapevoli che un’altra trasformazione epocale sta avvenendo nel mondo del lavoro, che la quinta rivoluzione industriale è alle porte (probabilmente è già in atto) e che dobbiamo essere pronti ad affrontarla per non farci investire come da uno tsunami. Ci sono attività, confronti, relazioni, vertenze, nelle quali la struttura regionale è direttamente impegnata e responsabile che semplicemente dovranno essere portate avanti con un profilo di continuità e, perché no, di rinnovato impegno, di contro però ci sono vertenze molto complesse da affrontare, in tutti i settori che abbiamo l’onore e l’onere di rappresentare, che coinvolgono il destino di migliaia di lavoratori e di conseguenza di migliaia di famiglie che spesso basano la loro economia sull’unica entrata derivante da quella prestazione lavorativa. Parlo di Tim e le reti, industrie, Poste Italiane, i call center, le emittenze e Rai, la produzione culturale. Sarà - ha concluso - un periodo complesso ma abbiamo un gruppo dirigente strutturato che saprà supportare la struttura regionale nei momenti di maggiore difficoltà e sarà in grado di rilanciarsi con un’azione sindacale sempre più presente e innovativa, sfruttando al meglio tutti gli strumenti".
Ligato subentra a Daniele Carchidi, che lascia dopo 8 anni alla guida di Slc Calabria: "Le persone passano, ma la Cgil resta - ha dichiarato Carchidi - Veniamo da un periodo difficile ed è arrivato il momento di chiedersi: qual è ora il compito del sindacato? Come aiutiamo i lavoratori? Non siamo un partito, non gestiamo aziende. Noi contrattiamo e dobbiamo farlo con la consapevolezza che il mondo sta cambiando e anche velocemente".
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